Scienza e conoscenza

Scienze & Tecnologia

Una pianta in simbiosi con un fungo produce una sostanza antitumorale

2019-12-04 09:52:19

La pianta medicinale in cui hanno scoperto il fungo si chiama Aster tataricus e produce dei fiori di colore celeste porpora di dimensioni medie. Le proprietà curative di questa pianta erano noti già da tempo ma non si conosceva il meccanismo con cui era in grado di produrre il principio attivo.

La produzione della pianta Aster tataricus e del principio attivo Aster


Ora gli scienziati hanno scoperto che la sostanza responsabile delle proprietà curative della pianta viene prodotta solo se è presente anche un fungo nei tessuti della pianta. 


Gli scienziati hanno provato a coltivare la pianta Aster tataricus ma con qualche difficoltà: la crescita della pianta è relativamente lenta e il principio attivo veniva prodotto in piccole quantità estraibile dalla pianta solo con processi complessi. E non tutte le piante producevano la sostanza richiesta: solo le piante che vivevano in simbiosi con un fungo erano in grado di produrre il principio attivo che si chiama Astin.


Come possibile soluzione, ricercatori sono riusciti ad isolare il fungo, Cyanodermella Asteris, e coltivarlo indipendentemente dalla pianta ospite. Essi sono riusciti così a creare una produzione biotecnologica direttamente del principio attivo Astin. Questa sostanza ha una struttura chimica complessa ed è in grado di legarsi a una proteina nell'organismo umano per sopprimere le risposte immunitarie e per combattere la crescita tumorale. 


I ricercatori hanno inoltre scoperto che la sostanza prodotta nella simbiosi tra la pianta e il fungo è diversa da quella prodotta con le biotecnologiche nel laboratorio. Le piante contenevano una variante, Astin A, che il fungo non produceva quando coltivato individualmente. Il fungo e la pianta collaborano con reciproco vantaggio in simbiosi ed è la pianta a dare il segnale al fungo per la produzione di Astin A.


Finora queste tipologie di simbiosi non sono ancora state studiate molto e potrebbero essere molto più comuni di quanto si creda e molte scoperte ci attendono ancora.