Non Solo Rosa

Psicologia & Relazioni

Non Solo Rosa

Psicologia & Relazioni

Cos'è la femminilità? Partiamo dall'inizio

2019-07-17 14:21:27

Lei (chiamiamola Eva, come la prima donna) ha appena scoperto che il bimbo che porta in grembo sarà una femmina. Eva è felicissima, lo comunica a tutti i suoi cari, lo annuncia sui social, e...

Cosa pubblica Eva sul suo social preferito? Un bellissimo fiocco...ROSA

Ben presto dovrà provvedere al corredino, la culla, la carrozzina, e tutto quanto è necessario. Facciamo che la culla avrà il tulle rosa, e anche la copertina sarà rosa, e i vestitini, rosa, o al massimo bianchi, qualcosa di giallo per cambiare, e poi fiocchi, trine, merletti...

La creatura non è ancora nata ed è già stata incasellata in uno schema preciso, dove il suo futuro è segnato. Lei sarà una FEMMINA, come secoli e secoli di storia ci hanno insegnato che una femmina deve essere. La famiglia non si chiede se alla bimba tutto quel rosa piacerà, se vorrà giocare con le bambole che i parenti hanno già acquistato, oppure se vorrà essere "diversa". 

Lei è una FEMMINA, perché dovrebbe essere altrimenti? 

Tutte noi donne siamo cresciute così. Chi più chi meno, a tutte è stato detto, in modo più o meno velato, come dobbiamo essere. Perchè questo mondo ci vuole così, da migliaia di anni. E allora, una donna deve essere "femminile".


Che vorrà mai dire questa parola? Che una donna deve essere tranquilla, accogliente, dedita alla cura, abbastanza silenziosa ma non troppo, con dei modi garbati, interessata alla moda, ai cosmetici, ai bambini...Gli stereotipi si sprecano.

Ma quella bambina potrebbe voler essere diversa.

Forse vorrà vestirsi di nero o di blu, vorrà giocare a calcio o rotolarsi nel fango, parlare come uno scaricatore di porto (altro stereotipo, mi perdonerete), vorrà rispondere male se le va, vorrà detestare i bei vestiti e non mettere mai un paio di scarpe col tacco...

Vorrà essere se stessa.

La domanda con cui vi lascio è: questa bambina, cresciuta in questo mare di stereotipi, sarà in grado di essere pienamente se stessa? Fino a che punto sarà condizionata dalla montagna di convenzioni in cui si troverà immersa? In questa situazione, siamo davvero noi a scegliere?

Aspetto le vostre risposte nei commenti.


Sebastiana