Renato Poletti

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Navigazione internet “in incognito”, ecco come e perché.

2020-04-04 15:42:11

Una funzione di semplice utilizzo ci aiuta ad avere maggiore sicurezza in rete, specialmente in alcune particolari situazioni.

    Avventurarsi nei mille percorsi della rete è un po’ come essere il protagonista della favola di Pollicino, ad ogni passo si lascia dietro di sé un segnale, una traccia. Traccia che non serve tanto a noi per ritrovare la strada, quanto a chi mette a disposizione i contenuti per offrirci un servizio migliore (in parte) e per tracciare e catalogare i nostri comportamenti.


File temporanei, cookie e via dicendo, ogni nostro click equivale a mettere un piede in un terreno morbido, l’impronta rimane ben marcata e visibile per chi la sa cercare e interpretare.


Sul dispositivo che usiamo possono rimanere anche dati di accesso ai siti visitati, quali username e password, oltre alla cronologia, cioè l’elenco dei siti che abbiamo visitato.


Sarebbe interessante poter usare internet senza lasciare tutti questi segnali, ed in parte è possibile.

Non è neppure necessario mettersi a smanettare con impostazioni o configurazioni, o installare chissà quali programmi di sicurezza; basta usare una funzione già presente in tutti i principali browser.


Questa caratteristica assume nomi diversi secondo il browser in uso, ad esempio “navigazione in incognito” o “navigazione privata”, ma il concetto è lo stesso, vediamo come si utilizza nel browser Chrome:

L’attivazione è molto semplice, basta andare in alto a destra sul menu (il simbolo dei tre puntini) e dalla lista che appare selezionare “Nuova finestra di navigazione in incognito”.

Lo stesso risultato si può ottenere, quando Chrome è aperto in una finestra normale, premendo contemporaneamente i tasti “Ctrl” “Shift” “N”


A questo punto apparirà una nuova finestra del browser, con il tema scuro e una breve descrizione della funzionalità in incognito.

    Queste informazioni sono molto importanti, perché ci danno l’esatta misura di cosa cambia rispetto alla solita maniera di navigare.


Cercando di semplificare, in pratica non rimangono tracce sul computer o dispositivo in uso; tutto quanto sarà automaticamente cancellato nel momento in cui andremo a chiudere questa finestra.

Cookie, cronologia, password inserite… Nulla di tutto questo rimarrà memorizzato.


Al contrario, tutte le nostre tracce di passaggio nei vari siti e server in giro per la rete rimarranno comunque, per non lasciarle o quantomeno mascherare anche quelle bisogna adottare altri accorgimenti.



Nelle immagini seguenti vediamo come si attiva la funzione “incognito” nei browser Edge e Firefox; il metodo è sempre lo stesso, si va sul menu e si seleziona l’apposita voce.

Anche per questi browser esiste una combinazione di tasti: “Ctrl” ”Shift” ”P” per entrambi, suppongo che la P stia per Private.

Queste immagini sono degli screenshot fatti su un computer Windows, ma il metodo vale anche usando altri sistemi operativi o dispositivi mobili.



    A chi può servire di usare la funzione “incognito”, e quando?


Io ho individuato due casi che ritengo si adattino perfettamente.


- il primo è quando ci capita di dover accedere a cose personali da un computer/dispositivo che non è il nostro.


Se abbiamo la necessità, ad esempio, di leggere la nostra posta elettronica sul pc di un amico o in un internet cafè, o magari in un negozio che ci fa il servizio di stampa, è molto importante di non lasciare memorizzati i nostri username e password, non si sa mai chi può accedere a quel pc dopo di noi.

A volte stento a credere al numero di volte che ho visto persone abbandonare la postazione in uso senza neppure fare logout dalla loro e-mail…


Quando ci si trova in una di queste situazioni è consigliabile aprire sempre una nuova scheda del browser in modalità incognito, così al termine basterà chiuderla per eliminare le eventuali tracce che abbiamo lasciato.


- il secondo è esattamente l’opposto del primo, cioè quando lasciamo usare il nostro pc a qualcun altro.


Ogni tanto a me capita di far accedere qualcuno al mio pc, magari proprio perché ha bisogno di scaricare o stampare qualcosa dalla e-mail; in queste occasioni sono io stesso che gli apro la scheda privata e lo faccio navigare da lì, non mi piace che mi rimangano memorizzati dati altrui.


    In effetti c’è anche un’altra circostanza, abbastanza frequente: l’utilizzo condiviso di un computer in una famiglia, senza che sia stato impostato un utente per ciascuna persona.

Magari non si ha piacere che gli altri possano vedere la nostra cronologia, o che all’avvio del browser gli appaia senza volerlo un sito che abbiamo visitato; usando una finestra in incognito si elimina questa eventualità.


    

    Al giorno d’oggi siamo tutti muniti di dispositivi personali per accedere alla rete e controllare le nostre faccende private, non è però cosi raro il caso in cui si ha necessità di usare un computer o smartphone di altri; in questa evenienza occorre adottare qualche precauzione in più del solito, e la modalità di navigazione in incognito è proprio quello che fa al caso nostro.



Immagine di testata da Pixabay.

by Renato Poletti