Nicola Ars

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Cosa determina la felicità?

2019-07-07 16:50:18

Talvolta vediamo la felicità come un argomento astratto e, spesso irraggiungibile. Possiamo sentirci felici per frazioni di tempo oppure trovarci sempre alla sua ricerca, come fosse la missione, la "mission impossible" che una parte di noi crede non realizzerà mai veramente.

La felicità esiste?

Recentemente mi sono capitate almeno due letture "fortuite" che entravano nel merito del concetto di felicità e ne sono rimasta sorpresa, ho pensato che in qualche modo la coincidenza mi volesse portare a prestare più attenzione.


In uno dei due libri, l'autore identifica il sentimento di felicità "ogni volta che riusciamo a non avere pensieri negativi".

Di per sé quindi è piuttosto semplice essere felici e in qualche modo per nulla facile!!


Di fatto, la felicità è l'insieme di tanti piccoli ingredienti totalmente sotto il nostro controllo, e quindi possiamo veramente scegliere di essere felici!


È questione di atteggiamento.

Come ti comporti quando le cose non vanno come ti sarebbe stato comodo? O quando tutto sembra andare per il verso sbagliato? 


È questione di pensiero (e dialogo interiore).

Come è la qualità dei tuoi pensieri giornalieri? Quanti pensieri dedichi alla soluzione invece che al problema? Quanto tempo impieghi nella tua giornata per calmare la mente? Quanto sfrutti il "pensiero positivo"? Quanto sei in grado di accettare ciò che non puoi modificare?


È questione di gratitudine.

Quanto ti senti grato durante la giornata? Quante volte ringrazi e soprattutto ti accorgi di cosa gli altri fanno per te? Quante volte ti soffermi per sintonizzarti sugli altri? Quanto tempo destini a chi ha meno di te?


È questione di ambiente.

Ed è questione di ciò che ti circondi e da cui ti fai condizionare.





A volte prendiamo per assodate delle abitudini che ci portano a vivere in luoghi e ambienti che magari non ci piacciono ma ci pare sono funzionali alla nostra vita.


Creiamo minuziosamente la gabbia che ci rende complicato poi spostarci, neanche avessimo delle radici al posto dei piedi ma non sempre il luogo dove abbiamo deciso di sedimentare è lo stesso in cui vorremmo vivere davvero.


Sembra un capriccio e non ci soffermiamo veramente su questo aspetto, forse anche perché siamo un po' abituati a non sentirci soddisfatti di dove siamo e cosa facciamo.. è quasi come si ci sentissimo in obbligo di creare delle condizioni che non rispecchiano al 100% la nostra volontà, i veri desideri. Però ci prestiamo anche poca attenzione.. alla fine è un sogno, qualcosa che forse realizzerò quando sarò in pensione, un domani che non so per certo arriverà in ogni caso.


E invece potresti rimanere sorpreso di quanto scegliere l'ambiente in cui vivere, partendo dalla casa in cui stai fino alla città, al tipo di ambiente e di clima, può fare la profonda differenza nella tua vita di tutti i giorni!


Questa scelta, a cui purtroppo la maggior parte delle persone presta troppo poca attenzione, ci influenza addirittura a livello cellulare (se vuoi puoi leggere "La Biologia delle Credenze" di Lipton), determinando i nostri risultati.


La foto del mare che ti ho postato in questo articolo è la mia nuova casa, con Viola due anni fa abbiamo scelto consapevolmente il luogo dove avremmo voluto passare il nostro tempo e la scelta unanime è stata per il mare, dove ci siamo trasferite ormai un anno fa. Con questo non voglio certo dire che il posto ideale per vivere è questo, quanto più confermarti quanto è cambiata la nostra percezione di qualità della vita con un cambiamento così semplice.


Ogni tipo di paesaggio ha una sua energia specifica, l'energia del mare è completamente diversa, se vuoi opposta a quella della montagna, o quella della città che cambia rispetto alla campagna. Ognuno di noi ha una sua preferenza determinata dal proprio campo vibrazionale che entra in assonanza con questi ambienti, permettendoci di attingere a nostre risorse diverse.


E questo ti permette di vivere in un posto che ti ricarica, che ti calma, che ti accoglie e ti fa sentire GRATO, a prescindere dal resto.


Quindi, l'ambiente dove vivi è quello che hai scelto e ti fa sentire al tuo meglio?

E poi ci sono le cose di cui sei circondato...


Che messaggi perpetui nella tua mente attraverso gli oggetti, i suppellettili, i quadri, le immagini che ti circondano negli ambienti che vivi di più?


Cosa guardi alla televisione quando scegli di staccare la spina? Che libri leggi? 


Forse nessuno ancora ti ha detto che per il cervello non c'è differenza tra un'esperienza vividamente immaginata da un'esperienza realmente vissuta. Leggere libri thriller o guardare film violenti, entrare nella storia e sentirla a livello emotivo corrisponde per il tuo corpo come ad averla vissuta realmente, portandoti a vivere emozioni di bassa vibrazione (paura, rabbia, terrore, tristezza, ingiustizia per dirne alcune) che modificano le tue percezioni.


Ti è mai capitato di guardare un film violento e fare dei sogni aggressivi, collegati in qualche modo a ciò che hai visto, contaminando la qualità del tuo sonno o delle sensazioni al tuo risveglio?


Tutto ciò di cui ti circondi comunica con la parte più intima di te anche quando tu non te ne accorgi e modifica le tue reazioni, le tue emozioni, i tuoi pensieri, le tue sensazioni, il tuo atteggiamento e quindi il tuo comportamento. Determina tutto di te.


La manipolazione viene sempre spacciata come qualcosa di passivo e negativo. 


La verità è che tu puoi sempre scegliere da cosa essere manipolato, puoi essere tu il tuo miglior manipolatore e sfruttare ci che ti circonda e ciò che permetti di entrare nella tua mente, per generare ottime reazioni, accesso alle emozioni migliori, pensieri potenzianti, sensazioni belle.


La domanda è... stai sfruttando questo potere?

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