Scorrere Con La Sclerosi

Se non puoi più correre, allora scorri

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Sclerosi Multipla: Come affrontare la diagnosi

2022-06-24 15:49:01

In questo video vorrei provare a rispondere ad una domanda che mi è stata posta in più occasioni: cosa diresti ad un neo diagnosticato?

Domanda impegnativa e in questo video spero solo di poterti dare qualche spunto utile, frutto della mia esperienza diretta.

DIAGNOSI DI SCLEROSI: COME  POSSO AFFRONTARLA?


In questo video vorrei provare a rispondere ad una domanda che mi è stata posta in più occasioni:


Cosa diresti ad un neo diagnosticato?

Domanda impegnativa e in questo video spero solo di poterti dare qualche spunto utile, frutto della mia esperienza diretta.



Parto dalle poche parole che mi disse il neurologo l’11 maggio 2011:


Non è una cosa che ti tocca adesso. Hai ancora davanti molti anni di vita normale, non significa che sei destinato alla sedia a rotelle subito e di sicuro.

E del resto i numeri lo confermano: le tipologie sono diverse e solo una persona su tre finisce in sedia a rotelle e comunque anche dopo una ventina d’anni dalla diagnosi. 

Lo ripeto sempre: la vita non finisce adesso, c’è ancora tempo.



Ecco una prima parola chiave che desidero trasmetterti: 




TEMPO


Non riflettiamo mai sul tempo, come se fossimo tutti immortali.

La malattia ti ha ricordato che hai una data di scadenza e che il percorso che farai sarà un po’ più accidentato rispetto a quello degli altri. 



Apri gli occhi. 

Devi sfruttare al massimo il tempo che ti resta, da ogni punto di vista e a partire da adesso per raggiungere un nuovo benessere..



Il tuo benessere coinvolge tre elementi: 



  • il corpo
  • la mente
  • lo spirito.



Corpo

La cura del corpo è fondamentale. Una sana alimentazione ti da energia e facilita lunghi processi digestivi che invece te ne tolgono. 

Ti suggerisco poi di praticare costantemente un'attività sportiva, piscina o anche semplicemente di camminare il più possibile.


La sclerosi ti rallenta ma non devi farti fermare

e un'attività fisica quotidiana mantiene la muscolatura più elastica nel tempo e fa bene anche allo spirito.



E poi viaggia, muoviti più che puoi. Fallo adesso che sei in grado, in modo da avere più ricordi e meno rimpianti.



Per quanto riguarda il lavoro se sei giovane e stai pianificando la tua vita lavorativa devi considerare preferibilmente un lavoro dipendente con una pensione solida oppure un lavoro indipendente dove sia possibile delegare nel tempo alcune tue mansioni.


Una volta ho parlato con un ragazzo neo diagnosticato che si stava lanciando con sua moglie nella produzione di vino e stava già prevedendo una struttura lavorativa e abitativa senza barriere architettoniche.

Tutto è possibile, ma occorre avere una mente reattiva e lucida.




La mente


Evita pensieri inutili e negativi.

Evita di domandarti perché ti è capitato ma chiediti piuttosto cosa puoi fare per gestire questa situazione.

Fare la vittima è la risposta più comoda e semplice, ma ti porta solo alla depressione e non sposta di una virgola il problema.



Vuoi un pensiero utile? 


Mettiti nell’ottica che avrai bisogno di aiuto

e questo coinvolge molti aspetti: lavoro, pensione, famiglia, affetti, amicizie.




Li puoi raggruppare sotto un’altra parola chiave che voglio trasmetterti: 




COMUNICAZIONE


Spesso leggo di persone che soffrono perché non si sentono capite, perché sono convinte che nessuno potrà mai comprendere la loro sofferenza


A me non è mai capitato.

Una delle prime cose che ho deciso è che tutti dovevano essere messi al corrente. Non potevo gestire anche la loro sofferenza oppure occuparmi di quello che avrebbero pensato se avessero saputo.

Non sto dicendo che devi fare da solo come ho fatto io oppure iniziare un percorso aiutato da un supporto psicologico o motivazionale.


Tieni solo presente che tutta l’energia che sprechi nel fingere, nel nascondere, nel rinunciare la puoi investire nella qualità del tuo vivere quotidiano. 



IL TESSUTO SOCIALE


Devi coltivare il tuo tessuto sociale, le amicizie e circondarti di persone positive. Ti serviranno e tu servirai a loro, credimi.


Io ho fatto piangere amici con la mia sincerità, ma sono loro i primi a correre o farsi in quattro se possono darmi una mano. 


Ti consiglio, con i tuoi tempi, di chiarirti con famigliari, figli, amici ma soprattutto con te stesso. È il primo passo.


Capire che vali molto di più di quello che la malattia ti spinge a credere.



Lo spirito


Tutto ciò contribuisce a fortificare il tuo spirito. 

Puoi aggrapparti anche ad una fede, alle cure mediche senz’altro importanti e che di anno in anno migliorano, ma è in te stesso che puoi trovare le risorse necessarie per intraprendere questo nuovo percorso.




IN CONCLUSIONE


Quindi riassumendo in parole semplici: 



  • non perdere tempo
  • cura il tuo corpo
  • cura la tua mente
  • coltiva il tessuto sociale del quale fai parte.


Come dico sempre,


la vita è simile ad un fiume che scorre dalla sorgente verso il mare, tra continue curve, cascate e percorsi irregolari.La malattia non è che un momento del tuo scorrere, non dimenticarlo.

Ci sarebbero tantissime cose da dire ancora, ma mi fermo qua.

Il resto te lo dirò con piacere di persona.

Non esitare e contattami, ti aspetto.


by Paolo Boffa
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