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La chetosi ci fa bene o ci fa male?

2020-12-28 15:59:32

Questa è la domanda che ci frulla sempre nella testa. Ma questa benedetta chetosi, fa bene al nostro corpo o addirittura è pericolosa e dobbiamo evitarla? Leggi questo articolo e scopri la verità!

Prima di tutto, facciamo un po’ di chiarezza…

La chetosi è quello stato metabolico naturale del corpo in cui bruciamo grassi per vivere.
Durante questo processo, il corpo produce delle molecole chiamate “chetoni” che vengono usate per produrre l'energia che ci occorre per vivere e per far funzionare tutto il nostro sistema corpo.
Ecco che quindi, quando produciamo chetoni, possiamo dire di essere “in chetosi” poiché abbiamo un certo numero di chetoni nel nostro sangue.
Ora, devi sapere che avere “chetoni” nel sangue è una cosa SUPER-POSITIVA per il tuo corpo, perché sono in assoluto è la nostra migliore benzina che consente le migliori performance fisiche e psichiche e ci assicura la migliore ripresa se siamo in difficoltà.
La DIETA CHETOGENICA è all’avanguardia, infatti fin dal 1920 è stata utilizzata negli ospedali per curare i pazienti ammalati di l'Alzheimer.
Le diete chetogeniche esistono da circa 100 anni e hanno dimostrato di essere strumenti inestimabili nel trattamento di condizioni neurologiche ostinate, in particolare l'epilessia ma anche per l'epilessia e i disturbi bipolare.

Hanno anche mostrato risultati promettenti nella gestione di altri disordini cerebrali come il Parkinson, la SLA, la lesione cerebrale traumatica, la sclerosi multipla e il mal di testa cronico, nonché nei disordini metabolici come l'obesità, il cancro e il diabete di tipo 2.

Ma allora perché diamine questa parola genera ancora paura e idee negative nell’immaginario collettivo? Se l’accenniamo a qualche dottore, storce il naso, ci dice che correremo seri pericoli e ci sconsiglia di seguire quella che ritiene essere una moda.
Perché quello che accade è che la sana e naturale chetosi nutrizionale viene confusa con la CHETO ACIDOSI DIABETICA che è una cosa completamente diversa.
Una reazione rara che può accadere solo a pazienti affetti da Diabete grave di tipo 1.
Infatti il corpo, non potendo contare sull’insulina (che non è più disponibile poiché il pancreas non la produce), non riesce a gestire i nutrienti consumati e zucchero e grassi permangono nel sangue portando non solo la glicemia ma anche la produzione di chetoni fuori controllo.
Noi non parliamo di questo ma di una chetosi salutare, uno stato molto naturale per l’essere umano.
L’ideale nella vita quotidiana è trovarsi in una condizione di chetosi media dove, attraverso l’uso di:

  • maggiori quantità di grassi
  • uso sapiente del digiuno intermittente,

noi possiamo essere sempre dei buoni bruciatori di grassi, con buona energia e bassissima produzione di tossine
consumando comunque il giusto apporto proteico e di vegetali.
Tieni presente, poi, che i pochi zuccheri che ti occorrono e che diventano sempre di meno via via che il tuo corpo utilizza i chetoni, vengono facilmente prodotti dal fegato, con una operazione facilissima, la gliconeogenesi, e che non porta mai accumulo di zucchero perché il corpo produce solo ciò che gli serve a seconda della domanda, senza mai fare insidiose scorte da accumulare.
La chetosi media, unita al digiuno intermittente, ti aiuta anche nella operazione di autocombustione, cioè il consumare e distruggere tutte le cellule vecchie ed usurate per fa posto a tessuti nuovi e sani.
Un sano ricambio cellulare e un profondo detox che ti mantiene snello, giovane e sopratutto in salute!
Sicuramente adesso avrai compreso meglio i vantaggi della dieta ketogenica liberandoti da alcuni dubbi che fino a poco fa ti giravano nella testa.
Se questo articolo ti è piaciuto lascia un like, condividi  e continua a seguire il canale per saperne di più e scoprire come la dieta chetogenica è la migliore soluzione per la tua forma fisica, energia, vitalità e salute sul lungo tempo.

Smettila di avere paura dei “grassi“
Leggi questo articolo fino in fondo e scoprirai i 3 passi principali che ti aiuteranno a “cambiare carburante“ e trarre energia dai grassi piuttosto che dagli zuccheri. Capirai perchè ti conviene sperimentare su te stessa la dieta a basso contenuto di zuccheri.
by Giusi Barberi