Meditazioni guidate

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Il coraggio di essere autentici

2022-02-19 09:28:04

Le filosofie di Spinoza, Heidegger e Nietzsche richiedono una certa dose di coraggio. Coraggio di osare, di intraprendere strade nuove, di pensare e agire in modo “diverso” e originale, di mettersi in gioco e prendersi il rischio di poter sbagliare ma con la consapevolezza che ciò che perdiamo in stabilità e comfort lo recuperiamo in qualità e profondità del vivere.

Uno dei più grandi filosofi occidentali, Spinoza, scrisse che il cammino più importante che l’uomo deve percorrere è quello che lo porta a riconoscere la propria natura, ovvero le proprie attitudini, il proprio modo di essere, il proprio stile, le proprie capacità e talenti.

Riconoscere chi siamo, la nostra natura è fondamentale perché ci permette non solo di crescere e migliorarci, ma anche di essere più felici. Dedicarci a ciò che ci fa stare bene e che ci piace fare e allontanarci da ciò che ci rende tristi o ci fa stare male, ci rende più forti, accresce la nostra autostima, procura in noi emozioni positive e, quindi, siamo anche più felici.

Conoscere noi stessi, scriveva ancora Spinoza, significa anche conoscere le nostre emozioni, i nostri stati d’animo. Capire come nascono ci permette di poterle dominare invece che esserne schiavi. Dovremmo perseguire ciò che ci rafforza e ci procura emozioni positive e superare tutto ciò che, al contrario, ci indebolisce o ci procura emozioni negative.

Oltre due secoli dopo Spinoza, un altro filosofo, Heidegger, scrisse dell’importanza per gli uomini di cercare spazi di autenticità nelle proprie vite, ovvero di riconoscere ciò che può distinguerci dagli altri, dal “così fan tutti”, da ciò che non ci permette di esprimere quello che siamo ma che ci rende conformi agli stereotipi e ai modelli sociali di comportamento e di azione.

Purtroppo, il più delle volte, questa natura profonda resta nascosta dietro la nebbia dei condizionamenti sociali, del “si deve fare così” o del “così bisogna comportarsi”. Siamo bombardati sin dalla nascita da idee prevalenti e modelli comuni, di cui dobbiamo liberarci se vogliamo una vita autentica.

La ricerca di una dimensione soggettiva che va oltre il pensiero e i modelli comuni è un filone che attraversa anche altri grandi pensatori, come Nietzsche, che nel concetto di Oltre-uomo ha elaborato proprio l’idea della necessità di una visione nuova del mondo, in cui valori, credenze e modelli obsoleti debbano essere distrutti e sostituiti con un pensiero coraggioso e consapevole, che resti profondamente radicato alla natura stessa dell’uomo. L’oltre-uomo accetta tutte le cose così come sono, anche se ci fanno soffrire e ci è difficile sopportarle e sceglie di percorrere una strada ancora inesplorata, perché convinto che quella vecchia sia ormai degenerata in un precipizio.

Le filosofie di Spinoza, Heidegger e Nietzsche richiedono una certa dose di coraggio. Coraggio di osare, di intraprendere strade nuove, di pensare e agire in modo “diverso” e originale, di mettersi in gioco e prendersi il rischio di poter sbagliare ma con la consapevolezza che ciò che perdiamo in stabilità e comfort lo recuperiamo in qualità e profondità del vivere.

Un primo passo per iniziare è osservare ed ascoltare se stessi. Quando siamo travolti dalle emozioni negative, fermiamoci un attimo e proviamo a capire cosa sta succedendo. Coltiviamo uno spazio di presenza e di meditazione durante le nostre giornate, così da alimentare la consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che sperimentiamo.

La maggior parte del nostro pensare è inutile o perfino dannoso ha detto il monaco buddista Thich Nath Hanh. Uno spazio di presenza vigile nella nostra vita ci insegna a riconoscerlo così che non possa più farci del male. Ci insegna anche a trovare la natura più autentica in noi, perché quando la mente è sgombra di cose che la offuscano, può vedere più lucidamente ogni cosa.

by Carmine Ferrara