“Quando gli si domandò che cosa pensasse circa il futuro, Gurdjieff rispose che gli uomini avevano preso la direzione che portava ad una diminuzione di coscienza e che ciò li avrebbe portati a costituire colonie d’api o colonie di formiche.

Oggi esiste la tendenza generale a non tener conto dell’individuo e di mettere la vita umana al riparo di grandi piani collettivi di sicurezza sociale. Dobbiamo far fronte ad un movimento generale di idee politiche che hanno lo scopo di formare un gregge collettivo, cioè, un organismo sociale in cui non si permetterà nessuna individualità.

Questo determina che l’uomo dipenda sempre di più dallo Stato, che sia sempre più controllato dallo Stato, e ciò lo rende certamente meno libero in nome della "libertà". Così, l'uomo si trasforma in un essere cui si dice quello che deve fare e pensare e che vede la meta dell’umanità soltanto in forma di un crescente agglomerato imponente e di un’uniformità generale che si estenderà per tutta la superficie della Terra.”

(Maurice Nicoll, Commentari Psicologici)