Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Una spia molto particolare

2019-02-21 00:02:28

Da sempre i potenti sfruttano le spie per compiere missioni delicate. Ma nella Francia del Settecento è vissuta una spia molto diversa dalle altre...

Charles-Geneviève-Louis-Auguste-André-Timothée d'Éon de Beaumont, più noto come Cavaliere d'Eon è stata una figura molto controversa nell'Europa del Settecento, a causa della sua natura di travestito.

Figlio di un avvocato e una ricca nobildonna, il cavaliere era ovviamente un maschio ma fino a sette anni fu fatto vestire come una femmina, dopodichè cambiò genere (di vestiti) e fu mandato al Collège Mazarin, dove studiò con profitto e trovò lavoro nella pubblica amministrazione.

Poco prima dei 30 anni il cavaliere entrò a far parte della rete di agenti segreti voluta dal re Luigi XV (il Segreto) e inziò la carriera di spia. Una delle sue missioni consistette nel travestirsi di nuovo da donna e infiltrarsi nell'entourage dell'imperatrice russa Elisabetta I, per convincerla a schierarsi con la Francia durante la Guerra dei Sette Anni.

Tornato in Francia, il cavaliere tornò a fare il maschio e successivamente il re lo inviò a Londra, dove si rivelò molto abile a raccogliere informazioni: nella capitale inglese il cavaliere riuscì a mettere in piedi una rete di importanti conoscenze e fu celebre per le feste con cui attirava gli ignari informatori nella sua tela, regalando pregiate bottiglie di vino che si faceva mandare dalle tenute di famiglia in Francia.

Richiamato in patria nel 1766, il cavaliere ottenne una lauta pensione dal re ma prudentemente trattenne per sè dei documenti compromettenti. Le carte gli salvarono la vita ma lo costrinsero a vivere in esilio in Inghilterra. Morto Luigi XV nel 1774, il cavaliere cercò di tornare in Francia e ci riuscì, a patto di consegnare tutti i documenti, inoltre ottenne dal re Luigi XVI di essere riconosciuto ufficialmente come donna.

Dal 1777 in poi il cavaliere visse quindi come una donna, con tanto di cameriera personale inviata dalla regina Maria Antonietta. Nel 1785 tornò in Inghilterra ma gli amici di un tempo lo evitarono, perchè il suo "fascino" era ormai svanito.

La Rivoluzione del 1789 infulì negativamente sulla vita del cavaliere: la pensione d'oro garantitagli dall'accordo con il re fu revocata dai rivoluzionari e per sopravvivere fu costretto a vendere tutto ciò che aveva e a licenziare la cameriera, morendo infine in miseria nel 1810.

Curiosamente, il chirurgo che esaminò il suo cadavere trovò sia attributi maschili che femminili: il cavaliere aveva il corpo di un maschio, eppure disponeva di "un seno coniderevolmente sviluppato" e di "una inusuale rotondità degli arti".

Non c'è da stupirsi quindi se negli anni Sessanta del Settecento alla Borsa di Londra ci fossero dei grossi giri di scommesse sull'identità di genere del cavaliere...

Fonte : HistoRick