Poco e spesso dà grandi risultati
Oggi ti svelo come rigenerare la mente provando piacere
Sei un professionista amante della bellezza? In soli 2 minuti puoi rinvigorire e potenziare la tua mente. Ti presento il potere dell'Arte..
In questo articolo parleremo di:
- Arte e neuroestetica
- L'intelligenza creativa
- Dopamina e sostanza nera
- Come scegliere un quadro
- Arte e investimento
Ciao, benvenuto e benvenuta.
Negli articoli precedenti ti ho parlato di una tecnica che in soli 2 minuti ti permette di ridare energia alle cellule cerebrali durante la tua attività lavorativa, prevenendo l’affaticamento mentale.
Questa tecnica consiste in un certo movimento dello sguardo osservando un'opera d'arte.
Oggi ti parlo di un altro aspetto innovativo di questa tecnica.
E’ un aspetto che non ho ancora approfondito e riguarda l’utilizzo di un dipinto, un batik o di una stampa d’arte.
Un’opera d’arte ha molte più implicazioni e risvolti di quelli che sto per descriverti.
Ma in questo articolo mi limito a ciò che può essere utile per il tuo lavoro e potrai scoprire come il tuo mondo interiore non è poi così dissociato dal lavoro che stai svolgendo e non deve necessariamente essere messo da parte.
Anzi, grazie all’Arte ed a questa tecnica il tuo mondo interiore può agire in sinergia col tuo lavoro, potenziandolo.
Ami circondarti di bellezza e quindi sai bene come dei quadri rendano più caldo, piacevole e accogliente l’ambiente in cui lavori.
Principalmente per te, ma anche per l’impatto che tale atmosfera ha sui tuoi clienti.
Grazie alla tecnica che ti propongo puoi utilizzare questo valore aggiunto che un dipinto dà al tuo luogo di lavoro e fare di un’opera d’arte un alleato che rinforza la tua mente a livello sia energetico che concettuale.
In effetti ci sono molti aspetti dell’arte che possono essere utili al tuo lavoro, se sai come farne tesoro.
Di uno di questi aspetti te ne ho già parlato in questo articolo rigenerare mente e vista, ecco come...dove spiego in che modo un dipinto rigenera la vista.
Ma non è finita qui.
Ora ti spiego perché un’opera d’arte può rinvigorire la tua mente, stimolarla ed altro ancora.
E’ un terreno tutto da scoprire…
Quindi cominciamo.
Come sempre parto dal sistema nervoso, dato che l’affaticamento mentale è strettamente collegato ai neuroni cerebrali.
Arte e neuroestetica
Esiste una recente branca delle neuroscienze chiamata neuroestetica (o anche neuroarte) che studia l’effetto dell’arte sul cervello.
C’è un aspetto in comune tra il tuo lavoro e la creazione di un’opera d’arte: il coinvolgimento di un’intensa attività cognitiva.
Quando un artista realizza un’opera non dipinge ciò che appare, ma mostra una elaborazione delle possibili realtà.
Per comprendere cosa ciò significa, cominciamo dalla percezione visiva.
Già l’atto di vedere, contrariamente a quanto si crede usualmente, è un’azione di tipo cognitivo, nel senso che è una sintesi molto complessa delle percezioni visive da parte della corteccia visiva del cervello.
Così scrive il neurobiologo Semir Zeki:
“Può sembrare un compito da poco, ed è invece un’impresa.
Consideriamo un esempio non troppo complesso, la capacità del cervello di attribuire un colore stabile agli oggetti, diciamo il verde alla superficie di una foglia.
Se la luce (lunghezza d’onda ed energia) che viene riflessa dalla foglia avesse sempre la medesima composizione, (…), allora la determinazione del colore sarebbe una faccenda relativamente banale.(…)
La composizione spettrale della luce riflessa dalla superficie della foglia varia in continuazione, a seconda che la si guardi all’alba, al crepuscolo o a mezzogiorno, in una giornata nuvolosa o soleggiata. Del resto basterebbe uno strumento di misurazione mediamente sensibile per convincere chiunque di queste ampie fluttuazioni. Eppure il cervello è in grado di ignorarle e di attribuire il colore verde alla foglia…”
(La visione dall’interno. Arte e cervello)
L’artista nella sua opera amplia questa percezione del cervello visivo attraverso un’elaborazione che l’estende ad una percezione di possibili scenari o aspetti della realtà.
Lintelligenza creativa
L’Arte non mostra ciò che appare, ma una sintesi della realtà mostrandone e rivelandone degli aspetti.
Quindi, quando guardi un quadro, ciò che ricevi e percepisci è la visione di una possibile realtà.
In che modo questo è utile per il tuo lavoro?
Ora, ricorda una situazione dove ti sei sentito attratto da un dipinto.
Non mi riferisco a un discorso mentale del tipo ‘mi piace o non mi piace’, che, proprio perché relegato al solo piano mentale, nasce spesso da mode o abitudini sociali condizionanti.
Sto parlando di una sensazione di piacere reale, che coinvolge il tuo corpo e il tuo intero essere.
Mi riferisco a quando un quadro ti sta parlando e senti vibrare qualcosa dentro te, qualcosa che genera anche sensazioni corporee e non hai bisogno di dirti ‘mi piace non mi piace’, perché stai vivendo un’esperienza di piacere intenso.
