pasquale de luca
Nonna, stanotte ho sognato che mi sentivo in colpa perché mi dicevo “dopo la quarantena non sono andata a trovare nonna” allora correvo per la strada verso casa tua ma anche nel sogno non sono riuscita ad incontrarti, anche nel sogno mi sono resa conto che non puoi incontrare chi non è più qui. Stasera che mi sento un po’ giù, come se tutto il mondo fosse contro di me -si, tipico di me-, vorrei parlare con qualcuno ma la verità è che vorrei parlare con te, vorrei parlare con qualcuno che non c’è. Non c’è niente che sia semplice per me, ultimamente ogni cosa che succede la sento il doppio addosso, il panico mi si attacca al collo da dopo che mi sveglio, penso troppo, mi chiudo con il mondo -tipico di me- perché non ho voglia di affrontarlo. C’è qualcosa di irrisolto dentro di me e, paradosso, esce fuori quando sono felice. Questa è strana, vero? Eppure è così. È come se la felicità mi aprisse un tappo, mi costringesse a guardarmi dentro e probabilmente sto scambiando la felicità con l’amore. Vero che quando ti innamori è tutto diverso? Tutto così bello che quando ti senti che non vai bene dentro, pensi “riuscirò a meritarmelo?” Ogni volta che mi disinnamoro io mi addormento e quando mi innamoro mi risveglio. Solo quando amo mi sento che sto camminando nel mondo e questo non porta solo cose belle, fa riemergere tutto il dolore, le assenze quel pensiero tipo “se ne vanno tutti e chi resta, mente.” Forse passerà da sé, forse capirò da me che la felicità è fatta pure per me. Ora che ti penso ho sempre tanta paura per niente. Tu lo sai, l’hai sempre saputo è forte soprattutto chi si permette anche di perdersi.
pasquale de luca