Tra quattro miliardi di anni avverranno alcune cose che renderanno molto difficile la posizione di chi ancora popolerà la Terra in quel remotissimo futuro. Sappiamo già che per allora il Sole avrà esaurito buona parte del suo combustibile (l’idrogeno) nel nucleo, uscendo dalla cosiddetta “sequenza principale” e trasformandosi gradualmente in gigante rossa. Con un po’ di fortuna, la Terra non sarà inghiottita dalla fornace ardente, ma il Sole, aumentato enormemente di dimensioni, divorerà Mercurio e Venere, rendendo impossibile la vita sul nostro pianeta. Nello stesso periodo – milione di anni in più, milione di anni in meno – l’intera galassia sarà sconvolta dal più imponente scontro cosmico possibile: quello con la vicina (si fa per dire) galassia di Andromeda
In precedenza, i calcoli degli scienziati suggerivano che la galassia di Andromeda si avvicinasse alla nostra a un tasso di 110 chilometri al secondo, ma questo risultato era il prodotto di osservazioni effettuate da terra. La visuale di Hubble, invece, ha permesso di registrare nell’arco di otto anni il moto di 15.000 stelle in diverse parti di Andromeda: da qui, gli astronomi hanno determinato la velocità complessiva della galassia, risultata inferiore al previsto. Tuttavia, se prima una collisione tra Andromeda e la Via Lattea era considerata solo un’ipotesi, i nuovi calcoli dimostrano che si tratta di un fenomeno inevitabile. Tra quattro miliardi di anni si scontreranno e, due miliardi di anni dopo, andranno a formare un’unica gigantesca galassia.