Mauro Zorzini

Founder Nerd

Buon Compleanno Go Nagai

2019-09-07 02:14:43

Il 6 settembre del 1945 a Wajima nasce Kiyoshi Nagai, conosciuto in tutto il mondo come Go Nagai: il padre di tutti i Mecha

"Alabarda Spaziale!"

Immagino tutti conosciate questo urlo di battaglia, vero? (per i più "giovincelli" e i più distratti trovate un mio articolo QUI)


Bene, il papà di Goldrake ha appena spento la bellezza di 74 candeline ed oggi andremo ad omaggiarlo alla mia maniera.


Chi è Go Nagai?


Credo che pochissime persone non sappiano rispondere a questa domanda: siamo d' altronde tutti cresciuti guardando una sua produzione televisiva, dalla fine degli anni 70 del secolo ( e millennio NdR) scorso fino ai giorni nostri.


È considerato senza ombra di smentita, uno dei più grandi mangaka (autore di fumetti in giapponese) di sempre e dalla sua penna sono nate opere che hanno profondamente segnato il fumetto e tutta la sua storia moderna, in quanto è riuscito a sdoganare l' erotismo nei manga destinati ai ragazzi (vi ricordo che in Giappone i tabù riguardanti il sesso sono altri ) ed anche ad introdurre il concetto stesso del mecha, ovvero sia enormi robot giganti con un pilota umano all' interno che ne guidava le mosse.



Go Nagai inizia già nel 1965 ad lavorare nel mondo del fumetto e solo due anni più tardi produce il suo primo manga: Meakashi Porikiki.


Nel 1970 fonda la sua personale casa di produzione per la distribuzione delle sue opere: la Dynamic Production che vanta numerose sedi sparse in tutto il mondo, Italia compresa.


La Divina Commedia del Sommo Maestro


Successivamente Nagai cominciò ad interessarsi a fumetti in cui esplorava il mondo del soprannaturale, con tematiche religiose e demoniache. Nascono così prima il fumetto di Mao Dante  e poi di uno dei suoi personaggi più famosi: Devilman, l' uomo diavolo.


Nagai ha sempre ammesso che per realizzare queste sue opere ha tratto ispirazione da una particolare versione della "Divina Commedia" illustrata da Gustave Dorè

Nascita di una Icona

Dopo Devilman, Go Nagai crea la sexy-eroina Cutey Honey in cui unisce l' aspetto di una super eroina con un tema che a lui sta molto a cuore: l' erotismo.

Ma soprattutto crea una vera e propria icona quando disegna il suo primo mecha: Mazinga Z, il primo cartone animato in cui un pilota umano siedeva alla guida di un super robottone.


L' anno successivo è la volta del Grande Mazinga, seguito di Mazinga Z, che allo stesso modo del predecessore dava battaglia alla stirpe dei Micenei e che si differenzia dal primo anche per la caratterizzazione dei suoi personaggi: non più ragazzini allo sbando, ma un vero  e proprio pilota militare addestrato a tale scopo.


Nel '73 poi ha inizio anche la lunghissima saga di Violence Jack (si concluderà solo nel 1980) in cui in un Kanto isolato dal resto del Giappone a causa di eventi catastrofici, il protagonista si muove in un ambiente ostile ed assai violento ove vige la legge del più forte.

Un vero innovatore

Nagai poi si prodiga nella realizzazione di un nuovo tipo di mecha: non più robottoni unici, ma componibili: infatti è la volta di  Space Robot (conosciuto da noi con il nome di Getter Robot) e che ebbe numerosi seguiti fino ai giorni nostri.


il 1975 vede poi la nascita di quelli che probabilmente sono i suoi due mecha più famosi (perlomeno qui da noi), ossia Jeeg robot d' Acciaio e Goldrake.


Nel primo, è addirittura il pilota stesso a trasformarsi nella testa del robottone e a ricevere i pezzi aggiuntivi lanciati da un velivolo spaziale chiamato Big Shooter (la frase "Miwa, lancia i componenti!" vi ricorda nulla?), mentre nel secondo esempio il mecha può entrare ed uscire da un disco volante che funge da trasporto e da armatura.


Goldrake, tra l'altro, qui nel Bel Paese ha talmente influenzato il costume popolare da essere persino oggetto di studi presso alcune facoltà di Sociologia delle nostre Università.


Non c'è bisogno di aggiungere altro riguardo l' impatto emotivo che tale cartone ebbe su noi "ragazzi diversamente giovani": un impatto tale da cambiare radicalmente le abitudini e il modo di pensare di una intera generazione.


Non solo fato avverso e destino crudele sulle spalle degli eroi

Nagai è un artista talmente poliedrico da riuscire a ridere di sè stesso in modo tale da creare un vero e proprio "cult-movie" chiamato Il pazzo mondo di Go Nagai ove tutti i suoi personaggi compaiono in una serie di 3 OAV (Original Anime VIdeo prodotti esclusivamente per l' Home video) in una versione super deformed ed assolutamente comica.

Alla fine di tutto

Go Nagai ci appassiona da sempre non solo per il suo stile di disegno, completamente diverso da qualsiasi cosa si era visto fino ad allora, ma anche grazie alle tematiche trattate nelle sue opere: l' erotismo (a volte celato, altre propriamente esplicito), l' horror (con chiari riferimenti al gore ed allo splatter), la fantascienza (con l' invenzione dei mecha), la fiducia nella scienza (ma non totale e completa) e l' ambiguità tra il bene ed il male ( nessuno dei suoi personaggi rappresenta perfettamente il classico archetipo che lo contraddistingue, sia nel bene che nel male con cattivi divenuti tali solo dopo esistenze travagliate ed eroi turbati da crisi esistenziali o da turbe psichiche), la fiducia nelle nuove generazioni (questo grido di speranza verso i giovani ed il futuro che li attende è quasi un marchio di fabbrica) e per concludere   un autentico interesse verso le tradizioni sia orientali che greche-romane abilmente trasposte nei suoi scritti.


Pochi hanno saputo convogliare tanti temi, decisamente eterogenei tra di loro, con uno stile narrativo assolutamente all' avanguardia per i suoi tempi e precursore dei tempi come ha fatto Go Nagai.


E noi ragazzini mai cresciuti continuiamo ad amarlo come la prima volta.


E per concludere degnamente, vorrei fare un grande regalo ad un mio carissimo Ponhiò che canta questa canzone come ninna nanna per suo figlio nato da poco.


Ciao Tony

by Mauro Zorzini