Marketing Yoga

Efficacia Personale

Marketing Yoga

Efficacia Personale

Il viaggio dell’eroe spiegato da Paperino

2021-05-14 12:51:02

Con la forza della tua storia personale e della tua esperienza di vita, puoi magnetizzare gli altri e portarli a scoprire il tuo potere trasformativo.

Dagli albori dell’umanità, le storie sono un pilastro della trasmissione della conoscenza umana e uno dei più potenti veicoli di influenza e persuasione.
Cerca di ricordare qualche insegnamento religioso o valoriale e ti verrà in mente l’episodio, l’immagine, il racconto legato a quell’insegnamento, ossia la sua storia.
Questo perché le storie hanno un potere di persuasione, empatia e coinvolgimento emotivo estremamente forte.
La capacità di esercitare un’influenza positiva su chi ha deciso di seguirti o è in procinto di farlo, credo che sia una delle capacità più importanti da acquisire.
E lo strumento più efficace che hai sei proprio tu, o meglio la tua storia.
Con la forza della tua storia personale e della tua esperienza di vita, puoi magnetizzare gli altri, le persone che sono affini a te, simili a te e che, come direbbe Seth Godin, appartengono alla tua stessa tribù.
Inoltre, la particolarità della tua storia è che non può essere copiata da nessuno perché tu sei un essere unico.
Infine, costruire la propria storia dell’eroe permette a noi stessi di far emergere quelle pietre miliari che danno un senso e un ordine alla nostra esperienza di vita che solitamente viene percepita in modo abbastanza casuale o dando importanza ad eventi che in realtà non ne hanno.
Quindi, ora ti mostrerò una particolare struttura di eroe e protagonista principale che è basato su “L’eroe dai mille volti” di Joseph Campbell, un grandissimo studioso di mitologia che ha scoperto la struttura nascosta sotto ogni storia importante che conosciamo.
Io l’ho appresa per la prima volta da Italo Cillo e per me è stata una vera e propria illuminazione.
È una struttura che vedrai validata dalla maggior parte dei libri che leggi e dei film che guardi e che permette di coinvolgere lo spettatore dalle prime battute iniziali fino all’ultima scena.
Ho tenuto un corso specifico su questo argomento, ma in questo articolo vorrei delinearti le fasi principali del viaggio dell’eroe.
Anzi, non sarò io a spiegartele, bensì Paperino!
In un vecchio numero infatti ho trovato una storia nella quale viene esposta e spiegata proprio il concetto del viaggio dell’eroe.
Alla fine di questo breve articolo avrai quindi ben chiara in mente qual è la struttura principale e cronologica della storia dell’eroe.
Partiamo!

Ogni storia ha il suo eroe...

...quel personaggio con il quale ci identifichiamo o che comunque per il quale tifiamo, e una grande avventura è come un grande viaggio, che il nostro eroe può compiere volentieri o no, ma dove alla fine, superate le difficoltà, riceverà una ricompensa.
Si parte dal mondo ordinario, ossia un luogo dove sembra non ci sia nessun problema e dove il nostro protagonista si sente a proprio agio, ossia accetta passivamente i vari problemi che potrebbe avere.
Qui Paperino si gode il suo relax pianificando delle piacevoli giornate di ozio.
Ma a rovinare i suoi piani entra Zio Paperone che, dopo averlo insultato per la sua pigrizia, gli dice che un asteroide è in collisione con una radiazione quasar. 
Durante l’attraversamento, il carbonio contenuto verrà trasformato in un enorme diamante che ovviamente Zio Paperone vuole aggiungere al suo tesoro.


