Riccardo Polverosi

Storia & Antichità

Il condominio dei VIP (rossi)

2020-06-16 23:32:10

Il potere comporta sempre lussi e privilegi, anche dove uno non se li aspetta...

Per tutti gli anni Venti, buona parte dell'elite del Partito Comunista sovietico ebbe un problema: non aveva una casa, o meglio una casa fissa. Per quasi un decennio gli uomini e le donne più in vista dell'URSS dovettero vivere nel Cremlino oppure negli alberghi (di lusso) della capitale, ma questa sistemazione provvisoria a molti non piaceva.


Nel 1931 i fastidi finirono: nel centro di Mosca, dall'altra parte del fiume rispetto al Cremlino, fu costruito un imponente palazzo residenziale per alloggiare i membri dell'elite bolscevica e le rispettive famiglie (505 appartamenti su 8 piani). 

Il palazzo, progettato da Boris Iofan, celebre architetto nonché futuro inquilino, prese il nome di Casa del Governo, ma presto gli abitanti lo ribattezzarono Casa sul Lungofiume per via della location.


Essendo destinato alla gente che contava e non a dei poveri disgraziati, il palazzo era lontano anni-luce dai condomini popolari che venivano costruiti all'epoca nelle città russe: gli appartamenti erano ampi, riscaldati, lussuosi e ben arredati, i servizi funzionavano alla perfezione e uno stuolo di servitori era pronto a scattare a un cenno degli inquilini. 

Tra i numerosi lussi e comfort presenti nel condominio c'erano: 


- piscine


- teatri


- cinema


- negozi


- palestre


- una mensa


- uno studio medico


- un ufficio postale


- un campo da tennis 


Ovviamente, si trattava di raffinatezze che la popolazione sovietica all'epoca non sognava nemmeno, impegnata com'era a sopravvivere alle peggiori difficoltà, come le carestie e i continui arresti ad opera della polizia segreta NKVD.


Una delle cose più strane di quel micro-cosmo (separato dal resto del mondo da 130 guardie armate fino ai denti) era che tra le mura del palazzo praticamente non circolava denaro: tutti i comfort erano gratis, nel senso che era lo Stato, di cui tutti gli inquilini erano dirigenti, a pagare ogni cosa ed essi ne potevano usufruire a piacimento.


Più in generale, la Casa sul Lungofiume è il segno inequivocabile che l'elite sovietica faceva la bella vita proprio come le sue controparti occidentali: i leader del Partito, dell'Esercito e della NKVD non si facevano mancare nulla, nemmeno i prodotti d'importazione occidentale come auto di lusso e vestiti alla moda. 

La differenza stava soprattutto nella propaganda: per molto tempo i capi dell'URSS hanno ostentato davanti al popolo (e al resto del mondo) uno stile di vita molto sobrio, quasi ascetico, mentre la realtà come spesso capita era tutt'altra.


Oggi la Casa sul Lungofiume ospita un museo dedicato alla sua storia, ma alcuni appartamenti sono occupati dai VIP della Russia di oggi, inoltre per 10 anni (2001-2011) sul tetto del palazzo è svettato un enorme logo della Mercedes-Benz: evidentemente, la passione per il lusso è dura a morire...


Fonte: HistoRick