Michela Poggianella

Agricoltura & Giardinaggio

Michela Poggianella

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Un po’ di storia sulle orchidee

2018-11-08 19:54:50

Le orchidee sono tra le piante floricole più vecchie, tanto che la loro comparsa risale a 65 milioni di anni e i resti più antichi sono stati trovati qui in Italia, nei pressi di Verona e più precisamente sul monte Bolca. Il primo trattato botanico-farmaceutico fu scritto dal filosofo botanico greco Teofrasto, che descrisse alcune piante che presentavano due tuberi alla base della radice. Questi tuberi li chiamò Orchis, che in greco significa testicoli, in quanto avevano la vaga somiglianza ai testicoli dell’uomo. Da qui il nome orchidea.

Le prime orchidee tropicali arrivarono in Europa attorno al 1400 grazie a un sacerdote gesuita, che le importò dalle Indie occidentali, ma fu solo grazie alla classificazione di Charles Darwin che le orchidee cominciarono ad essere conosciute ed amate. Le prime specie ad essere coltivate e commercializzate in Inghilterra e in Olanda furono le Vanilla, le Cymbidium, le Epideudrum e le Phaius. Questi due stati contribuirono anche a scoprire nuove orchidee e a diffonderle in tutto il mondo.

Una curiosità su come è nata una delle orchidee che io personalmente amo tantissimo: la Cattleya. 
Questa orchidea prende il nome da William Cattley, un facoltoso mercante londinese del primo 1800 con la passione per le piante, tanto da possedere un orto botanico privato. Nel 1819 acquistò il carico completo di una nave proveniente dal Brasile e tra le merci c’erano delle felci e delle orchidee che piantò nel suo orto. L’anno successivo quella che doveva essere una felce sbocciò con un fiore misterioso che nessun botanico dell’epoca seppe catalogare, fu solo successivamente grazie a un disegnatore botanico di nome John Lindley che descrisse la specie e la denominò Cattleya.