Massimo Elia

Legge dei 5 Movimenti

2018-07-14 14:00:55

L’interazione di Yin e Yang è espressa attraverso cinque manifestazioni base dell’energia, i cinque agenti, cinque modi attraverso cui il Qi prende forma e si esprime nell’universo: la legge dei 5 movimenti (Wu Xing). Teoria sviluppata dalla Scuola Filosofica Naturalistica (350 – 270 a.C.), la stessa che aveva sviluppato la teoria dello Yin/Yang. Essa osservò che le relazioni tra i fenomeni dell’universo possono essere ricondotte a cinque entità simboliche: quella del Legno, del Fuoco, della Terra, del Metallo, dell’Acqua. Wu vuol dire cinque e Xing significa movimento, processo, condotta; Wu Xing viene tradotto anche come “cinque fasi”. Si fa quindi riferimento non ai costituenti materiali dei fenomeni naturali, ma alle loro cinque qualità essenziali, ai cinque movimenti e alle cinque fasi di un processo ciclico di alternanza. Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua sono perciò i cinque emblemi, indicanti ognuno una categoria di funzioni e qualità tra loro collegate; e, in quanto tali, costituiscono la base di un sistema complesso di corrispondenze che governa il macro e il microcosmo. Due le fonti classiche cui i sinologi fanno riferimento per chiarire le origini di questa teoria cardine del pensiero tradizionale cinese: l. l’Hong Fan (La Grande Regola) che è un capitolo dello Shujing (“Libro della Storia” o “Classico dei Documenti”); esso è diviso in nove sezioni che racchiudono l’insieme delle conoscenze necessarie a un sovrano saggio per ben governare, un unico modello interpretativo serve a spiegare i movimenti dell’universo e degli affari umani; 2. lo Yue Ling (“Trattato sul Calendario”) che fa parte del Li Ji (“Libro dei Riti”). La datazione dei due classici è molto controversa, venendo attribuita da alcuni sinologi al VIII, da altri al III secolo a.c.. • La prima fase corrisponde all’energia a riposo, in un estremo stato di quiete e concentrazione, identificata con l’Acqua. • L’energia in quiete ha un enorme potenziale che prima o poi si manifesta, come il Wuji che da statico si attiva. Questa seconda fase corrisponde all’esplosione dell’energia, rappresentata dal Legno … gli alberi tornano in attività in primavera, dopo il riposo invernale. • Prima o poi l’energia si stabilizza ed inizia una fase di equilibrio in cui fluisce con uniformità mantenendosi costante. Alla stabilizzazione segue l’espansione massima dell’energia . È la terza fase, corrisponde al Fuoco elemento in grado di sostenere un alto livello energetico per lunghi periodi. • Il Fuoco rilascia tutto il suo potenziale energetico e inizia a degenerare nella quarta fase, dove l’energia si condensa. È la fase del Metallo ovvero uno stato di energia altamente condensato. • La quinta fase energetica corrisponde al momento in cui sopraggiunge equilibrio, armonia e interconnessione tra tutti gli altri quattro stati energetici. Questa fase finale è rappresentata dalla Terra il frutto della combinazione degli altri elementi. Cicli Generazione e controllo I cinque movimenti sono collegati tra loro da relazioni di generazione e di controllo. Ogni elemento genera il seguente ed è generato dal precedente (relazione madre-figlio), ogni elemento esercita un controllo sull’elemento che segue l’elemento-figlio (relazione nonno-nipote). Queste interazioni esprimono un tipo di dinamica che tende a mantenere un equilibrio. Intervengono, infatti, sia un processo di produzione e di crescita, sia un movimento di restrizione e limitazione. Nel ciclo di generazione Sheng ogni elemento genera il seguente ed è generato dal precedente. L’Acqua nutrendolo genera il Legno. Il Legno bruciando genera il Fuoco. Il Fuoco riducendosi in cenere genera la Terra. La Terra aggregandosi genera il Metallo. Il Metallo sciogliendosi genera l’Acqua. Nel ciclo di controllo o di dominazione Ke ogni elemento ne controlla uno e a sua volta è controllato da un altro. Detto anche “nonno-nipote”, il ciclo ke agisce sull’elemento che segue al “figlio”. In genere questo ciclo è descritto in termini di attività umana: il Legno (aratro) scava la Terra, il Fuoco (fornace

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Massimo Elia

3. Il Qi

2018-07-13 12:16:45

A un certo punto questa energia statica inizia a muoversi, dando origine a una polarizzazione iniziale, Yin e Yang. 1 “In principio Dio separò il cielo e la terra”. 2 Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno… (Genesi) Dall’interazione tra le due forze opposte che i taoisti chiamarono Taiji, nasce tutta la molteplicità dei fenomeni, tutto l’universo, visibile o invisibile; tramite la generazione del Qi o Soffi, forza della vita, Prana o energia, che è essenzialmente la manifestazione del Tao che vitalizza tutte le cose dell’universo attraverso il ciclo di Yin e Yang. Tutto ha due poli. Tutto possiede una controparte. Uguale ed un uguale sono la stessa cosa. Le controparti, nel loro essere, sono la stessa cosa, portano solamente il segno opposto e hanno frequenze vibrazionali diverse. Tutte le verità sono mezze verità tranne la verità di Dio, del Tao, che è UNA. Ogni paradosso deve essere portato in armonia al centro. Non giudicare. Riconosci anche l’opinione contraria. Non condannare. Tutti hanno ragione. Tutto è bene. La sessualità è in tutto. Tutta la sessualità è contemporaneamente unità.

