Roberto Rusconi

Top Founder Senior

MI SONO ACCORTO CHE È STATA PUBBLICATA AOLO PARZIALMENTE , PER AVER SUPERATO I CARATTERI CONCESSI. MI SCUSO IN PARTICOLARE CON EMILY MIGNATELLI Non fateli i figli, che poi bisogna trasformare la coppia, bisogna ridarle forma, senso, consistenza e curarla e proteggerla come se anche lei fosse un figlio. Non fateli i figli, o scoprirete che non avevate capito niente della vita, tutte le vostre certezze vacilleranno e si apriranno nuovi orizzonti. Non fateli se avete paura del cambiamento. Non fateli se temete di smarrirvi. Non fateli se non siete pronti a sacrificare i vostri lussi. Non fateli se non siete pronti a vedersi chiudere un’era e una nuova sconosciuta aprirsi. Non fateli se avete paura di invecchiare. Non fateli se avete paura di amare. Ma se tutto ciò non vi appartiene, fateli e proteggeteli. Fateli e curateli dal mondo circostante e da voi stessi, dai vostri punti oscuri. Fateli e non perdete l’occasione unica e irripetibile di crescere con loro, di accettare la sfida della vita che si rinnova, che sorride impotente di fronte a ciò che non conosceva e non conoscerà mai finchè penserà di saper tutto. I figli insegnano e la prima lezione riguarda il saper lasciare andare. Lasciatevi andare e lasciate andare ciò che non serve. Fateli i figli, e viaggiate leggeri, sospinti dal vento senza temere la meta, rimanendo collegati col movimento del viaggio. Dolce, lento, sublime, incerto, viaggio della vita. di Emily Mignatelli. Approfondimenti Emily Mignanelli è maestra e pedagogista, dal 2009 si occupa di scuole sperimentali e innovative, fondando SERENDIPITÀ, una scuola-comunità dinamica. Si occupa di formazione per insegnanti e genitori. E’ appassionata di pedagogie sotterranee e celate, di storia educativa e sociale, di come l’educazione può diventare strumento di evoluzione o distruzione dell’identità.

Roberto Rusconi

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IL NOSTRO VALORE E QUELLO DI 20€ Un professore mostra un biglietto da 20 € e chieda ai suoi studenti: "Chi vuole questo biglietto...???". Tutte le mani si alzano. Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: "Lo volete ancora...???". Le mani si alzano di nuovo. Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: "Lo volete sempre...???". Tutte le mani si rialzano. Quindi dice: "Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 20 €”. Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l'impressione di non valere più niente, ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo il nostro vero valore è rimasto lo stesso. [Tratto da LEZIONI DI VITA, di Fabio Gherardelli]

Roberto Rusconi

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NON FATELI I FIGLI. Non fateli che poi vi vengono le occhiaie, le rughe, le smagliature, le bolle di sapone nella borsa, le figurine nei taschini delle camicie e le costruzioni nel letto. Non fateli che poi vi viene voglia di farne altri. Non fateli che poi vi iniziate a fare troppe domande sul senso della vita e vi vengono le vertigini. Non fateli che poi vi rivedrete in loro in ogni azione e avrete un rimando costante del vostro essere. Uno lo specchio può non guardarlo, ma loro no. Non fateli che poi al posto dei gin tonic vi ritrovate con il latte di riso in una mano e il succo di mela nell’altra. Non fateli i figli, che poi finirete per commuovervi guardandoli dormire, trovando le loro mutande in giro, salutandoli per la prima gita. Non fateli, altrimenti rischierete di modificare drasticamente il peso degli aspetti della vostra vita e forse vi verrà voglia di lasciare il lavoro, vendere la moto e lasciare che saltino sul divano di design. Non fateli che poi vi ritrovate a non saper gestire alcune situazioni e a pensare a tutte le volte che avete giudicato dentro di voi altri genitori, quando voi i figli non li avevate. Non li fate i figli, perchè vi costringeranno a tornare dai vostri genitori e sistemare tutti i sospesi. Non fateli, che poi non vi importerà più niente di uscire, di ballare, di fare passeggiate notturne e viaggi in autostop e riuscire a farvi una doccia di mezzora diventerà la vostra massima conquista. Non fateli i figli, che poi tocca fare i genitori e smettere di essere figli. Non fateli i figli, che poi bisogna trasformare la coppia, bisogna ridarle forma, senso, consistenza e curarla e proteggerla come se anche lei fosse un figlio. Non fateli i figli, o scoprirete che non avevate capito niente della vita, tutte le vostre certezze vacilleranno e si apriranno nuovi orizzonti. Non fateli se avete paura del cambiamento. Non fateli se temete di smarrirvi. Non fateli se non siete pronti a sacrificare i vostri lussi. Non fateli se non siete pronti a vedersi chiudere un’era e una nuova sconosciuta aprirsi. Non fateli se avete paura di invecchiare. Non fateli se avete paura di amare. Ma se tutto ciò non vi appartiene, fateli e proteggeteli. Fateli e curateli dal mondo circostante e da voi stessi, dai vostri punti oscuri. Fateli e non perdete l’occasione unica e irripetibile di crescere con loro, di accettare la sfida della vita che si rinnova, che sorride impotente di fronte a ciò che non conosceva e non conoscerà mai finchè penserà di saper tutto. I figli insegnano e la prima lezione riguarda il saper lasciare andare. Lasciatevi andare e lasciate andare ciò che non serve. Fateli i figli, e viaggiate leggeri, sospinti dal vento senza temere la meta, rimanendo collegati col movimento del viaggio. Dolce, lento, sublime, incerto, viaggio della vita. Emily Mignanelli

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