MESSAGGIO

I Maestri ci hanno parlato del momento che stiamo vivendo. Ci hanno ricordato che noi apparteniamo alla Luce e dalla Luce siamo stati chiamati. Tutto ciò che è intorno a noi, dentro e fuori, può essere osservato dall’interno di un cono di Luce. La Luce è con noi. Quel che è invisibile presto sarà visibile. La caduta sarà molto diversa da come ce la siamo immaginata.
La via della pace e della fratellanza prevede di non cedere al conflitto, al cuneo che crea opposizione, fazioni, tribù che si combattono, lotte personali e collettive all’insegna dell’esclusione e dell’ostilità.
La divisione è la grande illusione.
L’obiettivo è la fratellanza.
Di questo mondo e degli altri.
Il nostro cuore e la nostra mente devono uniformarsi all’inclusione, all’unione e all’unità, all’accoglimento dell’altro e degli altri.
L’altro è la nostra ricchezza, l’altro siamo noi e noi siamo l’altro. Non c’è divisione.
Sta avvenendo un cambiamento che non ci possiamo prefigurare.
La nostra attenzione non deve disperdersi negli scontri che poco riguardano l’evoluzione.
L’evoluzione è al di là dei nostri desideri e dei nostri limiti.
Il centro è invisibile a noi.
Libertà.
Fratellanza.
Unione.
Siamo da secoli, da millenni abituati alle battaglie: questo solo è ciò che sappiamo rappresentare, riproporre, reinscenare.
La libertà e il rispetto per ciò che è diverso da noi sono la strada evolutiva. Il cambiamento che si è preparato per secoli e oggi è inevitabile.
Serve un passaggio ulteriore, che includa il pensiero e le idee.
Il tenere fede ai valori di bontà e fratellanza. «Io desidero il tuo bene.»
Guardare l’altro con occhi d’inclusione: «Anche tu.»
Non ci sono minacce reali, oggettive, se non agite e create da noi stessi. Ciò che è fuori rispecchia il conflitto che è dentro.
Chi ha trasformato e trasceso, già si è unito in un popolo inseparabile, in una fratellanza indissolubile: crea una massa che cresce di ora in ora, una massa spirituale, una massa di Luce.
Dobbiamo pensare a noi e agli altri, nella libertà dell’appartenenza superiore, che include e illumina ciascuno e tutti. Non c’è uno spazio nostro e loro.
Il nostro nuovo pensiero sovramentale dovrà essere la porta per accedere a uno spazio più elevato da cui giunga un abbraccio.
L’errore dell’altro non comprende tutta la persona.
«Io ti includo.»
Fratellanza. Diversi ma nella verità che muove il pianeta.
È necessario che questo accada.
L’evoluzione va verso la fratellanza, l’appartenenza a un pianeta, a più pianeti. Trovarsi all’unisono in una condizione sovramentale.
Occorre un richiamo saldo alla nostra natura: è un passaggio cruciale.
Richiede energia, presenza, disponibilità, inclusione e guardare oltre.
Accade solo il necessario.
Non più nemici, non più muri, non più conflitti: solo la possibilità di evoluzione, includere come possibile.
Nessuno è chiamato a diventare muro.
La fratellanza non sarà solo un’idea o un movimento dello spirito: è già una risonanza cellulare, un’evoluzione del genoma.
Così vedremo finalmente il Sole di fronte a noi.
Pensiero e azione, fuori e oltre noi stessi, in un luogo di collettività.
Ogni azione è interiorizzata con la ripetizione: il sovramentale sarà un beneficio collettivo, che parte da un esercizio d’inclusione individuale.
State con voi stessi, nello stesso modo in cui state con gli altri.
Questo è il mattone su cui si poggia l’evoluzione.
Gabriele Policardo, a nome dei Maestri