Questa sera voglio condividere con tutti voi questo splendido dipinto dell'artista belga Magritte (1898-1967). 🖼️
Il titolo di questo dipinto è 'Gli amanti'.
L’opera risale al 1928 ed è realizzata con la tecnica dell’olio su tela.
Ci sono molte interpretazioni che seguono la storia di questo maestoso dipinto:
1) Alcune scuole di pensiero parlano di un vero e proprio rapporto fra amanti.
2) Altre si sono soffermate sulla vita personale e intima del pittore ricollegano questa scelta di mettere il velo alla morte della madre di Magritte. Suicidio avvenuto quando il pittore aveva solo 14 anni, la donna si gettò nel fiume Sambre con una camicia da notte avvolta sulla testa.
3) Secondo altre interpretazioni, invece, il volto coperto viene associato all’ossessione che il pittore aveva di coprire i volti anche nella vita reale.
Se vi interessa e vi piace, andate a cercare più informazioni a riguardo! 🔎💡
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L’idea che lo sviluppo storico sia progresso si afferma compiutamente nel Settecento, diventando uno dei concetti di base dell’Illuminismo, sulla base di una concezione della storia come realizzazione umana, e dunque finita, frutto dell’intreccio delle azioni di una pluralità di individui.
È però nell’Ottocento che la concezione della storia come progresso raggiunge il massimo potenziamento sull’onda dell'impetuoso sviluppo industriale e dei successi della scienza e della tecnica. Nel XIX secolo infatti il concetto di progresso da relativo diventa assoluto, associandosi a una concezione della storia come sviluppo infinito e necessario di un principio unico, immanente ma al contempo sovraindividuale.
Tra i massimi esponenti che tratta di progresso nell'Ottocento è Karl Marx.
La nozione di progresso trova nell’opera di Marx uno sviluppo originale. Marx, infatti, elabora una concezione della storia come progresso differente e innovativo. Ci sono tre elementi specifici e discriminanti dell’idea marxiana di progresso: 1) il suo fondamento materialistico, in quanto il motore della storia è la struttura economico-produttiva della società e in particolare la tensione dialettica tra lo sviluppo delle forze produttive e i rapporti di produzione; 2) il suo carattere discontinuo, in quanto tra ogni stadio dello sviluppo storico e quello successivo non vi è continuità, passaggio graduale, ma una rottura rivoluzionaria; 3) il suo compimento nel futuro, poiché lo stadio finale della storia-quello del socialismo-deve ancora attuarsi.