Mirella Cadeddu

Founder Senior

I NOSTRI DESIDERI PROFONDI

2020-03-31 10:05:36

Stamattina, mentre pensavo alle persone a me care e che in questo momento mi è possibile contattare solo telefonicamente, è affiorata qualche riflessione

Pensavo ad una  collega appena rientrata dalla maternità, che stava incontrando difficoltà di gestione della nuova situazione, con il bimbo appena inserito al nido e tutte le implicazioni che tante e tante di noi ben conoscono;

O all’amica, che trascorreva più ore sul posto di lavoro che con le figlie piccole, e cercava di camuffare il suo disagio, la sua voglia di esserci, dietro un sorriso malinconico, con la forza e determinazione di apportare il necessario contributo economico in famiglia;

O a chi, sempre in giro per il mondo per lavoro, per la carriera, aveva magari nel profondo ambizioni più semplici, come coltivare il suo orto, dare un senso al proprio hobby, alla propria passione;

Chi stava rendendosi conto che il lavoro svolto non era la propria direzione, avrebbe voluto fare altro, fermarsi, formarsi, informarsi, ma il tempo, sempre il tempo, questo tiranno, non c’era, non bastava mai, inafferrabile e sfuggente..

Quanti altri desideri, stare con la famiglia, avere tempo per dedicarsi alle passioni, agli hobby, a capire chi siamo, ce ne siamo ricordati tanti in questi giorni in cui il tempo - che non manca più - ci spiazza e disorienta non poco.


Se mi soffermo su questa rete di persone intorno a me, che aveva più volte indirizzato in modo più o meno espresso questi desideri verso l'alto, queste esigenze profonde - e spesso causa di sofferenza-   mi viene quasi da pensare…. Che l’UNIVERSO abbia risposto….?

Che tutto abbia fatto giri strani, inimmaginabili, per soddisfare queste esigenze interiori? A livello globale, sia venuto incontro a ciò che spesso consciamente non dicevamo neanche a noi stessi, le nostre vere aspirazioni, le nostre speranze, le nostre necessità profonde.

Sì, spesso non le abbiamo ammesse neanche a noi stessi, forse considerate puerili, anacronistiche, in questo mondo veloce, che va avanti, sempre avanti, senza guardarsi indietro

E ora? Certo dirai, esauditi così ne facevamo anche a meno! Tutto questo sta comportando e comporterà  un altissimo  prezzo da pagare. A livello sanitario, economico, sociale.

Come possiamo dire di essere stati esauditi?! E’ quasi una bestemmia verso chi sta soffrendo, chi ha pagato con la vita, chi è già oggi in grandi difficoltà.


Non è sicuramente questo il significato della mia riflessione.

Forse però possiamo fare in modo che questi sacrifici non siano stati per lo meno privi di senso.

Stiamo imparando molto, forse troppo, da questi giorni “paradossali”, una lezione che non potremo facilmente dimenticare.

Come diceva lo psicologo Luca Mazzucchelli in un video che ho guardato poco fa, non sono solo i pesanti risvolti sanitari ed economici il risultato di tutto quanto.

Ci saranno i tanti risvolti appunto psicologici, interni in ognuno di noi. Che ci avranno cambiato per sempre.

Ciascuno di noi ha tempo per fare le proprie personali deduzioni, andare in profondità per trovare  risposte alle domande che forse non ha mai osato porsi.  

Cercando di rimanere in piedi in questa barca in tempesta, saldi ed ancorati.

 Questo sì sarà fondamentale per la risalita.


Cerchiamo in questo di aiutarci gli uni con gli altri, di renderci conto se qualcuno sta restando indietro, se è sopraffatto dalla situazione, se non ce la fa, se ha bisogno di una mano tesa che lo risollevi, gli ridia coraggio, fiducia. Non lasciamolo solo a lottare con i suoi mostri, perché possono essere un avversario ancora più potente di quello che ci ha ora messo in ginocchio.