La prima tappa è quindi  “il richiamo all’avventura”, ossia un evento che fa spostare l’eroe dallo scenario iniziale. Potrebbe accorgersi che il suo mondo non era così idilliaco come sembrava, oppure sorge qualcosa di inaspettato che rappresenta una nuova opportunità o una minaccia, me nel caso di un gigantesco diamante pronto per essere preso.
Solitamente c’è “il rifiuto del richiamo”, ossia il nostro presunto eroe non è affatto ansioso di abbandonare il suo rifugio sicuro, la sua zona di comfort e soprattutto il suo modo di essere.
Nel nostro caso Paperino non vede l’urgenza del partire subito e non è attratto da qualcosa di così pericoloso. Paperone risponde che poco dopo quel passaggio e quindi la trasformazione, il diamante incontrerà una seconda radiazione che lo incenerirà, quindi la fretta in effetti c'è.
Paperino però non ne vuole sapere. Il rifiuto al richiamo infatti potrebbe succedere più e più volte perché il protagonista non vuole realmente essere un eroe, uscire dalla zona di comfort e mettersi in gioco.
Anche in questo caso Paperino si rifiuta più volte adducendo scuse in effetti
ragionevoli.
C’è infatti sempre nella nostra vita una scelta che crea un prima e un dopo anzi, direi che spesso ci accade di dover fare scelte che rappresentano dei veri e propri bivi.
L’eroe quindi deve decidere se stare nel vecchio mondo oppure aprirsi al nuovo mondo e cominciare l’avventura.
Il vecchio mondo lo conosce, ne è abituato, è tranquillizzante e dopotutto confortevole nonostante tutti i problemi, ai quali comunque ci si abitua.
Il nuovo mondo invece è completamente ignoto, un punto interrogativo, un punto di rottura e di discontinuità.
A questo punto potrebbe arrivare un mentore, una guida che lo aiuta a trovare le risposte alle sue domande. Di rado il mentore parte in viaggio con lui, o se lo fa, è sempre uno spettatore che offre consigli ma che lascia all’eroe la vera e propria azione.
Il mentore ricorda anche al nostro eroe che in fondo al viaggio ci sarà una ricompensa ad attenderlo, che sia la fama, la guarigione, la salvezza, il riscatto oppure una parte del diamante.
Convinto l’eroe, siamo giunti alla partenza per l’avventura, ossia al varco della prima soglia.
Durante il viaggio l’eroe deve fronteggiare prove e avversari che minacciano di porre fine all’avventura.
Nella nostra storia una pattuglia di poliziotti vede la nave dei nostri paperi e vuole saper perché si aggirano tra lo spazio. Alla fine intima loro di tornare a casa, la missione è finita!
Il viaggio quindi sta per concludersi, senza nessun bottino, ma arrivano anche gli alleati, persone che lo aiutano a perfezionarsi o ad uscire da momenti di difficoltà.

Un consigliere suggerisce a Paperino di appellarsi ad un comma specifico del regolamento spaziale e la fanno franca.
Ci avviciniamo alla caverna, ossia al punto centrale del viaggio, si entra nel vivo dell’avventura dove ci aspetta la prova per la quale tutto è iniziato, in questo caso impossessarsi dell’enorme diamante.
Quando si pensa che tutto stia andando per il meglio, si presenta un ostacolo importante e l’avventura prende improvvisamente una piega drammatica.
Un avversario può tramutarsi in un vero e proprio nemico, oppure lo stesso mentore potrebbe cambiare spoglie e rivelare la sua vera identità e obiettivo.
Nella nostra storia il poliziotto intuisce che i paperi stanno tramando qualcosa, li segue e vede l’enorme diamante. Ora vuole prenderlo e così cambiare vita!
L’eroe rischia di soccombere e comprende che le difficoltà, gli ostacoli e i nemici del nuovo mondo non possono più essere affrontati con l’atteggiamento mentale del vecchio mondo.
Spesso, se il mentore rimane tale, in questo momento potrebbe dare un consiglio decisivo per permettere all’eroe di compiere la svolta ed uscire dalla situazione, trovando una soluzione che va oltre i soliti schemi.
L’operazione di solito è difficile da compiere e porta l'eroe a rischiare la propria vita, o reputazione se si tratta di business.
La prova si supera solo per un pelo, per fortuna, per una straordinaria abilità ritrovata o per una serie di sincronicità di eventi, che comunque fanno capire all’eroe che può farcela.
Superata la difficoltà siamo alla resa dei conti con il nemico e quindi alla conclusione della grande impresa.

