poesieracconti

Ti racconto la mia fantasia di parole

poesieracconti

Ti racconto la mia fantasia di parole

Il palazzo di fronte

2021-08-31 07:32:40

Quante storie!!! Sono quelle che si possono facilmente osservare dalla finestra di casa; racconti immaginati di vite quotidiane.

Nella cucina, si versa da bere e sorseggia il suo whisky; Giò lancia uno sguardo giù in strada, il ragazzo sapeva che c'erano quelli che con la vernice aspettavano il buio per dipingere le mura. 
Poi c'era quello che fotografa la casa. E sapeva anche come faceva a fare le foto; spingeva una levetta, in un attimo saltava fuori. E' difficile fotografare una casa. Si appoggia con la schiena al muro, con un sospiro chiude gli occhi e scatta.
I ragazzi dipingevano la mia via; mi hanno guardato, a volte mi vedono scrivere appunti.
Indicano il posto e si mettono al lavoro. Guardano intorno.
Allora Giò si allontana dalla finestra e si siede sul divano. 
E' estate, è tutto aperto, si sentono rumori, parole; le famiglie regalano le loro storie al vento.
Max è in soggiorno, un grosso televisore, una poltrona e una lampada.
Lei arriva, l'amica, con panini e birre. Ascoltano musica. Max allunga la mano; un attimo di dubbio che poi si trasforma in un'espressione tenera. Le sfiora il viso, è di mezza età, e cominciano a ballare.
Luisa, abita con la mamma e la figlioletta. Stasera prepara la cena e si asciuga gli occhi; magari è stanca, o forse sono lacrime di gioia. E' una bella donna, ha appena passato i 30.
Squilla il telefono, mangiano la cena e Luisa rimbocca le coperte alla piccola.
Nell'altra casa è sempre tutto chiuso; nessuna ci va da un pò di tempo.
E nella finestra dell'insegnante, c'è sempre qualcuno ubriaco; si butta sulla poltrona, piegandosi dalle risate.
Mario mette in centro del soggiorno, la sua sedia e sul tavolo crea disegni con le pietre.
Poi scende dalle scale e siede nella macchina. Fa un giro corto e torna a casa dalle scale.
Torna sulla sedia come nulla fosse.
E' un tipetto piccolo e passa il tempo ad aggiustare cose.
Hanno fatto amicizia lui e Ron: un ragazzo, un soggetto forse pericoloso; non l'ho mai incontrato di persona.
Ma nel mio palazzo, tutto è diverso.
Bussano alla porta. 
Quelli di sotto, hanno fatto la torta e sono sempre gentili; me ne hanno portata una fetta.
Vogliono invitarmi al campo, domani. Con gli amici musicisti.
Mi stringono la mano e mi salutano.
Intanto si fa notte e le storie vanno a nanna.
Domattina potrò ammirare il muro.
Tiro le tende e anche Lorenzo rientra a casa; sento i suoi passi sul soffitto.
Ci siamo amati come pochi sanno fare, ma mi ha detto cose orribili.

by Sandra Martelossi