Raffaele Santoriello
Founder Junior
A Marenna Cultura napoletana: a Marenna (la traduzione in italiano sarebbe: merenda. Ma non è esattamente la stessa cosa) Ma come si distingue una Marenna da un semplice panino? Ecco un decalogo che sintetizza l’arte di mettere l’amore in mezzo al pane per farcelo portare allo stadio: 1) La Mamma Napoletana considera sempre il figlio “O guaglión” anche quando lei ha 90 anni e lui 70 e sa che “‘O guaglión’ adda magnà na còsa ‘e sustanza“. ...2) La Mamma Napoletana sa che una marenna deve avere un giusto bilanciamento di carboidrati, proteine, zuccheri e grassi, il tutto nelle quantità necessarie alla dieta settimanale di un nuotatore olimpico. 3) La Mamma Napoletana, se vede un amico del figlio senza marenna, fa lo sguardo pietoso delle VIP che parlano dei bambini del terzo mondo o dei cani abbandonati e PROVVEDE LEI. 4) La Mamma Napoletana non prepara un panino ma un pasto completo contornato da pane. La marenna è una struttura unica, il pane armonizza il tutto assorbendo le essenze senza mai imporparsi troppo, rimanendo morbido senza spugnarsi. 5) La Mamma Napoletana conosce tre formati: sfilatino, rosetta grande e palatone, scavato al massimo nelle varianti demollicate. Non produce nulla al di sotto di questi tre formati. 6) La Mamma Napoletana ricorre raramente ai salumi e, se lo fa, si scusa con il figlio e si sente in colpa per una settimana. 7) La Mamma Napoletana mette prima uno strato di carta d’argento per mantenere caldo e fragrante il panino, poi uno di fazzolettini per assorbire l’ eventuale inzevamento e poi uno di cellophan per evitare che l’inzevamento raggiunga il resto della borsa: è la Mamma Napoletana che ha inventato il Tetrapack. La Mamma Napoletana non riproporrà mai al figlio una marenna preparata in occasione di una sconfitta e per le partite importanti prepara la marenna delle vittorie importanti; conosce il valore apotropaico della marenna e sa che il destino del Napoli passa anche dalle sue mani. 9) La Mamma Napoletana mette sempre un frutto vicino alla marenna perchè “acconcia a vocc’ “. 10) La Mamma Napoletana, al ritorno dalla partita, ti accoglie con due domande: “c‘ha fatt’ o Napule?” e “t’è piaciut’ a marenna?” e in caso di risultato sgradevole la domanda si trasforma in un: “Però t’è cunzulato cu chella bella marenna!”.
Raffaele Santoriello
Founder Junior
dal diario di un CANE: ore 8:30 – Cibo! La mia cosa preferita! ore 9:30 – A spasso nel parco! La mia cosa preferita! ore 10:30 – Coccole! La mia cosa preferita! ore 12:00 – Corsa! La mia cosa preferita! ore 13:00 – Rientro a casa! La mia cosa preferita! ore 15:00 – Scondizolo! La mia cosa preferita! ore 17:00 – Si gioca a palla! La mia cosa preferita! ore 20:00 – Cena! La mia cosa preferita! ore 23:00 – A nanna nella cuccia! La mia cosa preferita! dal diario di un GATTO: Giorno di prigionia numero 983. I miei guardiani continuano a prendermi per il culo con dei piccoli oggetti ciondolanti. L’unica cosa che mi aiuta ad andare avanti è il mio sogno di scappare. Nel tentativo di disgustarli, vomito ancora sul tappeto. Oggi ho decapitato un topo e ho gettato il corpo senza testa ai loro piedi. Speravo che ciò li terrorizzasse, perchè è la prova di cosa son capace di fare. Comunque, hanno fatto un piccolo commento su che “bravo piccolo cacciatore” io sia. Bastardi. Questa mattina son quasi riuscito ad assassinare uno dei miei tormentatori passandogli in mezzo ai piedi mentre camminava. Devo riprovarci domani, però in cima alle scale. Sono convinto che gli altri prigionieri siano lecchini e spie. Il cane ha sempre dei privilegi speciali. Viene regolarmente rilasciato, e sembra pure che voglia tornare. Ovviamente è un ritardato. L’uccellino dev'essere un informatore. Lo osservo mentre comunica con le guardie regolarmente. Son sicuro che riferisce ogni mia singola mossa. I miei guardiani l’hanno messo in custodia protettiva in una cella in alto, così è al sicuro, per ora….. Vi terrò aggiornati. (Cit.)
Raffaele Santoriello
Founder Junior