Ecco, quando ciò accade è perché quel quadro ti tocca nel profondo, sta attivando o risuonando con una visione della realtà già presente in te.
Puoi già essere cosciente di questa visione, o scoprirla in quel momento.
Succede che si risvegliano tutte le percezioni sensoriali e le memorie che la tua mente profonda collega a ciò che il dipinto rappresenta per te.
Questo risveglio ti riporta naturalmente a tè stesso.
Tutto questo dà al tuo corpo un senso di benessere: il corpo si rilassa e viene stimolata la tua intelligenza creativa.
Eh sì, la creatività è contagiosa!
Tale esperienza ha un impatto a livello emozionale, è una sorta di auto-riconoscimento che, per risonanza, rafforza e potenzia le tue qualità e capacità intrinseche.
Tutto ciò genera ottimismo, fiducia, buonumore e diviene spontaneamente energizzante.
E’ stato osservato che guardare un’opera d’arte aumenta il flusso di sangue al cervello, circa il 10% in più del normale.
Questo aumentato flusso sanguigno a livello cerebrale è accompagnato da una sensazione di intenso piacere, dovuta al rilascio di un neurotrasmettitore: la dopamina.
Dopamina e sostanza nera
La dopamina è una sostanza chimica che genera piacere: la sua produzione è stimolata da tutto ciò che evoca in te sensazioni gradevoli.
Possiamo quindi tranquillamente dire che un’opera d’arte all’insegna del bello è altamente dopaminergica.
La dopamina viene prodotta in grande quantità da quella che viene chiamata sostanza nera; il nome deriva dalla colorazione dei neuroni dopaminergici che compongono questa sostanza.
I neuroni dopaminergici contengono delle vescicole che accumulano e rilasciano la dopamina.
Partendo dalla sostanza nera i neuroni dopaminergici si diramano in percorsi che vanno a diverse zone del cervello, secondo le funzioni che vengono attivate.
A noi interessa qui la via che va alla corteccia orbitofrontale del cervello.
La corteccia orbitofrontale è quella parte del cervello che si trova dove c’è la fronte: come dice il nome, sopra le orbite o cavità oculari.
Questa zona è strettamente collegata alle aree sensoriali ed emozionali del cervello, oltre che a quelle della memoria.
Quando la dopamina viene attivata in quest’area genera un intenso piacere.
E questo fa un’opera d’arte: attiva l’azione della dopamina nella zona frontale del cervello.
La corteccia orbito-frontale svolge diverse funzioni tra cui alcune molto importanti per il tuo lavoro: l’elaborazione di informazioni, dei processi organizzativi ed esecutivi e la presa di decisioni.
Queste funzioni della corteccia prefrontale sono potenziate da un aumento della dopamina la quale, inoltre, aumenta anche l’attenzione, la concentrazione e le capacità di apprendimento di nuove informazioni.
Un deficit di dopamina in questa zona genera uno stato di appiattimento cognitivo che rende molto difficoltoso svolgere il proprio lavoro e è anche causa di depressione.
C’è un altro aspetto in questa tecnica di Rigenerazione Mentale che potenzia il rilascio di questo neurotrasmettitore: il movimento degli occhi attiva gli scambi tra la materia nera e le altre zone del cervello.
Come scegliere un quadro
Quando utilizzi la tecnica di Rigenerazione Mentale che ti propongo è importante scegliere un dipinto che abbia determinate caratteristiche.
Ecco quali.
- Scegli un quadro che ti piace, che ti parla, che senti vibrare in te. Può essere figurativo, astratto, o qualsiasi genere tu preferisci.
- E’ importante che il dipinto abbia dei contenuti, quindi rappresenti una visione della realtà o un’elaborazione di un’esperienza profondamente vissuta da parte dell’artista. Diversamente non ricevi degli stimoli, ma un appiattimento cognitivo. Un quadro che nasce solo da uno sfogo emotivo cieco oppure conserva una buona tecnica che lo rende gradevole dal punto di vista estetico, però non conserva in sé una sintesi della realtà da parte dell’artista è come un bicchiere vuoto. Il bicchiere può essere bello nelle sue forme e colori: se però non contiene del liquido è privo di sostanza e non ti puoi dissetare.
- Scegli dei quadri che ti trasmettano emozioni di serenità, gioia, armonia e tutto quanto va a sostenere il tuo benessere interiore. Esistono dei bellissimo quadri, vere opere d’arte, il cui scopo è trasmettere emozioni di paura, angoscia, disagio ecc. Tali quadri hanno senso all’interno di determinati contesti storico culturali che l’artista vuole esprimere, ma ovviamente non sono adatti per la tecnica di Rigenerazione Mentale che qui ti propongo.
Arte e investimento
Che l’arte sia una forma di investimento a lungo termine è conosciuto.
Quella che ti do ora è un’informazione meno conosciuta.
L’Italia incentiva gli investimenti in Arte a livello fiscale.
L’arte viene considerata come un bene che dà prestigio alla tua azienda.
Se sei un imprenditore e compri un quadro da appendere nella tua azienda, puoi scalare dalle tasse il costo dell’opera in 5 anni.
Se sei un libero professionista e appendi il quadro nel tuo studio, puoi scalare una percentuale dell’acquisto.
Naturalmente per informazioni dettagliate riguardo la propria situazione specifica il riferimento è il commercialista.
Oggi puoi far tua La Chiave Maestra - Energia
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