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I consumatori italiani cambiano le proprie abitudini a causa del Covid. Cosa dobbiamo aspettarci per il 2021

2020-12-16 11:19:26

Abbiamo visto come l'emergenza sanitaria causata dal Covid abbia accelerato l'utilizzo degli strumenti digitali, ma come si svilupperà nel prossimo anno il mercato e in quale modo le realtà commerciali potranno stare al passo?

Abbiamo visto come l'emergenza sanitaria causata dal Covid abbia accelerato l'utilizzo degli strumenti digitali, ma come si svilupperà nel prossimo anno il mercato e in quale modo le realtà commerciali potranno stare al passo?

L'analisi di EY Future Consumer Index evidenzia che il 28% degli italiani cambierà le proprie abitudini di acquisto a lungo termine, mentre il 34% acquisterà di più online cose che solitamente acquistava nei negozi.

Sostanzialmente 2 persone su 3 sono propense ad utilizzare prevalentemente il web per i propri acquisti.

Questo cambiamento riguarda tutti i settori merceologici, e fa nascere nuove categorie di consumatori che impongono alle aziende di modificare le proprie strategie propositive.

Emerge infatti che il 71% dei consumatori italiani abbia già cambiato le proprie abitudini di acquisto.

Come segnala EY Future Consumer Index nascono quattro nuovi profili di consumatori:

33% si adatta visitando meno negozi e focalizzandosi sull'essenziale percependo uin cambiamento nei propri valori personali;

32% si sente preoccupati e in difficoltà limitando attività e spese per proteggersi dal contagio aspettandosi un impatto a lungo termine;

25% resta indifferente e ha apportato cambiamenti minimi al proprio stile di vita, anche se il 38% di questi appartiene alla categoria dei Baby Boomer, ovvero coloro nati tra il 1946 e il 1964 o addirittura più anziano e quindi ad alto rischio sanitario.

10% resta ottimista nonostante i tagli alle spese causati dalle perdite subite, prevedendo una rapida ripresa economica a fine pandemia.

La realtà è che in questi mesi le abitudini dei consumatori sono realmente cambiate e una volta avvenuto il cambiamento non si torna più indietro.

Le aziende che sono riuscite a fronteggiare meglio la situazione sono quelle che avevano già iniziato una trasformazione digitale o che hanno puntato sul cambiamento alle prime avvisaglie della pandemia.

Chi è rimasto a guardare l'evolversi della situazione ha invece subito gravi perdite economiche e non ha grandi prospettive di ripresa se non interviene subito.

Il prossimo anno sarà certamente caratterizzato da un'ulteriore crescita dei volumi del commercio elettronico e chi non si adeguerà si troverà in grande difficoltà.

Chi oggi sostiene che tutto tornerà come prima e l'e-commerce non è il futuro molto probabilmente sta commettendo lo stesso errore di valutazione commesso da Darryl F. Zanuck, presidente della prestigiosa 20th Century Fox, sostenitore del pensiero che la televisione non avrebbe avuto fortuna. Nel 1946, sostenne infatti che:

"Entro sei mesi la gente si stancherà di stare a guardare quella scatola di legno chiamata tv"

Ormai è palese che la crisi che ha accompagnato il 2020 ha messo in ginocchio molte PMI e circa 1 su 3 non riuscirà a risollevarsi.

Attendere tempi migliori sperando che tutto torni alla "normalità" non ha premiato questi imprenditori, mentre adeguarsi alle richieste del mercato degitalizzando la propria attività e offrendo ai consumatori nuove soluzioni ha permesso a molte realtà di ridurre le perdite se non addirittura di avere una crescita. 

Occorre avere un piano per affrontare il cambiamento nel migliore dei modi nel 2021 e la soluzione migliore è sempre affidarsi a un professionista che sappia offrire le soluzioni più adeguate al caso specifico.