Non Solo Rosa

Psicologia & Relazioni

Non Solo Rosa

Psicologia & Relazioni

Le donne e la politica

2019-08-22 07:28:12

In questi giorni di crisi del governo le trasmissioni televisive sull'argomento si susseguono senza interruzioni. Una domanda mi perseguita: perché le donne in politica sono così poche? Qualche riflessione in merito.

Alcuni dati

Nel governo Conte il 27% dei ministri è donna, il 17,19% se consideriamo anche i sottosegretari. Questo dato è in calo rispetto ai governi immediatamente precedenti. 

Siamo al tredicesimo posto in Europa per rappresentanza femminile nel governo, ben lontani dalla capolista Spagna con il suo 60%(dati di dicembre 2018). E gli incarichi delle donne nei vari governi di rado riguardano i ministeri più importanti. Quasi sempre alle donne sono riservati i ministeri sociali,  dell'istruzione e, al massimo, della sanità. 

Nel Parlamento le donne sono circa il 35%, con lievi differenze fra Camera e Senato, e, per quanto sia un dato assolutamente positivo, è comunque decisamente inferiore alla rappresentanza maschile. 


Consideriamo che le donne in Italia sono più del 50% della popolazione.

Se possiamo sicuramente affermare che per le donne si siano aperte diverse opportunità, che erano considerate di esclusiva pertinenza maschile, sembra però evidente che la politica non sia ancora "una cosa da donne". Eppure, le donne preparate, appassionate e competenti esistono anche in Italia, tutti ce ne possiamo rendere conto. E allora, perché la rappresentanza femminile in politica è così scarsa? Posso azzardare qualche ipotesi.

L'attenzione a questo tema è abbastanza recente

Fino a non molto tempo fa, le donne in Italia non avevano accesso facile alle carriere più prestigiose, tantomeno in politica. Erano molti gli impedimenti culturali e legislativi per una donna che avesse voluto tentare una carriera "maschile". 

Se in buona parte gli ostacoli di tipo legislativo sono stati superati, lo stesso non si può dire degli ostacoli di tipo culturale.

Farsi strada nei partiti è piuttosto complicato.

 A volte una donna viene scelta per ragioni "rappresentative", direi quasi "coreografiche", ma poi, quando si fanno le scelte importanti, viene confinata in ruoli secondari, o considerati più tipicamente femminili. 

Una donna che cerchi di fare sentire la sua voce, e di raggiungere ruoli di rilievo, viene sottoposta spesso ad attacchi beceri e violenti, che possono toccare la vita privata, la propria femminilità, l'aspetto fisico e la moralità. In questi anni abbiamo assistito ad esempi eclatanti e vergognosi di questo fenomeno. 

 Una donna piacente viene spesso accusata di aver utilizzato la seduzione per ottenere una posizione importante.

 Anche l'informazione sembra preferire l'interlocuzione con esponenti politici maschi . Anche se molte donne vengono invitate nei talk show politici, spesso hanno un ruolo secondario o legato ad argomenti "femminili". Raramente una donna è presente nei dibattiti più scottanti, anche per argomenti che la riguardano direttamente.

La politica è, per sua natura, una lotta per emergere.

Una donna deve combattere più duramente di un uomo.


 Per fortuna, molto è cambiato dagli anni in cui Nilde Iotti, con notevoli difficoltà, raggiungeva  l'incarico di Presidente della Camera dei Deputati, e tante altre donne hanno raggiunto ruoli di responsabilità. Abbiamo la prima donna leader di partito; la prima donna Presidente del Senato. Credo che i tempi siano maturi per una donna Presidente del Consiglio o, perché no, Presidente della Repubblica. 

 

Finché le donne non riusciranno ad avere un ruolo adeguato in politica, sarà impossibile avere un governo giusto, rispettoso anche dei bisogni della parte femminile della nostra società.


E voi, cosa ne pensate? Aspetto la vostra opinione nei commenti.

Sebastiana