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GIOCATI DAL CASO: E TU ? SAI CONVIVERE CON L'INCERTEZZA ?

2021-05-10 17:16:34

L’oggetto di indagine filosofica e matematica di Taleb è l’incertezza: un aspetto della nostra vita che tendiamo a sottostimare pesantemente per...


GIOCATI DAL CASO - IL RUOLO DELLA FORTUNA NELLA FINANZA E NELLA VITA



L’oggetto di indagine filosofica e matematica di Taleb è l’incertezza: un aspetto della nostra vita che tendiamo a sottostimare pesantemente per difenderci dal senso di panico che ci divorerebbe se dovessimo essere coscienti continuamente di quanto la nostra vita sia fuori controllo rispetto alla nostra volontà. “Giocati dal caso” fu pubblicato nel 2001, 6 anni prima del più famoso libro dell’autore “Il cigno nero. Come l’improbabile governa la nostra vita”, in cui viene affrontato e approfondito - ma in modo differente (da altre prospettive) lo stesso tema.

In questo libro, il compito di Taleb, che sembra decisamente divertito dalla cosa, è scardinare la visione comune su moltissimi aspetti della quotidianità che ci appaiono ovvi e controllabili e che sono invece l’esatto opposto.


Soprattutto prendere coscienza dell’incertezza della vita mina alla base una delle attività preferite dell’essere umano: la progettualità.


 "Giocati dal caso" è il primo volume della "pentalogia"(se così si può chiamare) "INCERTO", la quale poggia sugli architravi centrali costituiti dai più celebri (e corposi) volumi "Il Cigno nero" e "Antifragile": avremo modo poi di parlare in modo approfondito anche di queste e delle altre opere che completano la pentalogia.
"Giocati dal caso" è però il suo primo saggio (2004) e fu poco considerato quando uscì. L’autore veniva infatti valutato fin troppo eccentrico a partire dal suo curriculum: discendente da una dinastia di politici libanesi, dottorato in matematica a Parigi e negli Stati Uniti, che invece di intraprendere la carriera universitaria, si lancia nel campo del trading di Wall Street (lavorerà per Ubs, First Boston, Bnp) lavorando sul campo delle probabilità e scommettendo sulla remota possibilità che un evento inatteso avvenga davvero, accumulando una gran fortuna traendo vantaggio dal disordine, laddove tutti gli altri si affossavano. Ed è proprio in questo suo libro in cui si ritrovano i semi del suo pensiero che mette insieme finanza e filosofia, storia e statistica.


È proprio in questo saggio che viene spiegato il fondamentale concetto della “distorsione da sopravvivenza”, ovvero sul nostro errore di valutazione delle situazioni, poiché siamo soliti analizzare sempre i vincitori, ma mai i perdenti. Nel mondo dei trader si studiano solo gli investitori di successo, ma non sempre le previsioni del vincitore, secondo Taleb, sono state più accurate rispetto a quelle degli altri, ma spesso ha solo puntato il dito sull’evento che, fra i tanti possibili, il caso ha prodotto.

Da tale distorsione nascono le ricostruzioni a posteriori sulla presunta prevedibilità degli eventi per ricavarne astruse “leggi della storia”, là dove, secondo l’autore, bisognerebbe semplicemente riconoscere l’infinita imprevedibilità delle cose.
Nel libro sono davvero numerosi gli esempi, analizzati da Taleb, nei quali
il caso ha avuto la meglio sulla scienza probabilistica e su quella previsionale. Prendiamo, ad esempio, due operatori finanziari, di quelli che ogni giorno “giocano in Borsa”. Da un lato abbiamo Nero, un trader prudente, che ha messo a punto delle strategie molto precise di gestione del rischio, riuscendo ad accumulare nel tempo un ragionevole successo. Dall’altro lato abbiamo John, trader spericolato che grazie al suo atteggiamento spavaldo riesce da anni a conseguire guadagni che fanno impallidire quelli di Nero. Quale dei due trader è più abile? A quale affidereste più volentieri i vostri soldi? Se vi piace vincere facile, come diceva la famosa pubblicità, sarete forse portati ad optare per John, che vi offre dei ritorni spettacolari, e a trattare le prudenti strategie di Nero come il segno del perdente, che non riesce ad adeguarsi ai mercati. Ma cosa accadrebbe se un giorno un evento per certi versi “inaspettato” spazzasse via tutti i guadagni di John e lo riducesse sul
lastrico? E se nello stesso tempo le performance di Nero fossero schizzate alle
stelle? Chi sarebbe, a questo punto, il trader più abile?
Prima di rispondere, vi invito a ragionare su un altro aspetto del rapporto fra attività (lavoro) e passività (fortuna) menzionato in quest'opera e più esattamente sul seguente BIAS (distorsione cognitivo/comportamentale) :

