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Agricoltura & Giardinaggio

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Le Regole per un orto perfetto

2019-02-13 14:49:39

Avete un pezzo di terra e volete dilettarvi con l’orticoltura, per portare sulle vostre tavole frutta e ortaggi sani, freschi e a basso costo? Eccovi alcune linee guida per la preparazione del terreno da orto, che vi darà ampie soddisfazioni, facendovi avvertire la bellezza del ciclo naturale e trasformandovi in veri piccoli produttori, che amano quello che fanno e sanno quello che mangiano. Perché l’alimentazione è vita, e una dieta ricca di prodotti ortofrutticoli freschi e genuini contribuisce a vivere in modo sano e più a lungo. L’orto avrà bisogno non solo del vostro lavoro, ma anche del rispetto di alcuni prerequisiti.

PRIMI PASSI

  • 1- Il vostro appezzamento dovrà esser ben esposto al sole e in piena luce, fornito di acqua e costituito da un terra a medio impasto fertile, scura, soffice, porosa e drenante.
  • 2- In merito alla sua collocazione, fate in modo che si trovi piuttosto vicino alla vostraabitazione. Non trascurate poi il fattore esposizione: l’orto ha bisogno di luce e aria e non deve avere impedimenti nei suoi dintorni, anche se la presenza a nord di un edificio o di una quinta di alberi potrà costituire una preziosa protezione naturale, tenendo al riparo le colture dai venti freddi e consentendoci anche buoni raccolti invernali.
  • 3- Eccoci quindi alla questione delle dimensioni. Per avere raccolti significativi, basta una superficie di 50 mq (10 metri di lunghezza per cinque di larghezza o almeno 7 x7 . Al di là della soddisfazione di raccogliere con le vostre mani i prodotti della terra che avete seguito con passione e cura, il risparmio sarà sempre garantito.
  • 4- Per quanto riguarda il disegno dell’orto, buttate giù uno schizzo
    su carta quadrettata, dove siano presenti nel dettaglio tutti gli
    interventi che avete in mente di fare (piante da coltivare, spazi da
    dedicare, rotazioni ecc.). In questo modo eviterete interventi
    correttivi successivamente. Programmare tutto in precedenza e nei
    minimi particolari si rivelerà un’arma vincente .In linea di massima, quando strutturate lo spazio rispettate il modulo base di circa 2 x 1 metri per ogni parcella, calcolando circa 60 cm di larghezza per i sentieri di delimitazione, in modo da consentire il passaggio di una carriola per il trasporto dei materiali e degli attrezzi da lavoro.
  • 5- Veniamo ora al fondamentale lavoro di preparazione del terreno.Vi si prospetteranno tre diversi tipi di intervento, a seconda che l’appezzamento di cui siete entrati in possesso sia vergine, o stanco e molto sfruttato, o addirittura incolto e degradato. Nel primo caso (terreno vergine), dopo un lavoro iniziale piùconsistente disporrete di rese eccellenti. Mano alla vanga, dunque, perché dovrete asportare le erbe infestanti con le radici che penetrano in profondità nel terreno, oltre a eliminare i sassi e qualsiasi altro corpo estraneo con una vangatura profonda, in modo da lasciar respirare il terreno per un’intera stagione. La preparazione deve sempre avvenire nel periodo autunno/invernale. Dopo l’inverno in cui le zolle sono rimaste ben esposte, in primavera serve una lavorazione superficiale di baulatura, per favorire lo sgrondo dell’acqua ed evitare i ristagni.
  • 6- Dopo aver organizzato le parcelle, provvedete alla recinzione del vostro orto, per evitare l’ingresso indesiderato di animali domestici o selvatici. Al di là della tradizionale rete metallica, potete ricorrere al più grazioso grigliato in legno, che può essere anche abbellito con piante rampicanti.
