PIERANGELO CASTELNUOVO
Founder Senior
ACCORDO DI PARIGI
2018-09-24 12:40:29
L’accordo sul Clima di Parigi, la continua riduzione dei prezzi solari ed eolici e l’obbiettivo del 32% di rinnovabili al 2030, ottenuto anche grazie alle nuove posizioni assunte nelle trattative da paesi come Spagna e Italia, stanno cambiando il nostro panorama energetico. Dopo molti anni di freno a mano tirato in diversi paesi si intravvede infatti la possibilità di un forte rilancio dell’energia verde nel Continente. Pensiamo alla Spagna, che aveva subìto l’introduzione di pesanti misure retroattive sulle rinnovabili. La nuova ministra per l’energia e l’ambiente, Teresa Ribera, è stata chiara: con investimenti di 100 miliardi di euro sarà possibile non solo raggiungere il target 2030, ma garantire un risparmio di 400 miliardi nelle bollette. Un risultato ottenibile, secondo la ministra, riformando i meccanismi del mercato elettrico, oltre a favorire PPA e autoconsumo con interventi regolatori e di semplificazione amministrativa. In effetti, il mercato iberico si sta già muovendo, con 24 GW in attesa di autorizzazione. I primi impianti, alcuni senza incentivi, sono già stati connessi e altri verranno realizzati nel 2019. Tra questi il parco solare di Totana di Enel Green Power Espana da 85 MW e quello da 300 MW di Talauyela proposto dall’inglese Solarcentury. Anche in Francia le rinnovabili sembrano affrancarsi dall’abbraccio nucleare. All’ultima asta di agosto è stato dato il via libera a 720 MW fotovoltaici, con un prezzo medio di 58,2 €/MWh. È stato inoltre appena inaugurato un impianto eolico dimostrativo flottante off-shore che potrebbe anticipare l’inserimento francese nella fiorente crescita di parchi eolici nel Mare del Nord, visto che 3 GW sono pronti a partire. E che l’aria sia cambiata lo si deduce anche dalla decisione di EDF di volere realizzare 30 GW rinnovabili entro il 2030. Se la Spagna riprende il cammino abbandonato e la Francia inizia con grande ritardo il percorso delle rinnovabili, la Germania, che ha meno sofferto negli anni scorsi, si conferma leader della produzione assoluta di elettricità verde. Nel primo semestre di quest’anno le rinnovabili hanno garantito il 41,5% dei kWh generati nel paese, con un ruolo centrale dell’eolico, una tecnologia che da un lato si espanderà nei progetti in mare e dall’altro dovrà confrontarsi con il revamping di una parte delle 28.000 turbine che non potranno più utilizzare gli incentivi progressivamente a partire dal 2020. Anche nel solare ci si aspetta un forte balzo. Basti pensare che per raggiungere il target tedesco al 2030, 65% di elettricità rinnovabile, le installazioni dovranno passare dagli 1,75 GW dello scorso anno a una media di 5 GW/anno. Un cambio di passo che è incoraggiato dai risultati delle aste. Il prezzo più basso dei 28 progetti solari per 183 MW presentati all’ultima gara è stato infatti di soli 49 €/MWh. Va poi sottolineato l’impegno tedesco sul fronte dell’accumulo, con più di 100.000 batterie collegate ad impianti fotovoltaici. Anche a livello urbano si segnalano politiche virtuose e cresce il numero delle città che si danno l’obbiettivo “100% rinnovabile”. A volte, come già succede negli Usa, esse suppliscono a politiche governative incoerenti. È il caso di Londra dove, vista la riduzione dell’impegno dell’esecutivo britannico, il sindaco di Londra Sadiq Khan ha lanciato Solar Together, un’iniziativa basata sulla diffusione di gruppi di acquisto con sconti fino al 25%, che punta ad installare 1.000 MW nella capitale entro il 2030.
PIERANGELO CASTELNUOVO
Founder Senior
TUTELA L'AMBIENTE!!
2018-09-24 12:38:40
L’accordo sul Clima di Parigi, la riduzione dei prezzi solari ed eolici e l’obbiettivo del 32% di #rinnovabili al 2030, stanno cambiando il nostro panorama energetico. Dopo molti anni di freno a mano tirato in diversi paesi si intravvede infatti la possibilità di un forte rilancio dell’energia #verde nel Continente
PIERANGELO CASTELNUOVO
Founder Senior
Notizie ANSA
2018-09-24 08:16:03