In realtà dipende: da cosa? Dalla tolleranza. Ci sono organismi tolleranti ed organismi intolleranti al caffè. Prima di elencare i benefici del caffè ( con grande gioia per gli amanti del caffè ) spendo due parole sulla tolleranza. Una parentesi: in caso di patologie e assunzione di farmaci è bene consultare il proprio medico curante. Il caffè interagisce con alcuni farmaci, per esempio aumenta la biodisponibilità di aspirina e paracetamolo, potenziandone l’azione. Se si è intolleranti l’assunzione di caffè produce i seguenti effetti: tachicardia, tremori, ansia, agitazione e nervosismo. Nel caso dell’insonnia la questione è individuale. Intendo che usualmente bere un caffè nel tardo pomeriggio o poco prima di dormire mantiene svegli. Però non è così per tutti e ci sono delle eccezioni. Un esempio è il caso di mia madre: se beve un caffè prima di dormire dorme bene, diversamente ha il sonno disturbato (non è il mio caso, se lo bevo io non dormo). Alla fine la questione non è se il caffè fa bene o male: più che una questione speculativa è una questione di ordine pratico, cioè il tutto va rapportato alla propria situazione individuale.
Un aspetto poco conosciuto: la tolleranza al caffè si sviluppa se il caffè viene assunto quotidianamente e i suoi benefici si hanno se lo si beve con continuità e non saltuariamente (cioè due o tre giorni la settimana).
Quando si parla di caffè normalmente si pensa alla caffeina, sostanza che per altro è contenuta anche nel cioccolato. Ma oltre alla caffeina il caffè contiene anche magnesio, potassio, vitamine B2, B3, B5 ed altre sostanze antiossidanti ed antinfiammatorie. Per coloro che amano il caffè e non hanno intolleranze la buona notizia è: il caffè sul lavoro è utile poiché potenzia le facoltà cognitive.
Ecco ora un elenco dei benefici del caffè.
Favorisce la produzione di due neurotrasmettitori (sostanze che attivano il passagio di energia nervosa): la norepinefrina e la dopamina.
Ti ho parlato della dopamina in questo articolo presente nel blog: ‘Novità! Potenzia le tue capacità cognitive mentre lavori grazie all’Arte’. Quest’azione del caffè potenzia alcune funzioni cerebrali: migliora le attività cognitive, la memoria e la capacità di apprendimento, i tempi di reazione, la percezione degli stimoli sensoriali e l’energia disponibile. Inoltre migliora il tono dell’umore: ecco perché è considerato un anti-depressivo.
Migliora le prestazioni atletiche e l’attività psico-motoria.
Ciò avviene poiché aumenta i livelli di adrenalina nel sangue migliorando le prestazioni fisiche del 12%. Inoltre velocizza il metabolismo degradando il grasso corporeo e rendendolo disponibile nel sangue sotto forma di acidi grassi, utilizzabili come energia disponibile. Consiglio durante il lavoro: poiché aumenta i livelli di adrenalina, se ti trovi in una condizione di stress che comporta già un eccesso di adrenalina nell’organismo, è bene evitare di bere caffè pensando di ottenerne i benefici. In questo caso è bene smaltire l’eccesso di adrenalina attraverso un’attività fisica.
Migliora le condizioni allergiche e l’asma poiché è’ un broncodilatatore, cioè ha un effetto rilassante sul tessuto bronchiale.
Ha proprietà antiossidanti ( contiene più di 30 composti antiossidanti), antinfiammatorie e antidolorifiche.
Stimola la secrezione gastrica, salivare e biliare.
Consiglio: poiché stimola la secrezione gastrica è da evitare in caso di acidità di stomaco. Inoltre non va preso a stomaco vuoto, quindi prima di assumerlo mangiare qualcosa, per esempio un boccone di pane, o bere un bicchiere d’acqua.
Ha effetti diuretici e grazie alla presenza di metionina è utile nella prevenzione di infezioni del tratto urinario.
Stimola la circolazione nervosa ed ha un effetto tonico a livello cardiaco.
In funzione di questi benefici gli studi hanno considerato una stima da 2 a 5 caffè al giorno secondo l’altezza ed il peso corporeo.
In conclusione: regolati tu in base alla tua situazione individuale e, perché no, anche in base al piacere di bere un buon caffè.