Sarah Geslot

Founder Senior

LE MALATTIE COME LINGUAGGIO DEL CORPO -parte 5 - LA PELLE E IL SUO LINGUAGGIO LINGUAGGIO

2019-05-17 12:48:25

La pelle come luogo privilegiato della somatizzazione. È il libro sul quale – senza rendercene conto – scriviamo ogni giorno la nostra storia, una storia che narra della nostra individualità e della relazione con il mondo.

Attraverso le sue molteplici espressioni (rossore, pallore, sudore, odore, rughe)  la pelle rivela le nostre emozioni, fantasie, paure, segreti, dolori e gioie.

Basti pensare che quando ci emozioniamo aumenta la sudorazione, quando ci vergogniamo diventiamo rossi in viso, e uno spavento ci fa impallidire.


Nella visione psicosomatica la pelle rappresenta la dimensione dove i nostri modi di essere si legano con il mondo, dove la nostra vita dialoga con l’esterno.

È la sede preferenziale di mutamenti somatici correlati a “contenuti” soggettivi di tipo psicologico.


La pelle e il sistema nervoso

 derivano dallo stesso

 foglietto embrionario 






La pelle e le sue funzioni

Pelle come...

  • Sacco: contiene 
  • Protezione: è barriera contro i mali esterni e le aggressioni, barriera meccanica ed immunitaria da agenti fisici e chimici. Protegge esaminando e, se necessario,  filtra e attenua gli stimoli esterni ed interni. 
  • Senso:recepisce per prima dolore, tatto, temperatura, prurito
  • Secrezione:cheratina, sebo, sudore, melanina
  • Escrezione: come organo emuntore elimina sostanze tossiche
  • Riassorbimento:sostanze lipidiche
  • Respirazione:emissione di anidride carbonica ed assorbimento di ossigeno


PELLE E SIMBOLOGIA


  • Delimitazione
  • Protezione
  • Mutamento e Trasformazione
  • Scambio e Relazione
  • Schema corporeo
  • Specchio (del divenire, dell'esperienza, della salute)
  • Sessualità

La pelle è il mezzo di scambio e relazione


Freud connette la sua struttura esogena con la  “fase orale” dello sviluppo e perfino allo stimolo del dolore come sorgente di piacere erogeno cutaneo. In questo caso si rafforza il legame tra sensorialità ed erotismo.


La pelle quindi  traccia il confine tra il sé e il non-sé, tra il corpo e l’ambiente. Rappresenta un organo di “periferia”, un organo limite.

QUANDO E COME PARLA

La pelle si esprime ogni istante ma vi sono situazioni che la rendono particolarmente vulnerabile:

  • Momenti di cambiamento
  • Problemi di relazione
  • Problemi di identificazione
  • Dinamiche emotive
  • Dinamiche sessuali

Vi è un altro aspetto da considerare per comprendere meglio i tratti simbolici della pelle: il rinnovamento cellulare.


Le cellule vive si trasformano via via in cellule cornee che, raggiunta la superficie, si sfaldano per essere eliminate. Il ciclo si ripete in media ogni 28/35 giorni riproponendo il grande tema della Trasformazione, Vita e Morte, Rinascita


La pelle parla attraverso manifestazioni, alcune molto fastidiose, inestetiche e dolorose. Scopriamo quali sono le principali.

Arrossamento e bruciore caratterizzano questa condizione che compare come reazione a sostanze irritanti, per questo associata simbolicamente alle proprie irritazioni represse.


Calore e secchezza ci parlano  del tentativo di portare fuori la nostra componente "calda", un fuoco segnale di passioni, vitalità e trasgressioni.


La lesione cutanea ci riporta anche alla vergogna e alla sporcizia.

Possiamo interpretare l'eczema come difficoltà al cambiamento, difficoltà ad esibire l'emotivitá, desiderio inconscio di carezze e amore.

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica delle pelle che si manifesta con chiazze eritematose ricoperte di squame secche.

A provocare questi sintomi è un’incontrollata crescita cellulare.

Da una parte, la “corazza” che si forma sulle lesioni della psoriasi è un tentativo di bloccare le proprie emozioni e di non ricevere gli stimoli esterni.


