Salvatore Longo

Esperto in Comunicazione

Salvatore Longo

Esperto in Comunicazione

La chiarezza, il secondo pilastro di una Comunicazione efficace

2020-05-18 21:58:48

Dopo l'ascolto la chiarezza rappresenta un altro dei pilastri della Comunicazione efficace. E' fondamentale avere le idee molto chiare quando si vuole comunicare qualcosa. Ordine, linguaggio e voce ti aiutano ad esprimerti con efficacia e a trasmettere un messaggio chiaro e comprensibile.

Il secondo pilastro della Comunicazione efficace: la chiarezza

Per riuscire a farci capire e quindi per comunicare efficacemente il nostro pensiero, è di fondamentale importanza esprimersi in modo chiaro e sintetico.


La chiarezza dopo l'ascolto costituisce il secondo pilastro di una comunicazione efficace.

Per riuscire a farci capire e quindi per comunicare efficacemente il nostro pensiero, è di fondamentale importanza esprimersi in modo chiaro e sintetico.


Occorre avere le idee molto chiare quando si vuole comunicare qualcosa. 


Bisogna essere consapevoli di ciò che si vuole dire e di come lo si intende comunicare: questo rappresenta il presupposto per raggiungere la finalità di una comunicazione comprensibile ai nostri interlocutori.


La chiarezza quindi prima di tutto


Chi non sa cosa vuole comunicare non potrà certo pretendere di essere capito. Possiamo avere l’idea migliore del mondo, un messaggio di grande importanza da lanciare, un sentimento sincero e profondo da trasmettere, ma se non possediamo la dote della chiarezza quando comunichiamo abbiamo fallito ancora prima di partire.

Un buon comunicatore focalizza i punti principali che vuole trattare e li ordina utilizzando una sequenza logica. Il suo pensiero deve seguire una successione ordinata e comprensibile. 

Non possiamo permetterci di trasmettere un messaggio confuso, poco chiaro. Gli elementi importanti devono essere ben decifrabili, ogni approssimazione può generare incomprensioni ed equivoci.


E’ meglio comunicare con frasi brevi ed un linguaggio semplice, utilizzando parole adeguate e comprensibili a chi ci sta davanti.

Prima di comunicare facciamoci sempre queste due domande: “Che cosa vogliamo dire e a chi stiamo parlando?”. Il nostro messaggio deve essere trasmesso in maniera ordinata e razionale, soprattutto deve avere la qualità della chiarezza.


L’importanza della voce


Per parlare abbiamo a disposizione uno strumento eccezionale che è la voce

Purtroppo sono pochi quelli che ne fanno un buon uso. 

Una corretta respirazione ci permette tra l’altro di utilizzare la voce al meglio.

E’ assolutamente opportuno parlare in modo chiaro, il segreto per una pronuncia chiara e comprensibile sta in una buona articolazione. 


Spesso non facciamo mai caso a come escono i discorsi dalla nostra bocca: sono sempre comprensibili, scandiamo bene ogni parola o ce la “mangiamo”? Parliamo in modo che tutti ci possano sentire o bisbigliamo sottovoce?


Proviamo a fare questo esperimento: registriamo la nostra voce e poi riascoltiamola. Nella maggior parte dei casi non ci piacerà, noteremo delle parole pronunciate male o troppo in fretta, ci accorgeremo di non avere una dizione perfetta, ci darà quasi fastidio l’inflessione dialettale che pensavamo di non avere così accentuata.


Dopo l’esperimento proviamo quindi a migliorarci: basta poco per ottenere dei risultati apprezzabili. Occorre prestare più attenzione a scandire bene le parole, a non mangiarcele, ad evitare di cadere nei nostri modi di parlare in dialetto. 

Prendiamo un libro e leggiamo anche una sola pagina ma cerchiamo di farlo come se fossimo i conduttori del tg, con professionalità e chiarezza. Poi registriamoci nuovamente, e così via fino a migliorare sempre di più.


Inoltre un buon comunicatore quando parla riesce a variare velocità, toni, volumi, per evitare di rendere monotono il proprio intervento.


Altra cosa fondamentale, riesce ad utilizzare sapientemente le pause, creando momenti di grande efficacia comunicativa: “Vi è un’arte del silenzio che vale quanto l’eloquenza” (Cicerone).


Quando parliamo evitiamo una voce troppo acuta che risulta stridula e può essere molto fastidiosa. Ricerchiamo invece i suoni meno acuti, facendoli risuonare nella zona fisica del petto. Non a caso una voce che emoziona e affascina si dice che parta direttamente dal cuore.


by Salvatore Longo