Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Il nemico in bella mostra

2020-02-05 00:54:38

L'expo è un modo di conoscersi migliore rispetto ad una bomba atomica...

Negli anni Cinquanta la tensione tra USA e URSS era a livelli altissimi, ma in seguito alla morte di Stalin nel 1953 (e alla presa di potere di Nikita Khrushchev) la situazione migliorò. Lentamente le due superpotenze ripresero a parlarsi e nel 1959 decisero di "mostrarsi" pubblicamente l'una all'altra.


I primi furono i sovietici, che a New York organizzarono un'imponente mostra in cui esibirono il loro paese e il loro modo di vivere agli americani: dentro il centro convegni Coliseum i sovietici esposero i loro progressi in campo scientifico, tecnologico e artistico. Tra le varie cose mostrate agli americani ci furono modellini di fabbriche, aeroporti, aerei e il satellite Sputnik lanciato appena 2 anni prima. L'expo dei sovietici contò oltre 1 milione di visitatori, anche se i commenti fatti dagli americani su quanto avevano visto non erano molto positivi: l'esposizione a detta degli esperti mostrava come l'URSS voleva essere anziché com'era effettivamente.


Successivamente fu la volta degli USA di esporsi in casa dei rivali: sempre nel 1959 nel parco Sokol'niki di Mosca fu aperta l'American National Exhibition, diretta rivale della precedente. Contrariamente però all'esposizione sovietica, quella americana era incentrata molto sullo stile di vita degli statunitensi (American Way of Life) e in generale dei paesi occidentali-capitalisti. Di conseguenza l'expo americana esibiva soprattutto beni di consumo: automobili, vestiti, elettrodomestici, giocattoli, musica rock.


Una delle principali attrazioni dell'esposizione fu la riproduzione di una tipica casa di periferia americana (come quelle che si vedono nei film) con tutti i relativi comfort, che per il pubblico sovietico dell'epoca dovevano sembrare degni di un re (o di un papavero del Partito Comunista, considerando il paese).


La mostra americana ebbe un impatto enorme sul pubblico sovietico, al punto che le autorità decisero di limitare il numero di visitatori in tutti i modi, ad esempio dando i biglietti solo ai membri del Partito Comunista, ma non funzionò un granché: milioni di persone visitarono la mostra e si resero conto della distanza abissale tra il loro modo di vivere e quello della potenza rivale (o almeno della sua classe media). 

Per molti cittadini fu anche la prima occasione di incontrare fisicamente un americano e di parlarci, infatti le guide che accompagnavano i visitatori erano giovani studenti americani che conoscevano il russo e quindi risposero a tutte le domande poste dal pubblico, chiaramente interessato a saperne di più sul loro paese.


La casa-modello fu protagonista di un momento leggendario della Guerra Fredda: nella cucina il vice-presidente USA Richard Nixon e il premier sovietico Khruschev si misero a discutere animatamente sulle differenze tra il capitalismo e il socialismo, in quello che è passato alla storia come il "dibattito in cucina".


In sostanza entrambe le esposizioni furono un momento costruttivo della Guerra Fredda, anche se l'ottimismo durò poco: nel 1960 il pilota americano Francis Gary Powers fu abbattuto sui cieli sovietici, azzerando così i progressi raggiunti nel dialogo tra le superpotenze.


Per lo meno ci hanno provato...


Fonte: HistoRick