Nella Patanè

Founder Starter

#Io resto a casa...però bisogna pur mangiare...

2020-03-21 09:02:09

Dopo una settimana, mi tocca andare a fare la spesa. E così ieri mi sono preparata e sono uscita...

La mascherina che non c'è

Qui da me trovare una mascherina è come vincere alla lotteria. Ho anche provato a farmela in casa, ma non ho manualità. Opto per una sciarpa a coprire il naso e la bocca, gli occhiali da vista e i guanti, perché non si sa mai.

Vivo in un paesino piccolissimo, dove c'è un solo supermercato. Avete presente quei piccoli supermercati dove vai a comprare l'etto di prosciutto, il pane o mezzo chilo di macinato? Dove c'è la stessa commessa da vent'anni e si chiacchiera dei figli e delle vacanze fra un pacco di pasta e l'altro, dandosi del tu. 

Ecco, vado lì...

Ma come è tutto diverso oggi...

Fuori dalla porta principale ci sono altre persone in coda, alcune con la mascherina. Non riconosco nessuno, niente saluti, niente sorrisi. Hanno messo il dispenser con i numeri, bisogna aspettare il proprio turno.

Dentro poca merce negli scaffali. Non riesco a essere serena. La paura è lì che mi gira intorno, mi fa guardare intorno con sospetto, mi fa evitare gli altri carrelli, mi fa prendere i prodotti un po' a caso.

Mi manca l'aria

E non solo per colpa della sciarpa che mi avvolge il viso.

Non vedo l'ora di tornare a chiudermi in casa.

Questo ci ha fatto questa epidemia. Ci ha tolto il contatto umano, la tranquillità di sorridere a un'altra persona, le nostre relazioni normali. Ci ha tolto la nostra quotidianità.

Ieri è morta una commessa di un supermercato

E io ho salutato da lontano le commesse che vedevo quasi ogni giorno da tanti anni, senza poter scambiare due parole, un sorriso, senza poter dire loro che sono grata per quello che stanno facendo, che capisco il loro sacrificio, le loro difficoltà, la loro paura.

Quando sarà tutto finito, dirò a queste persone il mio grazie per tutto questo.

Ma la prossima volta credo che farò la spesa online.