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La bioluminescenza negli animali del fondale marino

2019-10-20 19:17:52

L’unica sorgente di luce nelle profondità marine proviene dagli animali. Loro brillano o emettono luce ad intermittenza oppure espellono dei liquidi luminescenti. Secondo i ricercatori però gli animali che vivono sul fondale o vicino sono meno bioluminescenti rispetto a quelli che nuotano.

Circa tre quarti degli animali nelle profondità del mare sono in grado di produrre luce propria, un fenomeno chiamato bioluminescenza. In un recente studio scientifico, stimano che solo circa il 40% degli animali del fondale marino sono bioluminescenti.


Ho già dedicato diversi articoli alla bioluminescenza:

Le difficoltà

Una sfida nello studio della bioluminescenza è che la maggior parte degli animali marini non brillano continuamente, ma solo quando vengono disturbati. Un'altra sfida è che solo le fotocamere più avanzate e gli strumenti specializzati sono in grado di rilevare la luminosità emessa dagli animali. I ricercatori hanno cercato di portare in superficie animali delle profondità per studiarli, ma molti sono fragili e una volta arrivati in superficie è improbabile che si comportino in modo naturale.



Per aggirare questi ostacoli i ricercatori hanno utilizzato un enorme database di 30 anni di video osservazioni per identificare i diversi gruppi di animali che sono stati osservati nei loro habitat naturale in fondo al mare. 

Successivamente, basandosi sulle proprie osservazioni e sui dati della letteratura scientifica, hanno valutato quali specie all'interno di ciascuno di questi gruppi erano note per essere bioluminescenti, quali erano probabilmente bioluminescenti, quali sicuramente non erano bioluminescenti, o quali non potevano essere valutari perché non vi erano dati.

Le analisi del database hanno rivelato delle informazioni interessanti. Per esempio, all'interno di alcuni gruppi di animali del fondo marino, come cetrioli di mare, stelle di mare, penne di mare e alcuni tipi di coralli quasi tutte erano in grado di fare luce. D'altra parte, nessuna spugna, ricci di mare, o dollari di sabbia sono noti per la bioluminescenza. Tuttavia, tutti questi gruppi comprendono specie che non sono mai state testate, il che significa che gli scienziati non saprebbero se sono bioluminescenti o no.

Gli animali che vivono nelle acque pelagiche 

sono più propense a produrre luce rispetto a quelli che vivono sul fondale del mare.


Per esempio, più del 90 per cento delle specie di animali vermiformi trovati nelle acque libere sono noti per la loro capacità di produrre luce, ma quelli che vivono direttamente sul fondale del mare, pochi hanno questa caratteristica. 

Allo stesso modo, circa la metà dei pesci d'alto mare e dei calamari sono bioluminescenti, ma pochissime delle specie che vivono sul fondo del mare lo sono.


Per i pesci predatori un richiamo luminoso è utile per la sopravvivenza. Grazie alla bioluminescenza loro possono comunicare tra di loro ed aiutarsi a trovare o attirare prede, a fuggire dai predatori, a trovare compagni o a servire ad altri scopi che per ora rimangono sconosciuti. 


Perché sul fondale marino è meno utile la bioluminescenza?


Le acque libere pelagiche sono senza confini e sono tridimensionali, con acque relativamente chiare e trasparenti. 

Al contrario, il fondale marino è un habitat bidimensionale, punteggiato da rocce che possono bloccare la vista degli animali l'uno dall'altro. Inoltre l'acqua è più probabile che sia torbida.

Entrambi questi fattori possono spiegare perché la bioluminescenza potrebbe essere meno utile per gli animali che vivono sul fondale, soprattutto per comunicare su distanze superiori a un metro o due.


Un'altra possibile ragione per cui bioluminescenza potrebbe essere uno spreco di energia per gli animali del fondale marino è che possono essere disturbati ripetutamente da frammenti di detriti o da animali alla deriva dalle correnti, che non rappresentano una minaccia.

E non dimentichiamo che le attività umane in alto mare, come le estrazione di petrolio e gas nelle profondità marine, spesso rendono le acque torbide che limitano l'utilità della bioluminescenza. In questi casi, le attività umane rendono più difficile la comunicazione tra gli animali.

Il mondo sottomarino nasconde ancora molti segreti da scoprire e l’ecosistema marino ha ancora molto da offrirci. È il nostro dovere preservarla e proteggerla.