Rosa Borgia

Arte & Intrattenimento

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Cartamo: coltivazione, benefici e tisana

2019-06-28 20:08:26

Il cartamo, conosciuto anche come zafferanone o falso zafferano, è una pianta di origine asiatica molto nota per le qualità benefiche dei semi, dell’olio e dei fiori. I Carthamus tinctorius vantano una colorazione arancione intenso e ricordano molto quelli dello zafferano, sebbene il potenziale

colorante sia inferiore.

È una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Asteracee che può essere in grado di raggiungere anche i sessanta centimetri di altezza, caratterizzata da foglie spinose con forma ovale e allungata.

Coltivazione


È possibile coltivare il cartamo anche in vaso, purché si scelga abbastanza alto e capiente. È preferibile piantare i semi a maggio, collocandoli nel terreno ben drenato e privo di infestanti a una distanza l’uno dall’altro pari a circa quindici centimetri e sistemando il vaso o la fioriera in una posizione esposta all’aria, in modo da favorire lo sviluppo delle piante. Il Cartamo vanta un sistema radicale profondo, pertanto non necessità di livelli di umidità elevata per assorbire le sostanze nutritive. Ciascuna pianta può produrre fino a sette fiori, che devono essere maneggiati utilizzando appositi guanti per evitare di macchiarsi le mani e gli indumenti. Possono essere raccolti in piena estate, avendo cura di metterli a seccare in un ambiente ombreggiato. Solo in autunno, quando la pianta si è seccata, è invece possibile raccogliere i semi dai quali è possibile ricavare un olio molto prezioso utilizzato in ambito sia alimentare sia cosmetico.