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Massimo Elia

2. Pensiero Tradizionale Cinese

2018-07-13 12:12:31

Il pensiero cinese nasce dallo Sciamanesimo, tant’è vero che il simbolo dello sciamano si ritrova negli ideogrammi stessi, e sta ad indicare colui che permette la comunicazione dell’individuo con lo Spirito, il tramite tra la Terra e il Cielo. Ha origini antichissime, in esso le idee venivano tramandate oralmente, dando importanza primaria all’esperienza e alla sperimentazione soggettiva, rispetto all’indagine teorica. L’osservazione della Natura diventa il modo per conoscere le leggi che regolano l’universo nel suo divenire, non per conoscere un dio al di là dell’esperienza; perché la natura è mossa da un ordine non esterno alle cose stesse, regolatore e tramite tra il cielo e la terra. La natura, intesa come correlazione tra cielo, terra e uomo, è il luogo di conoscenza. “L’assoluta universalità di quella legge di periodicità, o flusso e riflusso, crescita e declino, che la scienza fisica ha osservato e constatato in tutti i dipartimenti della natura. L’alternarsi del giorno e della notte, della vita e della morte, del sonno e della veglia, è un fatto così comune, così perfettamente universale e senza eccezioni che è facile capire come in essa si riveli una delle Leggi assolutamente fondamentali dell’Universo”. (La Dottrina Segreta, Blavatsky) Quella cinese è la visione è di un ordine umano regolato dalle stesse leggi di quello cosmico, attraverso il metodo analogico (rapporti, relazioni, corrispondenze). Questo metodo porta alla nozione di un tutto interconnesso. Si arriva così all’intuizione dell’unità di cielo/terra/uomo, per cui lo studio di un caso particolare dell’esperienza è sufficiente per scoprire la verità generatrice di tutti i casi reali o possibili dell’universo. Nel Ling Shu è detto: “Si guarda l’esterno per capire l’interno”, mentre concetti quali: “Come dentro, cosi fuori; come sopra, cosi sotto; come nel grande, cosi nel piccolo” venivano proclamati da Ermete Trismegisto. Per ogni cosa che esiste sulla terra, esiste una corrispondenza ad ogni livello di coscienza. Cosicché si può riconoscere il grande nel piccolo ed il piccolo nel grande, mentre il mondo esteriore si manifesta, in relazione a come si è dentro. Quindi il mondo esteriore diviene uno specchio, di modo che cambiando il dentro, cambia tutto intorno. L’intuizione diventa nozione, sperimentando l’alternanza di giorno e notte, delle stagioni, col pensiero analogico, ordinando la propria struttura mentale in concordanza al ritmo vitale universale attraverso i complementari Yin/Yang, in un continuum spazio/temporale, per cui spazio e tempo non sono due categorie, ma un insieme: perché il movimento nello spazio esige la durata, così come il prima e il dopo (tempo) sottintendono vicino e lontano (spazio). L’universo è inteso dunque come energia trasformatrice attraverso il mutamento, tramite l’azione costante e alterna di Yin/Yang, armonico e ordinato. Le origini del Taoismo si perdono nella notte dei tempi. Gli stessi contenuti di due antichi classici del Taoismo come il “Dao Te Jing” o lo “Zhuang Zi” esprimono infatti, in modo ermetico, teorie e pratiche esoteriche che erano da tempo immemore conosciute prima della loro stesura. Il Taoismo costituisce una sintesi impareggiabile di filosofia, scienza medica, di disciplina e di crescita spirituale. Crescita spirituale che il Taoismo persegue attraverso il ripristino dell’armonia tra l’uomo e ciò che lo circonda; crescita interiore realizzata attraverso la coltivazione del corpo e dell’energia che lo permea. L’energia primordiale allo stato puro, qualcosa di indefinibile, senza nome e senza forma, il caos, l’uovo del mondo, l’assoluto vuoto che contiene in potenza tutte le cose e le possibilità, non ancora manifestata è senza spazio e tempo, in uno stato dagli antichi chiamato Wuji. 无极 Wu significa assenza, negazione. Ji, significa ultimo, alto, assoluto. WuJi significa dunque stato di calma assoluta (pensiero divino che dorme, mente universale). Un principio onnipresente, eterno, illimitato ed immutabile, sul quale ogni speculazione è impossibile...

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