Rigenerazione Mentale

Poco e spesso dà grandi risultati

Rigenerazione Mentale

Poco e spesso dà grandi risultati

Un veloce rimedio per la fatica mentale e la memoria

2021-05-16 11:07:32

L'eccesso di informazioni che elabori durante il tuo lavoro genera un 'calore' da sovraccarico mentale. Come 'raffreddare' la mente e aiutare la memoria.

In questo articolo parleremo di

  • Ecco l'affaticamento mentale
  • Tutto ha inizio con la CPU…
  • Come comunicano i neuroni
  • Sovraccarico mentale
  • Materia bianca, la ‘ventola’ del cervello
  • Memoria: come aiutarla
  • Emisferi cerebrali e memoria
  • Come sbadigliare



Ciao,
benvenuto e benvenuta.
Sei un freelance, un libero professionista o un imprenditore?
Bene!
Ho una bella notizia per te.
Ma un passo alla volta…
Partiamo da un veloce excursus delle tue giornate lavorative.
Esse prevedono una continua e costante elaborazione mentale.
In particolare, l’aspetto che qui ci interessa, è il continuo memorizzare e processare informazioni, oltre al dover prendere velocemente delle decisioni.

Ecco l'affaticamento mentale


...e poi la mente si affatica: non elabora più con chiarezza, diviene distratta e annebbiata, in poche parole sfugge al tuo controllo.

La conseguenza di questo affaticamento mentale è la sensazione che tutto intorno a te scorre veloce, mentre dentro te tutto si muove rallentato.
Sei d’accordo con me che sarebbe bello evitare questa situazione che non ti rende facile lavorare e non rende produttivo il tuo tempo?
Immagina che sollievo lavorare con una mente che ha continuamente a disposizione l’energia necessaria per mantenersi lucida, efficiente, veloce e concentrata sugli obiettivi.
E’ un sogno?
La bella notizia che ho da darti è che oggi questo sogno può essere realtà, se tu lo vuoi.
Sto per parlarti di una tecnica semplice e veloce che puoi fare durante il lavoro per ricaricare la tua mente ogni volta che serve e facilitarti l’elaborazione di nuove informazioni.

Tutto ha inizio con la CPU…

Periodicamente l’antivirus del mio cellulare mi mandava il messaggio di raffreddare la CPU o di controllare la temperatura della CPU.
Allora mi sono domandata: “ Cos’è la CPU?” ( Magari tu lo sai, sei più informato di me al riguardo).
Così un giorno che ho avuto un attimo di tempo (e che mi sono ricordata) ho fatto una ricerca su internet.

CPU: unità centrale di elaborazione (Central Processing Unit).

Essa è il cuore elaborativo di un computer o di un cellulare: elabora i dati in ingresso e fornisce le risposte in uscita, praticamente esegue le istruzioni dei vari programmi.
Il passaggio di corrente che permette alla CPU di operare genera calore.
Quando la CPU si surriscalda, se l’eccesso di calore non viene dissipato, diminuiscono le prestazioni del computer e a lungo andare ciò può portare a un danneggiamento dello stesso.
Ecco allora che la temperatura della CPU è controllata da dei sistemi di raffreddamento, per esempio la ventola all’interno del computer.
La stessa cosa che avviene alla CPU accade anche nel tuo cervello, quando elabori delle informazioni.
Vediamo come...e cosa c’è al posto della ventola.

Come comunicano i neuroni

I neuroni cerebrali sono formati da un nucleo, o corpo della cellula, dal quale partono delle ramificazioni, chiamate dendriti.
Quando svolgi un’attività di tipo cognitivo queste ramificazioni uniscono un insieme di neuroni l’uno all’altro, creando dei percorsi (immagina delle strade o dei sentieri) attraverso cui il cervello processa le informazioni.

Puoi elaborare mentalmente grazie al passaggio di impulsi elettrici lungo questi percorsi neurali.

