Riccardo Palmarin

Networker

2024-09-27 17:27:59
Questa mattina sono stato al supermercato e notavo che i prezzi sono saliti alle stelle, in alcuni casi anche raddoppiati.

Per acquistare una bottiglia di olio extra vergine di oliva italiano che sia un minimo decente bisogna spendere almeno 11 €.

Riccardo Palmarin

Networker

2024-09-26 22:01:53

La misura dell'intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario.

Albert Einstein

Riccardo Palmarin

Networker

2024-09-25 23:06:21

IL MERCATO NON ASPETTA NESSUNO!

Un'azienda che dominava incontrastata il suo mercato, incassando miliardi e godendo di una posizione quasi monopolistica nel proprio Paese, è stata improvvisamente travolta da una nuova tecnologia.

È un destino che si ripete spesso nel mondo degli affari, una conseguenza inevitabile delle dinamiche di mercato.

Tuttavia, quando un'azienda subisce un simile tracollo e un'altra, praticamente identica, nello stesso settore e nelle stesse condizioni, riesce a superare la crisi e a riconquistare la leadership, allora capiamo che le regole del gioco non sono sempre le stesse per tutti.

C'è chi sa adattarsi al cambiamento e chi invece ne viene travolto.

Questa è la lezione che emerge da un approfondimento del settimanale The Economist sulla storia di due colossi della fotografia: la statunitense Kodak e la giapponese Fujifilm.

Entrambe le aziende hanno dominato a lungo i rispettivi mercati, ma la rivoluzione digitale le ha messe a dura prova in modo molto diverso.

Kodak, pur essendo stata tra le prime a sviluppare la tecnologia digitale, ha scelto di puntare principalmente sulla pellicola tradizionale.

Questa strategia conservatrice si è rivelata fatale con l'avvento degli smartphone, che hanno rapidamente soppiantato le macchine fotografiche tradizionali.

Fujifilm, invece, ha adottato un approccio completamente diverso.

Di fronte alla minaccia della digitalizzazione, l'azienda giapponese ha deciso di diversificare le sue attività, investendo in nuovi settori come la cosmetica e i prodotti farmaceutici.

Parallelamente, ha continuato a investire nella ricerca e sviluppo, cercando di trovare nuove applicazioni per la sua tecnologia.

Questa strategia proattiva le ha permesso di affrontare la transizione verso il digitale in modo più efficace e di emergere rafforzata dalla crisi.

La differenza tra le due aziende è evidente anche nei numeri: nel 1996, all'apice del suo successo, Kodak registrava un fatturato di 16 miliardi di dollari e un utile di 2,5 miliardi.

Tuttavia, nel 2011, l'azienda aveva accumulato nove trimestri consecutivi di perdite, arrivando a registrare un rosso di 222 milioni di dollari nel terzo trimestre.

Il numero di dipendenti era crollato da 145.000 a meno di un decimo.

Mentre Kodak affondava, Fujifilm consolidava la sua posizione sul mercato.

Oggi, la capitalizzazione di mercato dell'azienda giapponese è di gran lunga superiore a quella di Kodak.

Perché questa differenza di destini?

La risposta, secondo The Economist, sta nella capacità di adattarsi al cambiamento e nell'apertura verso nuove opportunità.

Mentre Kodak è rimasta ancorata al suo modello di business tradizionale, Fujifilm ha dimostrato una grande flessibilità, reinventandosi costantemente e anticipando le tendenze del mercato.

Questa storia ci insegna una lezione fondamentale: nel mondo degli affari, chi non evolve è destinato a scomparire.

Come ha sottolineato il noto economista Clay Christensen, le aziende troppo concentrate sulla difesa del loro business esistente rischiano di essere travolte dalle nuove tecnologie.

La storia di Kodak e Fujifilm è un esempio lampante di come l'innovazione e la capacità di adattarsi al cambiamento siano fondamentali per il successo di un'azienda in un mondo in continua evoluzione.

Il mondo del lavoro sta cambiando ad una velocità della quale moltissime persone non si rendono nemmeno conto.

Tu come stai vivendo questo cambiamento?

Hai una mentalità conservatrice come quella di Kodak oppure hai una mentalità dinamica e flessibile come quella di Fuji?

Hai mai pensato quali potrebbero essere le conseguenze del non essere riuscito a prendere la decisione giusta in un momento storico nel quale sta avvenendo un cambiamento così grande?

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