Sebastiana Patanè

Founder Starter

Ci rivediamo lassù - Pierre Lemaitre. La mia recensione.

2019-04-09 17:13:00

Sappiamo dai libri di storia quanto la Prima Guerra Mondiale sia stata brutale. In questo libro, ci viene mostrato il destino dei suoi soldati, usati come carne da macello, devastati nel corpo e nello spirito e spesso abbandonati a se stessi. Questa è la mia recensione.

Albert e Edouard si trovano per caso sullo stesso campo di battaglia. Non si conoscono, ma un evento traumatico e spaventoso li coinvolge entrambi, e li lega per sempre. Finita la guerra, si ritroveranno a Parigi, e, profondamente colpiti anche nel corpo e dimenticati dal governo, per arricchire le loro magre finanze ideeranno una truffa colossale ai danni della collettività.

Le brutture della guerra e le complesse relazioni umane.

Ho letto questo libro qualche tempo fa, e ricordo molto bene il senso di claustrofobia che mi colpì. La storia inizia con dei momenti crudi e dolorosi, e dà la sensazione di avere davanti un testo difficile da leggere. In realtà non è così. Ci troviamo davanti a una storia ricca di umanità, dove i due protagonisti, legati da un'amicizia sui generis e costretti ad arrangiarsi per sopravvivere, daranno vita a un inganno tragico e comico insieme.

Uno stile delicato per una storia difficile da dimenticare.

Lo sfondo è drammatico. Ci viene mostrata la guerra in tutta la sua durezza, e le conseguenze terribili per chi l'ha vissuta in prima persona. 

L'autore non ci risparmia niente. Ma la sua scrittura, delicata e ironica, alleggerisce un po' il peso di un argomento così doloroso, e rende la lettura scorrevole.

È un libro sulla disperazione, sull'amicizia, sul senso di colpa. I personaggi, pochi, sono caratterizzati molto bene, e alla fine, nonostante non siano particolarmente simpatici, riescono a coinvolgere il lettore e ad ottenere comprensione.

Avrei preferito qualche pagina in meno. L'autore si è dilungato un po', soprattutto nella seconda parte. Ma, per l'argomento, per l'ambientazione, per lo studio psicologico, per la scrittura curata e gradevole, è una lettura che difficilmente dimenticherete.

Sapeva che ci si riprende da tutto, ma da quando aveva vinto la guerra, aveva l’impressione di perderla ogni giorno un po’ di più.”