Ciò che più di ogni altra cosa è consigliata per combattere questo problema è riuscire a trovare un nuovo modo per mettersi in relazione con le altre persone. Ma è importante non forzarsi e lasciare che il cambiamento sia lento e il più possibile spontaneo.


Rappresenta l’aggressività trattenuta, che rimane sulla pelle e un eccessivo bisogno di difenderci di fronte all’invadenza del mondo.


La corazza psorisiaca si fa portavoce del conflitto profondo tra desiderio amore e paura di essere feriti, stato di difesa continuo, estrema carenza di affetto.

È espressione del tentativo di far emergere un nuovo assetto vitale attraverso un "cambio pelle"

Si presenta con rossore diffuso e comparsa improvvisa di bolle pruriginose. Ne esiste una forma ben specifica che compare quando siamo sottoposti ad un forte stress. Esterna qualcosa che ci irrita, che ci infastidisce, ma che non vogliamo far venire a galla, preferendo non dare sfogo alla nostra rabbia repressa e rivolgendo così l’aggressività verso noi stessi, tormentandoci. 




Vi sono diverse dermatiti ma sono tutte caratterizzate da processi infiammatori che causano prurito, vescicole, gonfiore e rossore. 

Sono la nostra difficoltà a farci toccare, ad avere un’intimità, ad aprirci all’altro.

I sintomi rappresentano le emozioni “di fuoco”, la battaglia tra sentimenti che cercano di emergere e la loro repressione.



Malattia infiammatoria della pelle che coinvolge il follicolo pilifero e la relativa ghiandola sebacea con conseguente comparsa di comedoni, papule, pustole o noduli.


La pelle secca in psicosomatica è generalmente causata da un problema di relazione, sia con se stessi che nei confronti degli altri, mentre la pelle grassa e l’acne sono legate alla sessualità – non a caso, i brufoli compaiono prevalentemente nel periodo puberale.


L'acne parla di una sensazione di non accettazione e di mancanza di autostima:  non sentendoci accettati dall’altro ci rendiamo sgradevoli mettendoci una maschera che respinge, creandoci l’alibi per non avere relazioni.

Salviamoci la pelle! Come...

No all'eccesso di diplomazia:


Chi soffre di malattie della pelle, per evitare di esporsi nelle relazioni sociali, tende al silenzio e alla diplomazia, modalità che danno un’immagine falsa favorendo equivoci e fraintendimenti. L’eccesso di diplomazia inoltre impedisce di difendersi da ciò che non piace. Il non detto si accumula fino a riversarsi sulla pelle, che si incarica di manifestare l’irritazione.


Mettere dei paletti quando serve:

Siamo continuamente costretti a definire i nostri confini e talvolta a difenderli. Chi è particolarmente sensibile a questo aspetto avrà ottime possibilità di esprimere il suo disagio attraverso la pelle.


Seguire le sensazioni a “pelle”:

Quante volte capita di dare seguito o credibilità a ciò che la pelle, con la sua sensibilità innata e istintiva, suggerisce? 


Non diffidiamo di ciò che non ha fondamento razionale!

acendolo eviteremo di commettere molti dei passi falsi che “costringono” la pelle a ricorrere alle maniere forti (attraverso somatizzazioni e disturbi veri e propri). F

Diamo più ascolto alle sensazioni di apertura, chiusura, calore, freddezza, alle attrazioni e alle repulsioni apparentemente immotivate.


Accogliere incertezza e cambiamento:

Le situazioni e i momenti di passaggio sono spesso periodi di “muta psicologica” che trovano il loro corrispettivo nella pelle che manifesta, ad esempio, attraverso la psoriasi o l’acne la difficoltà ad abbandonare la vecchia realtà per lasciarne emergere una nuova. 

Tutte le volte che capita di avvertire sentimenti contrastanti o incompatibili, non sentiamoci costretti a prendere una decisione, ma lasciamo che convivano attrazione e repulsione, distacco e coinvolgimento.

Tutto si chiarirà, a suo tempo, senza sforzi e inutili sofferenze.


Massaggiarsi: 

aiuta a conoscere il proprio corpo e ad avvertirne i cambiamenti.


Quando compaiono sulla pelle all’improvviso dei segnali o quando si aggravano i soliti disturbi, prova a far caso al tuo umore o a cosa sta succedendo nella tua vita.