Psicologia & Relazioni
Le molestie possono condizionare la nostra vita?
Prendo spunto da un articolo trovato sul web per parlare di un argomento con cui molte persone, uomini e donne, si trovano a dover fare i conti: le molestie.
Da una ricerca Istat del Febbraio 2018
Partiamo dai dati: Secondo un'indagine pubblicata dall'istat nei mesi scorsi, il numero delle donne che dichiara di aver subito molestie nei tre anni precedenti alle indagini è di 2.500.000, in calo rispetto agli anni precedenti.
Sono in tutto il 43,6% le donne italiane che dichiarano di aver subito molestie almeno una volta nella vita. 4.800.000 donne hanno dichiarato di aver subito molestie verbali, 4.000.000 sono state pedinate e 3.000.000 hanno subito atti di esibizionismo.
Anche le molestie fisiche sono in calo, secondo le stime sono 481.000 le donne che le hanno subite.
Aumentano invece i ricatti sul lavoro.
Secondo la stessa indagine, gli uomini molestati nel corso della loro vita sono 3.700.000, il 18,8% del totale, nella stragrande maggioranza dei casi da parte di altri uomini.
Inoltre, il numero di donne molestate in Italia è pari o superiore a quello delle donne dei paesi dell'est o meridionali, mentre è nettamente inferiore a Francia, Regno Unito, Danimarca e Svezia.
L'interpretazione di questo dato è controversa: qualcuno ritiene che il maggior numero di denunce di molestie nei paesi nordici riveli una realtà più retrograda di quanto possa sembrare; altri ritengono invece che in questi paesi le donne si sentano più libere di parlare e di denunciare.
(Fonte: il post.it)
Ma nella realtà, cosa succede?
Questi sono i dati. Ma io vorrei raccontarvi le storie di Lucia e Marco, nomi di fantasia, in rappresentanza di tutte le donne e di tutti gli uomini che hanno subito molestie.
Una persona che Lucia non conosce la avvicina e le rivolge la parola. È una scusa? Probabilmente sì. Lucia lo incontra ancora, e poi di nuovo. Lui la segue, cerca un approccio. Ha un atteggiamento che a Lucia non piace, lei lo evita, poi gli chiede di lasciarla in pace, ma niente, questa persona insiste. A questo punto, Lucia comincia a sentirsi insicura, a guardarsi intorno con preoccupazione, a porsi dei limiti...Ed ecco che subentra la paura. Lucia non sa cosa fare, non sa a chi chiedere aiuto. Si sente minacciata.
Ecco, questa è una molestia.
Un'altra storia: Marco
Marco è stato da poco assunto in azienda. È l'ultimo arrivato. È ancora a disagio, cerca di fare del suo meglio ma è giovane e insicuro. La responsabile del suo ufficio lo prende in simpatia, lo incoraggia, è gentile e sempre disponibile. Un po' troppo disponibile...Iniziano le allusioni, le battute a sfondo sessuale, gli inviti più o meno velati, le proposte, le attenzioni non richieste. A Marco piace il suo lavoro, ma comincia a pensare che se non asseconderà le richieste del suo capo in questa azienda avrà vita breve.
Anche questa è una molestia.
Corteggiamento e molestia sono due cose diverse.
Il corteggiamento esiste da sempre, anche nel mondo animale, e fa parte del normale gioco della seduzione. È quasi sempre un gioco piacevole, divertente, il preludio naturale all'erotismo e all'amore.
A volte però il corteggiamento si trasforma in molestia.
Un sorriso e una frase gentile sono corteggiamento; una frase che faccia riferimenti di tipo sessuale è molestia.
Un complimento educato è corteggiamento; un grido sguaiato in mezzo alla strada (magari accompagnato da un fischio) è molestia.
Un delicato sfioramento delle mani è corteggiamento; un palpeggiamento è molestia.
Un invito cortese una volta è corteggiamento; inviti ripetuti di continuo nonostante i rifiuti è molestia.
Ci sono dei limiti che non vanno oltrepassati
A uomini e donne è stato detto per secoli che il maschio ha il diritto/dovere di manifestare il suo apprezzamento nei confronti di una donna, e che la donna deve sentirsi gratificata dai suoi gesti. Ma da sempre le posizioni di potere hanno autorizzato uomini e donne ad approfittarne, e il problema delle molestie a sfondo sessuale si è esteso anche agli uomini.
I dati riportati sopra dimostrano che non siamo di fronte ad un problema che riguarda solo il genere femminile, anche se in percentuale la donna è il soggetto che subisce di più.
Non dimentichiamolo.
Vorrei che tu che agisci in questo modo capissi che certi atteggiamenti non sono gratificanti, e non aiuteranno ad ottenere interesse dalla persona che ti piace Questi atteggiamenti sono fastidiosi, umilianti, frustranti e odiosi.
E, in molti casi, sono un reato.
Aspetto nei commenti le vostre storie e le vostre opinioni.
Sebastiana.