 LA C.D. PATH DIPENDENCE (O DIPENDENZA
DAL SENTIERO)



 Taleb usa un’espressione molto interessante, path dependent (letteralmente dipendente dal sentiero), per indicare una situazione in cui il risultato finale dipende dalla serie di eventi - quasi tutti CASUALI - che hanno portato proprio a quella situazione.
L’esempio più famoso è quello della tastiera QWERTY, ossia la tastiera montata su tutti i computer (e che sto usando per scrivere questo post). L’ordine in cui sono disposte le lettere nella tastiera QWERTY, non è il più efficace per scrivere velocemente, perché era stato progettato per impedire alle macchine da scrivere di incepparsi.


Nel momento in cui si è smesso di usare le macchine da scrivere, qualche produttore ha provato a introdurre tastiere diverse e più efficienti, ma la gente era troppo abituata alla vecchia versione e non ha voluto cambiare.
QWERTY è così rimasto lo standard universale non perché sia la migliore
soluzione possibile, ma perché è stata la soluzione più efficiente in passato,
che è rimasta poi inalterata per motivi diversi da quelli iniziali.

La dipendenza dal sentiero è la ragione per cui è così difficile gestire la volatilità - sui mercati finanziari ed in generale nel mondo degli affari e del lavoro - a livello emotivo.


Il nostro cervello ama progressioni lente e costanti, per cui è molto più soddisfatto in una situazione in cui il valore di un investimento sale da 100.000 € a 150.000 € in maniera costante, rispetto ad un percorso a zig-zag in cui va da 100 a 30, poi sale da 30 a 300 e infine ritorna a 150.
Ecco perché investire sul mercato azionario è così difficile e perché guardare il proprio portafoglio il meno possibile, è il modo migliore per limitare le emozioni negative.

Quest'ultimo aspetto ci porta direttamente ad un'altra scienza, la c.d. FINANZA COMPORTAMENTALE, materia affrontata in modo saltuario (anche se comunque profondo) nelle opere di Taleb, che invece costituisce il tema centrale della new economy e di autori (alcuni premi Nobel tra l'altro) come Kanhemann, Tsversky, Thaler, Schiller ecc....

Avremo modo di parlare anche di alcuni dei libri di questi autori, perchè a buon diritto possiamo definirli libri OPEN YOUR MIND, ossia letture che, a prescindere dal loro contenuto, cambiano la percezione della vita di chi li legge...e a volte cambiano proprio radicalmente la sua vita..

Nel frattempo, chi desidera migliorare la propria gestione emotiva del denaro - soprattutto con riferimento agli investimenti - può leggere il libro "Dove gatto metto i soldi ?", libro di finanza in cui l'aspetto psicologico del risparmio, degli investimenti e del trading costituisce il train d'union fra tutti gli aspetti tecnici (diversificazione, asset allocation, analisi tecnica, money managemente, rischio generico e rischio specifico ecc.) degli argomenti ivi trattati. Il libro, inoltre, contiente un intero capitolo dedicato specificamente alla gestione (emotiva e non) degli eventi shock sui mercati finanziari, ossia proprio di quei cigni neri dei quali parla Taleb nel "CIGNO NERO", il proseguimento di "GIOCATI DAL
CASO" ma dalla prospettiva di un mondo molto più complesso e rischioso, quello dell' "Estremisan"......(CONTINUA)