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I dipendenti di Facebook hanno avuto accesso a 600 milioni di password degli utenti. I dati, senza crittografia e visualizzabili quindi come testo normale, erano alla portata quotidiana di decine di migliaia di dipendenti dell’azienda. A rivelarlo e rendere di dominio pubblico la circostanza è stato un report a firma Brian Krebs, giornalista specializzato in sicurezza informatica. Preso atto della cosa, è stato lo stesso social a confermare il tutto tramite un post sul suo blog lo scorso giovedì, spiegando anche che provvederà nel corso delle prossime settimane a notificare la violazione a tutti i diretti interessati. https://lnkd.in/dyYDuNZ
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Più le aziende crescono più diventano prede appetibili agli occhi dei cybercriminali. Tutti sappiamo che la nostra privacy è continuamente minacciata, da quando la tecnologia è entrata nelle nostre case è come se un inquilino invisibile fosse accomodato in soggiorno con noi. Questa sensazione è ancora più forte nelle grandi aziende in cui la sicurezza è e deve essere uno degli argomenti chiave. Per tutelare le aziende il manager deve collaborare attivamente con il reparto della sicurezza informatica, fornendo loro tutti gli strumenti per migliorare dal punto di vista tecnologico. Il problema infatti è che più l’azienda è sofisticata più gli attacchi saranno all'altezza. La tecnologia non si ferma mai e se da un lato migliora le nostre vite dall'altro è una minaccia costante. È importante pensare a soluzioni altamente personalizzate a seconda dei contesti e alla dimensione aziendale. La valutazione del rischio e le azioni preventive devono essere solo il primo passo per implementare le misure di sicurezza necessarie per garantire una lunga e produttiva vita alle aziende.
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