  • 7- L’approvvigionamento idrico è un’altra condizione fondamentale per la produttività del vostro orto. Valutate la possibilità di realizzare un impianto goccia a goccia con manichetta, altrimenti garantitevi l’accesso a una presa d’acqua a cui collegare un tubo di gomma per l’irrigazione, od organizzatevi col più ecologico metodo di riciclo dell’acqua piovana. In quest’ultimo caso, potete convogliare l’acqua delle grondaie in una cisterna alla base della discesa del tetto. Un’altra possibilità è quella di dotarsi di due-tre bidoni di plastica della capacità di 100 litri l’uno, che riempirete una o due volte la settimana con un tubo di irrigazione, collegato a un rubinetto di casa. Ricordate sempre di innaffiare l’orto la mattina presto o in prossimità del tramonto, mai in pieno giorno. Per quanto riguarda le quantità, fate presente che un orto di 50 mq necessita di un massimo di 50 litri d’acqua al giorno. In generale, poi, gli ortaggi da foglia abbisognano di maggiori quantità di acqua rispetto a quelli a crescita lenta.
  • 8- L’angolo più nascosto del vostro appezzamento dedicatelo alla compostiera, un contenitore in plastica o legno ove getterete tutti gli scarti erbacei e organici del vostro orto, che dopo un processo di fermentazione si trasformeranno in sostanze fertilizzanti naturali, utilissime per la concimazione del vostro terreno. Eviterete così il conferimento in discarica o all’inceneritore di tali rifiuti (riducendo quindi i costi di smaltimento e il dispendio energetico), e potrete al contempo risparmiare sull’acquisto dei concimi.
  • 9- Passiamo ora alle strutture accessorie. Ricordate che alcuni ortaggi (ad esempio fagioli e cetrioli) hanno fusti troppo deboli e devono quindi esser sorretti. Ricorrete a delle semplici intelaiature dove queste piante possano arrampicarsi o esser fissate. Per sostenere le piante potete utilizzare canne di bambù o rami della potatura ben infissi nel terreno, oppure delle corde e reti sorrette da tutori.
  • 10- Per correggere il pH si può intervenire con delle sostanze
    naturali, gli ammendanti. Un terreno troppo acido necessita
    dell’aggiunta di cenere di legna o calce agricola in polvere o rocce
    frantumate (ad es. lapillo vulcanico). Al contrario, un terreno
    calcareo eccessivamente basico (pH ˃ 7,5) può esser migliorato con
    torba acida, terriccio di foglie, letame vecchio o compost. In
    generale, l’apporto di materia organica al terreno ha soli effetti
    positivi, perché aumenta la fertilità e porosità del terreno, facilitando
    anche l’attività benefica dei microrganismi e della piccola fauna
    terricola.
  • 11- In merito alla tessitura, ricordate che se il terreno è ricco di
    argilla e quindi pesante, molto duro e compatto, conviene
    aggiungervi della sabbia, per ammorbidirlo e renderlo più drenante,
    oppure degli ammendanti materiali organici, quali paglia, compost
    semi-maturo o torba fibrosa. Se il terreno invece è leggero, sciolto e
    sabbioso, si rischiano stress idrici ed è quindi lecito intervenire con
    dei composti organici da giardino.
  • 12- Passiamo ora alla fertilizzazione, che serve ad aumentare la
    dotazione nel terreno di tutti quegli elementi nutritivi utili al
    fabbisogno delle piante. Potete ricorrere ai concimi organici e a
    quelli minerali. I primi, di origine animale e vegetale, sono costituiti dalle deiezioni compostate e dagli scarti animali torrefatti ed
    essiccati. I secondi sono invece derivati da rocce e inerti e apportano
    le sostanze minerali indispensabili per le colture orticole, quali:
    l’azoto (N), fondamentale per le foglie e la crescita vegetativa; il
    fosforo (P), che dà vigore e aiuta la formazione di gemme e
    l’indurimento dei tessuti legnosi, e infine il potassio (K), che
    conferisce la massima resistenza agli agenti esterni (freddo, parassiti
    ecc.) e stimola la fioritura e la produzione di frutti.

A questo punto il terreno è pronto ad accogliere le colture da voi
preferite…che presto potrete apprezzare sulle vostre tavole!