Scorrere Con La Sclerosi

Se non puoi più correre, allora scorri

Scorrere Con La Sclerosi

Se non puoi più correre, allora scorri

RITROVA LA TUA FORZA DI VOLONTÀ

2021-11-19 17:45:38

Metti sotto scacco la tua IMPORTANZA PERSONALE per stimolare la tua forza di volontà.

Voglio parlarti di come puoi sviluppare la tua forza di volontà imparando a controllare uno degli avversari peggiori che si frappongono tra te e il raggiungimento dei tuoi obiettivi. 

RINFORZA LA TUA VOLONTÀ


Sembra contro intuitivo quello che sto per dirti, ma il più grande avversario che ti ostacola, beh… sei tu stesso. È il tuo amor proprio, l’ego, l’importanza personale, ovvero l’insieme di tutte le convinzioni, ciò che credi sia giusto, la tua versione della realtà. 


Siamo tutti pieni di buoni propositi che poi però non riusciamo a portare a termine. 

Può capitare al lavoro ma anche nella vita privata, quando ci fissiamo un nuovo obiettivo, una sfida con noi stessi come una dieta, andare regolarmente in palestra….


Dopo un po’ perdiamo lo slancio iniziale: iniziamo ad avere dubbi, ci sentiamo demotivati, perdiamo tempo.

Pensa che una mia amica giornalista, tutte le volte che si avvicina la data di consegna di un articolo, si prepara una bella tazza di tè, si mette al computer, e un attimo dopo si lancia a pulire i vetri delle finestre di casa…


Uno dei motivi principali è che non siamo focalizzati su quello che dobbiamo fare per raggiungere il nostro obiettivo.


Non abbiamo la giusta strategia, la giusta attenzione e intenzione, aspetti di cui ti ho già parlato in un altro video a proposito degli esercizi fisici e di come eseguirli efficacemente.


Questa mancanza di chiarezza da spazio alla nostra voce interiore, l’io narrante con il quale iniziamo a dialogare:


  • a raccontarci dei nostri dubbi, delle nostre incertezze,
  • ci focalizziamo sulle delusioni 
  • subentra la malinconia
  • ci blocchiamo


e questo succede perché la nostra importanza personale interpreta il presente riferendosi sempre alle nostre esperienze del passato e soprattutto lo fa a livello emozionale.


E le emozioni fissano una convinzione, nel bene e nel male.

Così se una volta qualcosa è andato storto, sei portato a credere che andrà sempre storto.


È il filtro attraverso il quale definisci la tua versione della realtà, gli occhiali attraverso i quali guardi la vita.


È la cosa che ti impedisce di abbandonare la tua zona di comfort, la poltrona comoda dove ami stare e dove hai il controllo su tutto, dove hai sempre ragione, dove la tua immagine è forte, dove ti senti al sicuro.


Ma facendo così da un lato ti infili in un meccanismo per cui non agisci per paura di fallire e deludere le tue aspettative o quelle degli altri, mentre dall’altro rinunci ad incontrare qualcosa di nuovo che può cambiare una situazione che ti disturba o risolverti un problema. 


E se continui a dare troppo retta a questo dialogo interno il rischio è di trasformarlo in un comportamento automatico, cronico che può trasformarsi nel tempo anche in apatia o tendenza alla depressione.


Per uscire da questo meccanismo ci sono diverse strade ma avrai certamente capito che questo avversario è bello tosto e non è da trattare con le buone maniere. Ma perché è così forte?

Da un lato è il nucleo di tutto ciò che per te ha valore, che ti identifica, dall’altro è l'insieme delle conclusioni, delle cose che ti racconti in testa, la tua versione della realtà che non sempre è il linea con i tuoi sogni o desideri


STRUMENTI PER CAMBIARE ROTTA

Sono molteplici gli strumenti che hai a disposizione per scardinare questo meccanismo. Te ne cito alcuni che ho sperimentato e che uso:


  • meditazione
  • liste scritte
  • uscire dagli schemi


La Mindfulness è assolutamente uno strumento validissimo per limitare al massimo questo dialogo con il tuo io narrante e certamente ti aiuta ad essere centrato, presente, chiaro.


Puoi provare anche con le liste in bella mostra: fai l’elenco delle cose che devi fare su un foglio e poi appendilo in modo da vederlo facilmente. La lista che hai tutti i giorni sotto il naso, che cattura la tua attenzione, è estremamente potente, ancora di più se piano piano inizi a cancellare qualcosa che hai finalmente fatto.


Tuttavia puoi provare a scuotere la tua importanza personale e a sfruttarla per aumentare la tua forza di volontà attraverso qualcosa fuori dagli schemi, magari facendoti aiutare indirettamente da chi tiene a te.




LA MIA ESPERIENZA


Voglio raccontarti cosa ho fatto io per uscire dalla trappola della mia zona confort creata dalla mia importanza personale.

Tengo molto alla mia immagine, a come vengo percepito.

Volevo migliorare la muscolatura delle mie gambe. La strada migliore è l’esercizio fisico e soprattutto la piscina, dove l’acqua mi aiuta nei movimenti.

Non amavo particolarmente la piscina e la mia importanza personale mi stava dicendo che non sarebbe stato bello mostrarsi impacciato, fragile, magari con un bastone...meglio fare qualcosa a casa…più discreto

Sai cosa ho fatto?

Ho scritto un messaggio a qualche amica e amico sensibile, nel quale dichiaravo la mia volontà di affrontare malattia andando una volta a settimana da solo in piscina.

Nel messaggio dichiaravo che volevo approfittare del loro sostegno, e per non tradire questa promessa avrei mandato loro ogni volta una foto diversa che potesse dimostrare la mia reale presenza in piscina. 


SCACCO ALL’IMPORTANZA PERSONALE


Dichiarando apertamente le mie intenzioni ho messo volutamente la mia importanza personale al centro della scena: per non fare una brutta figura dovevo fare solo una cosa: mantenere l'impegno.


E così ho fatto.


Ho mandato sempre una foto diversa: la foto della mia mano che mostrava un numero, un autoscatto, un dettaglio della piscina.

E più ci andavo, più ero felice e motivato. Così ho continuato per più di un anno, fino a rendermi conto che non avrei mai più smesso di andare in piscina, perché questa cosa era diventata parte del mio vivere. 


Giunto a 50 ingressi in piscina ho scritto quindi un nuovo messaggio a questi amici dichiarando che non avrei più mandato loro una foto. Non era più necessario in quanto grazie al loro amorevole sostegno avevo raggiunto il mio scopo.


Ma il dono più bello e inaspettato è stata la loro risposta. Tutti mi hanno pregato di continuare a mandare almeno un messaggio tutte le volte che andavo in piscina: era diventato importante anche per loro. 


Mentre io usavo il loro sostegno per scardinare questo meccanismo mentale molto limitante, loro traevano beneficio dalla mia determinazione e la usavano per affrontare le loro difficoltà.


Sono cambiato io, ma sono cambiati anche gli altri.


Questo è quello che io chiamo scorrere con la sclerosi. 

Non è solo contrastare il nostro oscuro compagno di viaggio, ma provare a trasformarlo in un possibile strumento di crescita.

Si tratta sempre di scegliere, dipende da te. Non da quello che ti dici, ma da quello che fai.


Se ti piace il mio modo di affrontare la malattia lasciami un commento qua sotto, la tua opinione per me è importante.

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by Paolo Boffa