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Il fascino discreto di chi accompagna il canto

2021-02-28 20:25:55

Avete mai sentito parlare di Basso Continuo? Si tratta della linea musicale che nella musica barocca accompagna nella maggior parte delle composizioni la voce definita “di canto”...continuate a leggere per saperne di più!

Forse vi siete chiesti come mai la Sonata di Dario Castello, di cui ho parlato nel post precedente, viene suonata, come potete vedere, da gruppi di esecutori che vanno dalle due alle quattro persone, anche se viene definita “a soprano solo”.
La ragione di questa differenza apparentemente bizzarra, verrà spiegata nelle prossime righe.
Nel periodo barocco il basso continuo di accompagnamento era “dato per scontato”. Nel senso il compositore componeva sia la linea del canto che quella del basso, ma quando il titolo della sonata era “sonata per un canto” o “per due canti”, talvolta veniva specificato “con il basso” e talvolta no.
Proprio per questo c’era l’abitudine di specificare  quando non c’era, quindi nel caso la composizione fosse per un solo strumento, veniva specificato ad esempio “sonata per violino solo senza il basso”. Questa tipologia di composizione infatti è molto più rara, soprattutto nel ‘600, e comincia invece a diffondersi con maggiore frequenza verso la fine del secolo, in corrispondenza con lo sviluppo tecnico del violino, che comincia ad essere trattato anche come strumento polifonico.
Come certamente sapete, con il termine “polifonia” si intende la presenza di più voci che si muovono contemporaneamente, seguendo ciascuna una propria melodia, seguendo le regole dell’armonia.

Il secondo argomento di cui parliamo riguarda il numero degli esecutori:
il basso è una linea melodica che dà la base armonica. Per questo motivo può essere suonata da un solo esecutore ad esempio un violoncello, da un esecutore che suona uno strumento armonico, esempio un clavicembalo o una tiorba, oppure da più strumenti, uno dei quali fa la linea melodica con suono continuo, e un altro gli accordi. A seconda della “ricchezza” che si vuol dare a questa linea di basso, si decide il numero degli esecutori.

In questa splendida interpretazione della Sonata op. 5 n. 5 di Arcangelo Corelli, potrete apprezzare ad esempio un Basso Continuo molto ricco, composto da violoncello, clavicembalo e arpa, ovvero uno strumento ad arco per il suono continuo, uno strumento a tastiera e uno strumento a pizzico, per avere la massima completezza e una grande varietà timbrica. Al violino Odilie Eduard.

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