Questo è il culmine della storia, spesso il gran finale, il momento epocale nel film, nell’avventura, dove c’è il grande scontro finale fra il bene ed il male.
Qui ancora una volta la posta in gioco è alta: c’è il pericolo concreto che l’eroe muoia, fallisca rovinosamente, torni al punto di partenza o peggio.
Questo pericolo amplifica il potente coinvolgimento emotivo del pubblico.
Però la prova che ha appena superato gli ha fornito delle nuove armi, interiori o esteriori, che gli permettono di affrontare questo momento con una nuova energia e motivazione.
Questo è il momento in cui l’eroe compie l’impresa per cui diventerà famoso, la leggenda che verrà tramandata negli anni a venire e che verrà raccontata per generazioni.
Rimane alla storia perché finalmente hai dimostrato di possedere il tuo potere magico e di esser in grado di far compiere la stessa trasformazione nella vita del tuo pubblico.
Dopo la grande impresa le cose non saranno mai più come prima e l’impresa leggendaria è la fine della storia, la fine dell’avventura e il suo coronamento.
È il ritorno con l’elisir dove l’eroe torna a casa portando con sé qualcosa in più, sia esteriormente come la soluzione al problema del suo vecchio mondo e quindi del suo popolo, sia interiormente perché il viaggio lo ha profondamente trasformato e reso una persona migliore.
La fine della storia diventa l’inizio della tua vera storia, quella che stai vivendo al presente e dove il tuo pubblico vuole seguirti.

Sei anche tu un eroe?

Mentre scorrevi le fasi della storia dell’eroe, ti saranno venuti in mente molti film e storie famose che ripercorrono in modo preciso ogni tappa.
Quindi so quello che stai pensando: “Io non ho fatto nessuna impresa eroica nella mia vita quindi cosa devo raccontare ai miei clienti?
Ma ti smentisco subito.
Le cose che facciamo, le difficoltà e le sfide che abbiamo affrontato, sono normali per noi, ma quando le raccontiamo agli altri non lo sono affatto.
Tutti abbiamo vissuto delle difficoltà, tutti abbiamo vissuto delle sofferenze…
Si tratta di estrapolarle, raccontarle nel giusto modo e accadrà che quello che a noi sembra normale (perché lo abbiamo vissuto noi) agli altri non lo sembrerà affatto.

Cosa raccontare nel mio viaggio dell'eroe?

In base a chi parlerai, evidenzierai degli aspetti specifici. Ad esempio, quando nel mio canale Mantra Yoga racconto della mia scoperta del potere del suono sacro, per farlo ho usato alcune delle tappe del viaggio dell’eroe che ti ho appena raccontato (prova a individuarle) e l’angolatura rimane all’interno di quello specifico argomento.
Mentre, nel mio libro Marketing Yoga, dove offro delle strategie per aumentare la retention dei tuoi clienti e allineare la tua attività ai tuoi valori, uso il viaggio dell’eroe in modo più creativo, raccontando piccoli episodi non in ordine cronologico. (Prova a capire la struttura nascosta che ho usato).
In sintesi, c’è un grande potere nel racconto di una storia: il suo potere di persuasione e di far emergere la tua unicità, la tua specifica competenza e il tuo potere di trasformare la vita dei tuoi clienti!
Inoltre, il pubblico si identifica nella nostra storia, nella trama e questa identificazione crea rapimento.
Come quando andiamo al cinema… Non siamo più noi stessi! Siamo lì con la bocca aperta e gli occhi spalancati, entriamo dentro la storia e ne diventiamo i protagonisti.
Questo rapimento sospende il nostro giudizio, sospende l’abituale pensiero (mi piace o non mi piace, simpatico o antipatico)…
In verità sto parlando di uno dei più potenti stati alterati di coscienza che esistano al mondo e che noi sperimentiamo tutte le volte che guardiamo o leggiamo qualcosa da una fonte che percepiamo come autorevole.
Ora metti a frutto quello che hai assorbito in questo breve articolo e ricorda, il tuo pubblico non è mai stanco di ascoltare e scoprire la tua storia unica!!!!
Andrea (eroe a modo suo) Grendele

Prima Consulenza Marketing Yoga
Un primo incontro per capire la tua situazione, come funziona il sistema che hai creato, identificare gli elementi di miglioramento e i passi successivi.