L’alternanza dei movimenti rimane sempre quella tipica della sonata a tre, ovvero il susseguirsi di un tempo lento e di un tempo veloce, cosa che rimarrà presente anche in tutti gli altri generi strumentali, e che deriva certamente dall’ alternanza tra le danze in epoca rinascimentale.
Da questo punto comincia a costruirsi l’orchestra per come la conosciamo oggi.
Vi faccio ascoltare un concerto grosso di Francesco Onofrio Manfredini, l’op.3 n.9, nel l’interpretazione dei Furiosi Affetti, Orchestra Barocca di Roma, di cui faccio parte.