Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

Rapporto Prove Invalsi 2019

2019-07-16 07:56:41

Buongiorno amici, come ormai sapete in molti, sono una docente in pensione, ma questo non vuol dire che ho abbandonato il mondo di cui ho fatto parte per circa 40 anni e sono quindi rimasta sensibile alle problematiche che emergono in tale ambito. Oggi vi propongo quindi una riflessione.

Le Prove Invalsi di quest’anno hanno visto coinvolti anche gli studenti del 5^ anno della Scuola Secondaria di 2^, cioè i “maturandi” che comunque non erano obbligati e hanno scelto consapevolmente di sottoporsi a questi test.

Per chi si occupa di educazione e per chi ogni giorno si adopera per migliorare le condizioni del fare scuola, e’ una tremenda pugnalata al cuore, dal rapporto sono emerse sia differenze territoriali che di genere. E’ emerso inoltre che gli studenti stranieri sono più bravi degli italiani in Inglese, mentre presentano difficoltà in Italiano e Matematica.

QUANTO E’ EQUA LA SCUOLA? Pochissimo 

QUANTO CONTA LA FAMIGLIA? Moltissimo.

Aldilà di tutti i grafici e le tabelle che sono oggetto di una analisi diretta per gli addetti ai lavori, le prove INVALSI 2019 restituiscono un’immagine complessa dei livelli di apprendimento in

Italiano, Matematica e Inglese degli studenti italiani. Le differenze sono minime nella scuola primaria, per crescere nella scuola secondaria di primo grado e diventare ancora più rilevanti nella scuola secondaria di secondo grado. La maggiore preoccupazione emerge proprio dai dati della scuola secondaria di secondo grado: se gli esiti nazionali non si possono considerare brillanti, le differenze tra le regioni assumono una rilevanza ancora maggiore rispetto ai gradi scolastici precedenti. Il problema dell’equità, in primo luogo fra territori, ma anche fra le scuole e al loro

interno, pare essere l’emergenza maggiore.

Per la scuola secondaria di 1^ questi i dati nazionali: gli studenti che ottengono risultati adeguati o più elevati sono:

  1. Italiano: 65,60% (+0,03% rispetto al 2018)

  2. Matematica: 61,33% (+1,42% rispetto al 2018)

  3. Inglese-reading (A2): 77,58% (+3,68% rispetto al 2018)

  4. Inglese-listening (A2): 59,94% (+3,67% rispetto al 2018)

In alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) si riscontra un maggior numero di allievi con livelli di risultati molto bassi, soprattutto in Matematica e Inglese, con punte anche del 55-60% della popolazione scolastica del grado 8 al di sotto dei traguardi stabiliti dalle Indicazioni nazionali.

A livello nazionale gli studenti della scuola secondaria di 2^ che ottengono risultati adeguati o più elevati sono:

  • Italiano: 65,4%
  • Matematica: 58,3%

  • Inglese-reading (B2): 51,8%

  • Inglese-listening (B2): 35,0%

  • In alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) si osserva un maggior numero di allievi con livelli di risultati molto bassi, soprattutto in Matematica e Inglese.

  •  A livello nazionale, gli allievi che raggiungono risultati molto bassi in Italiano sono circa il 13% del totale, ma tale quota supera il 20% in Campania, Basilicata e Sicilia, per arrivare al 25% in Calabria.

  • Nella prova di lettura (reading) il 51,8% degli studenti delle scuole italiane raggiunge il B2. Invece, il 10,6% non raggiunge il B1, ossia si posiziona a un livello di competenza molto basso dopo 13 anni di scuola. In Calabria, Sicilia e Sardegna la percentuale degli allievi che raggiungono il B2 scende, rispettivamente, al 31,0%, al 34,8% e al 34,1%. Ancora più forte il divario rispetto al dato nazionale nella percentuale di allievi con risultati molto bassi. Infatti le percentuali di allievi che non raggiungono il B1 sono: Calabria 21,7%, Sicilia 18,2% e Sardegna 20,0%.

  • Nella prova di ascolto (listening) solo il 35,0% degli studenti delle scuole italiane raggiunge il B2 (traguardo previsto alla fine della scuola secondaria di secondo grado). Invece, il 25,2%, cioè uno studente ogni quattro, non raggiunge il B1, ossia si posiziona a un livello di competenza basso dopo 13 anni di scuola. In Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna la percentuale degli allievi che raggiungono il B2 scende, rispettivamente, al 19,9%, al 14,6%, al 14,8% e al 20,7%, a fronte del 49,3% del Veneto. Ancora più forte il divario rispetto al dato nazionale della percentuale di allievi con risultati molto bassi (non raggiunge il B1). Infatti le percentuali di allievi che non raggiungono il B1 sono: Campania 41,7%, Calabria 47,7%, Sicilia 46,7% e Sardegna 40,8%, a fronte del 10,9% del Veneto.


Qui il rapporto completo:

https://invalsi-areaprove.cineca.it/docs/2019/Rapporto_prove_INVALSI_2019.pdf