Tutto avviene attraverso segnali elettrici, come è il caso della CPU.
C’è però una differenza: il tuo cervello, a differenza di un computer, è formato di materia biologica e non minerale.
Ciò significa che nel caso dei segnali elettrici della trasmissione neurale è più corretto parlare di segnali bio-elettrici, poiché la trasmissione avviene grazie a degli ormoni e a dei neurotrasmettitori di tipo chimico.
Comunque, come nel caso della CPU, il passaggio di corrente lungo i percorsi neurali genera una certa temperatura.

Sovraccarico mentale

In seguito ad un eccesso di attività mentale, i percorsi neurali vanno in ‘sovraccarico’ e aumenta la loro temperatura.

Ti accorgi di questo processo perché la tua fronte diventa particolarmente calda e a volte questo calore si trasmette al viso.

Poi, a lungo andare, avverti una sensazione di pesantezza nella testa.

Quand’è così il tuo cervello non risponde più alla tua volontà come vorresti: ha dei vuoti, si distrae, non elaborare con lucidità, e via dicendo.

Un po’ come accade quando si surriscalda la CPU e il computer non funziona più con delle prestazioni ottimali.

Perchè ti ho parlato della CPU?

Ti invito a una riflessione: se per mantenere l’efficienza del nostro computer sono previste ventole ed altri sistemi di raffreddamento, perché usualmente non sono previsti dei rimedi per mantenere l’efficienza mentale durante il lavoro?

Così molti professionisti a lungo andare si trovano a dover far fronte ad uno stress distruttivo, causa di ritardi e difficoltà che incidono poi sul lavoro.

In più, come te, sono professionisti con grandi capacità e potenzialità, che pagano il prezzo di un’eccessiva fatica per poter manifestare al meglio le proprie competenze.

La tecnica che ti propongo è quel ‘pulsante’ che ogni volta che fai un ‘click’ (cioè ogni volta che la utilizzi) attiva la ‘ventola’ che ripristina il funzionamento ottimale dei tuoi circuiti cerebrali.

Mentre svolgi questa tecnica i percorsi neurali hanno un momento di riposo che diminuisce la loro tensione.

Ma questa tecnica fa di più: 2 minuti di riposo non sono sufficienti per ristabilire dei neuroni sovraccarichi.

Ecco perché il punto forte di questo metodo è ‘l’accensione della ventola’.

Ora ti svelo cos’è questa ventola.

Sei pronto?

Materia bianca, la ‘ventola’ del cervello

Si chiama materia bianca: sono cellule nervose cerebrali ricoperte da una guaina di colore bianco.

La materia bianca si trova nel tuo cervello sotto la corteccia cerebrale composta di materia grigia, cioè i neuroni.

La tecnica di 2 minuti che ti propongo stimola l’attività della materia bianca.

Mentre i tuoi neuroni hanno un momento di pausa la materia bianca svolge tre delle sue funzioni principali:

  1. Fissa nella memoria le informazioni apprese.
  2. Ristabilisce l’equilibrio elettrico nei percorsi neurali.
  3. Sostiene la rigenerazione dei neuroni.

Inoltre è la materia bianca che ti permette di memorizzare informazioni.

Memoria: come aiutarla

Quando acquisisci informazioni, per poterle utilizzare, devi memorizzarle.

Memorizzare informazioni significa creare dei nuovi percorsi neurali, cioè nuovi collegamenti fra neuroni dove scorre l’energia bio-elettrica.

Sono le cellule della materia bianca che permettono la creazione di nuovi percorsi neurali.
Le informazioni che tu acquisisci vengono poi fissate nella memoria, cioè viene ‘registrato’ il percorso neurale corrispondente.
Quando in seguito vuoi richiamare alla coscienza l’informazione appresa, viene riattivata la trasmissione bio-elettrica lungo il percorso memorizzato.
Ho usato la frase ‘richiamare alla coscienza’ e non semplicemente ricordare, perché?
Perchè l’apprendimento dell’informazione avviene a livello cosciente e dipende dalla tua attenzione e dalla tua volontà di memorizzarla.
Però la registrazione dell’informazione nella memoria, così da poterla riutilizzare, avviene a livello del sub-conscio.
Se con la tua volontà cosciente vuoi sforzarti di fissare nel cervello l’informazione appresa, la perderai presto, oltre a sovraccaricare i percorsi neurali e alla fine ritrovarti con un bel mal di testa!
La memorizzazione delle informazioni avviene in maniera naturale attraverso l’attività della materia bianca.
L’attività della materia bianca è collegata al sub-conscio, quindi occorre creare le condizioni ideali affinché essa possa memorizzare le informazioni.
Da tempo esistono delle tecniche che permettono di apprendere delle lingue mantenendo il corpo in una condizione di rilassamento.
Ciò avviene perché tale condizione permette l’attività della materia bianca presente nel tuo cervello.
E’ però tutt’altro che pratico entrare in una condizione di rilassamento durante l’attività lavorativa.(Novità! Basta affaticamento mentale. In soli 2 minuti...)
La tecnica che ti propongo ti permette di fissare le informazioni apprese stimolando l’azione della materia bianca, senza dover entrare in una condizione di rilassamento.

