Pillole di Felicità

Psicologia & Relazioni

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Resilienza: come, quando, dove e perché

2019-07-01 09:26:45

Sempre più spesso, in tutti gli ambiti delle attività umane, sia a livello di individuo, che a livello di gruppo o di comunità, si sente questo termine RESILIENZA. Da dove arriva questo termine? A che cosa ti può servire la RESILIENZA nella vita quotidiana? Si può imparare la RESILIENZA?

Luglio per la Resilienza

Resilienza è un termine che nasce da quella parte dell'ingegneria meccanica che studia le caratteristiche tecniche dei materiali e deriva dal latino resilire che ha il significato di saltare indietro, rimbalzare. Un materiale resiliente che subisce una sollecitazione ha la capacità di assorbire l'urto senza rompersi e rimbalza al suo stato originale. 


Più un materiale è resiliente e più sarà in grado di resistere ad urti e sollecitazioni non solo senza rompersi, ma anche senza deformarsi.


Resilienza: dalla Meccanica alla Psicologia

Mica le cose vanno sempre come ci farebbe piacere e ogni volta che qualcosa ci va storto subiamo un urto, una sollecitazione.


Più siamo dotati di resilienza e più siamo in grado di resistere a questa sollecitazione e più siamo dotati di resilienza è più siamo in grado di resistere a tutti gli urti che riceviamo quotidianamente: un discussione con il partner, un rimprovero da un superiore, un ritardo ad un appuntamento, un aspettativa che svanisce, un contrattempo sul lavoro.


Dieci, cento, mille avversità, ostacoli e delusioni grandi e piccole che si mettono di traverso per complicarci la vita e farci arrivare esausti alla fine della nostra giornata.


Come è fatta la Resilienza?

La resilienza di un materiale è legata alla sua struttura fisico-molecolare e come potrai ben capire non può cambiare: il vetro è vetro, l'acciaio è acciaio e il legno è legno.


La resilienza di un essere umano è legata ad una rete composta da alcuni miliardi di  connessioni sinaptiche tra  alcuni miliardi di neuroni. Più questa rete è rigida, più sarà fragile e non sarà in grado di "rimbalzare" sulle difficoltà. Più questa rete è morbida, elastica e flessibile e più chi possiede una rete di questo tipo sarà un individuo dotato di resilienza.

Le verità nascoste e la bella notizia.

Sono nato con questo carattere e non ci posso far niente. 


Questa affermazione, che sentiamo fare spesso, è a tutti gli effetti una vera e propria menzogna priva di qualsiasi fondamento scientifico.


Se ti vuoi tenere il tuo carattere che si inquieta ad ogni minimo alito di vento e si abbatte ad ogni calar del sole, è una tua libera scelta e hai tutto il diritto di tenertelo.


Se invece vuoi vivere un più serenamente e magari scoprire che poi anche vivere con un po' di gioia di vivere, puoi imparare la resilienza.  


Hai appena letto che la resilienza è legata alla flessibilità operativa della rete di connessioni sinaptiche tra i vari neuroni.


Per modificare le modalità operative di questa intricata rete di connessioni sinaptiche  non devi subire un trapianto con una nuova rete ad opera di un mago della neurochirurgia.


Devi semplicemente compiere delle azioni che, in modo del tutto indolore, alleneranno la tua rete, quella che già hai, ad essere molto più elastica e flessibile, in grado di rimbalzare e far rimbalzare tutte le disavventure.


Le Pillole di Felicità di questo mese ti offrono proprio tanti suggerimenti per fare della Resilienza uno degli strumenti pratici più importanti per ri-generare la tua felicità.


Lo ho già fatto anch'io e ti assicuro che funziona.

La Pillola di oggi Lunedì 1° Luglio

Che ben comincia è alla metà dell'opera recita un detto popolare.


Fai una bella lista di tutte le belle cose che non vedi l'ora di fare. 


Definire un obiettivo è la prima e più importante azione per raggiungere l'obiettivo stesso e ti offre un riferimento sul quale attivare la tua RESILIENZA.


Felice vita