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Il simbolismo comunicazionale è il secondo linguaggio emotivo della Psicologia Analogica di Stefano Benemeglio. Offre chiavi di accesso simboli che ai sistemi mentali che governano l’individuo. Il simbolismo comunicazionale si esprime attraverso: a) segni e gesti geometrici facenti parte del simbolismo analogico; b) sostantivi e aggettivi facenti parte del simbolismo logico; c) comportamenti (paterno, materno, egocentrico) facenti parte del simbolismo comportamentale. Il proprio simbolo egemone, scaturisce dal rapporto con i genitori. E' il frutto della conflittualità con il genitore "causa" dei propri piccoli grandi problemi. Il simbolismo pilota il processo identificativo simbolico del soggetto nei confronti dell’operatore-interlocutore. Il soggetto indirizza sull’operatore-interlocutore la propria investitura emotiva . Lo studio del simbolismo comunicazionale permette all’operatore di classificare se stesso e gli altri in "tipologie" psicologiche, acquisendo importanti informazioni relative al carattere, al comportamento e al vissuto emotivo. I simbolismi sono innanzitutto atti di comunicazione non verbale:si esprimono in gesti e toccamenti. Tutti possediamo questi tre simbolismi nel nostro sistema mentale ma ognuno di noi ne utilizzerà prevalentemente uno solo. Il simbolismo dominante riflette la tipologia di appartenenza e ci permette di classificare gli individui secondo caratteristiche sia emotive che comportamentali.Dalla struttura emotiva discende infatti uno stile di comportamento, una propensione a relazionarsi agli altri in un certo modo, ad assumere un ruolo. La conoscenza della tipologia di appartenenza ci permette di anticipare quei comportamenti che coinvolgono il nostro soggetto, di porlo nel ruolo più adatto, di assumere il controllo emozionale della relazione. Questo strumento, oltre a consentire un forte impatto di coinvolgimento emotivo, fornisce anche la conoscenza che serve a individuare le propensioni individuali ad assumere determinati ruoli operativi all’interno del team. Infatti, conoscendo affondo il proprio simbolo, stimolatore e quello dell'interlocutore, si può accedere a una comunicazione davvero efficace. A seguire, riporto alcuni piccoli esempi di riferimento. Nel caso in cui vogliate approfondire o conoscere il vostro SIMBOLO dominante, compila il form e ti aiuterò GRATUITAMENTE a scoprirlo.