Emisferi cerebrali e memoria

Memorizzare, però, non significa solo registrare delle informazioni, ma anche creare dei collegamenti fra le informazioni apprese, in modo che esse abbiano un senso e possano essere comprese nei loro significati.
In questo modo vengono più facilmente registrate.
Quindi memorizzare implica non solo apprendere nuove informazioni, ma anche un’attività di elaborazione mentale delle stesse.
Diversamente le informazioni apprese restano come i tasselli di un puzzle sparpagliati qua e là, senza collegamento fra loro: non solo non sono utilizzabili, ma lo sforzo per fissarle nella memoria diviene veramente enorme.
Mentre svolgi questa tecnica la materia bianca non solo fissa nella memoria le informazioni apprese, ma ha anche una caratteristica.

Essa permette il collegamento fra i due emisferi cerebrali.

L’emisfero sinistro è analitico, elabora attraverso concetti, cioè il linguaggio parlato nella lingua che stai usando, per intenderci l’italiano piuttosto che l’inglese, ecc.

L’emisfero destro è sintetico, ha una visione d’insieme delle informazioni apprese e ti permette di cogliere in maniera immediata tutta una serie di correlazioni fra le stesse.

Quando elabori delle informazioni, soprattutto se si tratta di prendere decisioni veloci, è importante avere un quadro sintetico della situazione che stai affrontando.

E’ il cervello destro che ti dà questa ‘visione’ generale

.Ma nello stesso momento è anche importante elaborare i dati attraverso un linguaggio verbale.

E’ il cervello sinistro che ti permette di esprimere questi collegamenti fra diverse informazioni a livello verbale o concettuale.

Quindi la elaborazione di informazioni e la loro fissazione nella memoria richiede un’interazione dei due emisferi cerebrali.

Più i due emisferi riescono a comunicare tra loro, più l’elaborazione e le risposte sono veloci e fluide e non richiedono un eccessivo sforzo da parte tua.

La tecnica di Rigenerazione Mentale che ti propongo agisce in modo da potenziare e mantenere questa connessioni fra i due emisferi.

Se ti interessa la trovi qui



Come sbadigliare

Raffreddare la fronte con acqua fresca aiuta a dissipare il calore prodotto da un’eccessiva attività mentale.
Ma c’è anche qualcos’altro:lo sbadiglio
.Contrariamente a quanto si crede sbadigliare non serve a ossigenare il cervello, ma aiuta ad abbassare l’eccesso di temperatura prodotto dall’attività cerebrale.(Sbadigliare raffredda il cervello)
Allora….Sbadiglia!
C’è un modo ideale per ottenere il meglio da uno sbadiglio.
L’eccesso di attività mentale, oltre a un surriscaldamento cerebrale, produce anche tensioni e irrigidimenti al corpo, in particolare a quelle parti collegate alla zona cervicale, come per esempio la mandibola
.Allora sbadiglia, ma stirando nel contempo tutto il corpo, nel modo che più ti viene spontaneo al momento.
Ma non con una boccuccia da geisha: apri bene la bocca così da dare sollievo all’articolazione della mandibola.

Se poi ti viene da emettere un suono qualsiasi, tanto meglio, è ancora più efficace.


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by Maria Gabriella Maglia
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