Nicola Ars

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I messaggi che scegliamo per noi ci influenzano più di quanto pensiamo

2019-07-09 14:00:46

Siamo a Luglio che tra le altre cose è stato particolarmente caldo e, come sempre in questo periodo dell’anno, chi ha delle attività in proprio, specie se piccole realtà, è in attesa delle fatidiche “ferie” quindicinali o poco più.

Come spesso accade quando si aspetta qualcosa, non è importante il tempo di attesa, possono essere anni o mesi, le ultime settimane sono estenuanti e infinite.


Così è che l’esercente da cui sono andata indossava una maglietta simpaticissima quanto vera, molto simile a questa che ho trovato in rete e che ti ho postato a inizio articolo: "Stato attuale: esaurita".

Ora, non era la prima volta che approfittavo dei suoi servizi quindi ho già avuto modo di registrare atteggiamento, modalità, energia e stato emozionale medio.


Nonostante questo, dopo aver riso per il messaggio della maglietta, che davvero ho trovato simpatica, non ho potuto fare a meno di notare come la persona che la indossava rappresentava esattamente quel messaggio.


Ho trovato quindi una persona più scarmigliata del solito, più stanca, più polemica, più affranta e con maggiore difficoltà nel compiere attività e azioni che ha fatto migliaia di volte (mi servivano delle fotocopie e ha dovuto fare più tentativi per potermi dare quanto richiesto).


Parliamo spesso (ok hai ragione, sempre) del fatto che tutto quello di cui ci circondiamo è una simbologia che ci condiziona. 

Eppure ti sei mai soffermato a pensare al tuo abbigliamento?


L’esempio più classico è proprio quello delle T-shirt che, se non sono a tinta unita, portano i più svariati messaggi!

Esistono in rete dei reportage esilaranti di situazioni dove, è evidente che la persona non è consapevole di cosa si porta scritto addosso…. spesso le persone acquistano capi d’abbigliamento con delle scritte in altre lingue che non conoscono e non si preoccupano di verificarne il significato.


Eppure ci sono anche delle situazioni dove dei messaggi che hai scelto consapevolmente, ti andavano bene e oggi non sono più allineati con te, con il tuo stato d’animo.


Vediamo…


Ti sei reso conto leggendo questo post che hai effettivamente nell’armadio dei vestiti o delle T-shirt che non riesci più ad indossare? E sai esattamente cosa c’è scritto?

L’episodio della persona che ti ho raccontato prima mi ha fatto ricordare una mia esperienza personale, relativamente fresca!


Tre anni fa è stato un periodo molto particolare e altamente stressante. Per i primi nove mesi dell’anno ho vissuto una carica emozionale molto particolare e, a posteriori, posso dirti molto bella perché mi ha portato nell’ultimo trimestre dell’anno di rimettere ordine nelle mie priorità di coppia e professionali fino alla creazione di questo blog, con tutto il mondo che stai leggendo.


Allo stesso tempo, vivere quei nove mesi è stato molto impegnativo, molto stressante e complicato, dove ho lavorato gomito a gomito con i miei punti più ostici, prima di vedere la luce.


E sai che c’è? Le scelte nei miei acquisti hanno perfettamente coinciso con quello stato d’animo!


Era luglio 2016 quando ho visto questa T-shirt e l’ho acquistata immediatamente:

Come puoi vedere, fa riferimento al linguaggio informatico modificandolo in “Commento sarcastico in apertura.. attendere prego”.


Un buon indizio delle emozioni che stavo vivendo da un po’ di tempo, non trovi?


Il mese e mezzo successivo ho visto i fuochi d’artificio dell’anno, fuochi che hanno portato a una chiusura repentina di un rapporto professionale che esisteva da tre anni e che, apparentemente, 2 mesi prima non era nemmeno in discussione.


Nel periodo di quei due mesi ho fatto entrare nel mio armadio queste due nuove T-Shirt:

Nell’ordine: “Sono scontroso! Non peggiorare la situazione”; ” No, hai ragione! Facciamolo nel modo più stupido possibile perché è più facile per te!”.


Il punto è che io sapevo esattamente che messaggio portavano queste T-shirt (quando le ho viste ho proprio pensato che fossero perfette per me) e le ho acquistate consapevolmente, perché volevo che arrivassero proprio quei messaggi. 


Il mio stato d’animo era molto agguerrito, molto arrabbiato e molto combattivo. Chi mi avvicinava doveva pensare due volte prima di parlarmi e non era necessario che sapesse leggere l’inglese… il mio linguaggio paraverbale e non verbale era perfettamente in linea a quei messaggi.


Sono poi passati i mesi e, dopo qualche tempo vivevo la sensazione di non avere qualcosa da mettermi (va bene, per una donna è abbastanza tipico ma continua a leggere, è meno banale di quello che può sembrare).

Mi sono quindi resa conto che avevo degli indumenti che non registravo come vestiti papabili perché il messaggio che mi sarei portata addosso era totalmente lontano dal mio sentire, dal mio stato d’animo che nel frattempo ha fatto dei passaggi molto importanti rispetto alla situazione del 2016!!


Ora, questo non significa che il tuo armadio, come tutto quello che ha a che vedere con te, debba essere iscritto nel manuale del bravo damerino, sempre felice, sempre motivato e sempre contento. Che sia consapevole però si!

La cosa su cui ti consiglio di porre la tua attenzione è di scegliere tu da che messaggio farti rappresentare, evitando quindi di avere un messaggio che invece manipola il tuo stato d’animo!!


Infatti nemmeno io ho buttato quelle magliette eppure non le sto usando da diversi mesi e non le userò fintanto che quel messaggio per me non avrà un significato corretto rispetto a come mi sento e cosa voglio ottenere da me e da quello che mi circonda 🙂


Ps. Le persone non sono il loro comportamento, allo stesso tempo talvolta lasciamo che il nostro comportamento perda totalmente di vista la nostra essenza.

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