Monica Pileri

Founder Junior

La storia di un adozione sofferta ma......

2019-05-11 16:37:27

Quando si dice che i desideri si avverano è realtà.Per far si che questo succeda bisogna fare azioni ogni giorno in modo che il nostro pensiero possa portarci nella giusta direzione e non dare nulla per scontato.

Amo gli animali e fin da piccola nella mia famiglia un cane c'è sempre stato ma di piccola taglia.Vivendo in appartamento non potevo avere di più.

Il primo si chiamava Minou dal film gli Aristogatti, anche se era maschio adoravo questo nome. Minou era intelligentissimo, ha vissuto con noi per ben 15 anni . Successivamente ne abbiamo preso un altro di taglia ancora più piccola, lo abbiamo chiamato Benji, era un batuffolo di pelo ed era la compagnia di mia mamma.

Il mio sogno però era quello di avere un cane di taglia grande come il Pastore Tedesco o il Pastore Scozzese (Collie), ma non ero disposta a pagare e nei canili queste razze sono rare.

Mi sposo e vado a vivere in una casa indipendente con giardino e naturalmente anche qui non ci facciamo mancare la compagnia di un cagnolino ma sempre scelto tra tanti presenti nel canile della zona.

Un giorno accade qualcosa......., ricevo una telefonata da mio papà il quale mi riferisce di aver visto un annuncio, sulla bacheca del supermercato vicino a casa, con scritto che regalavano un Collie cucciolo di pochi mesi .

Incredula mi sono recata subito al market nella speranza di trovare ancora quell’ annuncio.

Pensavo, "figurati un cane così bello lo avranno già adottato". 

E invece no, ecco l'annuncio, mi segno il numero e faccio questa telefonata per avere informazioni, mi risponde una signora la quale mi riferisce che il cane è ancora disponibile.

Torno a casa e ne parlo con mio marito e successivamente con i miei figli ancora piccoli una femmina di 6 anni e un maschio di 11.

Mio marito non era molto d’accordo per vari motivi ma lasciò a me la scelta consapevole della mia  decisione. 

E si me ne ero innamorata a prima vista e avrei fatto di tutto per prendere quel cagnolone.

Finalmente il mio sogno si avverava.

Mi sono presa un po’ di tempo chiedendo di poterlo vedere insieme ai miei figli, anche per capire il carattere del cane in compagnia dei bambini.

E’ stato un successo sembrava che ci avesse scelto, che stesse aspettando proprio noi, leccate feste di tutto.

La padrona mi spiegava intanto il motivo che li aveva portati a lasciare un cane così bello. Vivevano in una casa a schiera con poco giardino e sempre fuori per lavoro erano costretti a tenerlo chiuso in casa tutto il giorno e con i vicini che si lamentavano. Il cane lo aveva acquistato il marito in “Saldo” presso un negozio di animali. Già questa parola mi fece rabbrividire.

Mio figlio insisteva di volerlo subito a casa ma essendo Domenica gli uffici per i documenti erano chiusi quindi non potevo fare le pratiche. Ma la padrona ci ha permesso di prenderlo lo stesso dicendo che ci saremmo rivisti il giorno dopo per fare il passaggio in Comune.

Felici tutti quanti torniamo a casa con Lassie, questo era il nome che gli avevano assegnato anche se era un maschio l’ho mantenuto.

Arrivati a casa mettiamo lassie nel nostro bel giardino  grande e comincia a giocare con mio figlio. Era stupendo vedere questo cucciolone correre e godersi questo prato verde.

Decidiamo di brindare l’arrivo di Lassie e invitiamo anche i miei genitori. Sono le 19 e siamo sotto il portico pronti per fare il brindisi quando si avvicina qualcuno al cancello suonando il citofono.

Guardo bene e riconosco la padrona, sua figlia e il marito che non avevo ancora conosciuto di persona.

Erano venuti a riprendersi Lassie.

Siamo rimasti senza parole ma non potevo oppormi perché era ancora intestato a loro e non c’era nulla di scritto. Il motivo della decisione era perché il marito ne sentiva la mancanza.

Non vi dico i pianti e la disperazione soprattutto di mio figlio, non poteva crederci li ha supplicati ma niente …..erano decisi quindi si sono presi il cane e sono tornati a casa loro.

I giorni seguenti sono stati un po’ tristi e pensierosi. Michele, mio figlio scrisse una lettera, ai padroni di Lassie, straziante dicendo che non si erano comportati bene illudendo un bambino. Anche io ho riflettuto molto, avrei potuto essere più cauta e decidere di portarlo a casa solo dopo aver sistemato tutto, ma sinceramente non mi immaginavo una cosa così.

Passano 4 o 5 giorni e mi ricontatta la padrona chiedendo se ero ancora interessata, in quanto ne aveva parlato col marito e si erano decisi a regalarlo.

Questa volta non ero così entusiasta di accettare, un po’ l’esperienza negativa un po’ qualche discussione con mio marito, insomma mi ero opposta dicendo che non ero più interessata. Bhe non mi hanno dato tregua …la signora era da me ogni giorno ed era disposta a parlarne anche con mio marito per convincerlo. Io ero indecisa, da una parte mi dispiaceva lasciare il cane nelle mani di queste persone poco serie (a sentire dai loro vicini il cane era già stato consegnato ad altre due famiglie e poi ripreso) dall’altro cercavo di proteggere la sensibilità dei miei figli.

Morale ho accettato ma questa volta mi sono recata in comune a fare tutti i documenti nuovi e successivamente sono passata a prendere Lassie.

Ed eccoci tornati felici e vedere correre in questo grande giardino questo splendido cane, era ancora un cucciolo di 6 mesi quindi era veramente buffo, giocava con gli spruzzatori, rincorreva le rondini, insomma era pieno di gioia.

Ha dell’assurdo ma dopo dieci giorni circa ricevo una telefonata, riconosco il numero e non rispondo, il giorno dopo richiama rispondo era ancora lei mi spiega che al marito non stava bene gli era venuto un esaurimento e volevano riavere il cane….e no questa volta decisa gli rispondo che se il marito non stava bene avrebbe dovuto farlo curare prima da un dottore e non prendere in giro le persone e gli animali. Ho chiuso bruscamente chiedendo di non farsi più sentire e di sparire dalla nostra vita.

Lassie ha vissuto felicemente 13 anni nel suo giardino e in casa con noi, pieno di amore era come un figlio e un fratellone per i miei figli. Purtroppo un tumore ce lo ha portato via ma rimane nei nostri cuori.