La stitichezza mentale.

La prima volta che ho ascoltato queste parole è stato ad una conferenza dello scrittore ed esperto in alchimia trasformativa Salvatore Brizzi.
In un primo momento non ne ho capito subito il senso.
Come è possibile non pensare? E’ normale avere in testa molte cose,
tutti hanno la mente piena di pensieri.

E’ normale essere mentalmente affaccendati, lo fanno tutti!
Sai quando di colpo entra qualcuno nella tua vita e ti dice una cosa che ribalta completamente quello in cui hai creduto fino ad un istante prima? Ti è mai capitato?

Un pò come quando ho scoperto che il latte invece di fornire calcio alle nostre ossa, lo toglie!
Ma non era il contrario!?

Superato il primo scetticismo iniziale, ho compreso cosa voleva dirmi Brizzi.
Quando diceva di non pensare, intendeva non soffermare la mia attenzione sui tanti pensieri che invadono la giornata, non dare loro forza, ma lasciarli fluire liberamente.

In questo modo evitiamo la stitichezza mentale: si perchè dal momento che non permettiamo ai nostri pensieri di “evacuare” ma li teniamo tutti dentro di noi, è come non andare in bagno per giorni, settimane o mesi. Ad un certo punto muori.
Ognuno di noi ha il suo limite di sopportazione, poi tutti esplodiamo, e a quel punto quello che esce dalla nostra bocca o le azioni che faremo, saranno guidate dalla rabbia,
dall’ansia o la paura che abbiamo alimentato al nostro interno.
Nel 99% dei casi ce ne pentiremo.
A questo punto altri pensieri entreranno nella nostra mente, magari provenienti dal senso di colpa per aver fatto o detto una certa cosa, e così il circolo vizioso ricomincia da capo.
Ti saluto
Matteo.

Se questa settimana ti sei perso la puntata di "Decisioni Brillanti"