L'importanza del fattore tempo nelle polizze di RC professionale.

Differenza tra regime di loss occurance e regime di claims made.

Se desideri davvero sottoscrivere un'adeguata polizza di RC Professionale, è importantissimo prendere i considerazione l’estensione temporale della copertura e per fare questo è necessario conoscere bene la differenza tra regime di loss occurrance e claims made. 

Per capire meglio questa sostanziale differenza è opportuno leggere attentamente il primo comma dell’art. 1917 del Codice Civile con particolare riferimento alla nozione di sinistro che viene definito come “fatto accaduto durante il periodo di assicurazione”.

Questa nozione introduce il concetto di polizze in regime di loss occurrance che sono quelle che offrono copertura per tutti quegli errori professionali per fatti avvenuti in vigore di copertura. 

Quindi, in regime di loss occurance, se il fatto che da origine ad una responsabilità civile del professionista è accaduto quando la polizza era in essere, il danneggiante sarà coperto anche nel futuro: anche nel caso in cui la polizza non sia più in essere.

⚠️ ATTENZIONE PERÒ: è possibile che il professionista che necessita della copertura di RC professionale, abbia già commesso degli errori senza saperlo e di cui prenderà conoscenza solo nel momento in cui gli sarà presentata richiesta danni da parte di terzi. 

In questo modo, potrebbe verificarsi il caso in cui un soggetto che non ha conoscenza di nessun evento che abbia dato origine ad una responsabilità civile, si possa assicurare in buona fede e non essere coperto per degli errori che ha commesso nel passato e di cui non ha ancora consapevolezza.

Per sopperire al problema, le compagnie assicurative inglesi hanno inventato il regime di claims made (letteralmente “a richiesta fatta”), nel quale il momento in cui il sinistro diventa indennizzabile coincide con la richiesta di risarcimento del danno avanzata dal terzo e non più con il momento in cui il danneggiante-assicurato ha posto in essere il comportamento generativo della responsabilità.

Con il regime di claims made, il professionista sarebbe sempre coperto in vigore di copertura indipendentemente da quando si sia verificato il fatto. 

Purtroppo sorge una complicazione…

Le compagnie assicurative che operano in claims made (ormai la quasi totalità), per limitare il tempo di esposizione al rischio e poter quindi proporre sul mercato prodotti economicamente vantaggiosi, introducono il concetto di retroattività, con il quale si limita il tempo di copertura antecedente alla stipula del contratto agli anni indicati in polizza. 

In più, c’è da osservare che, in regime di claims made, differentemente dal regime di loss occurrance, il professionista non sarebbe coperto per richieste di risarcimento avvenute dopo la cessazione della polizza (es. fine attività, pensionamento del professionista, ecc.) per questo, in caso di cessazione attività, è sempre meglio attivare una copertura postuma. 

Questi aspetti hanno destato diverse riflessioni giurisprudenziali sulla liceità delle polizze in claims made che sono anche state oggetto di profonde discussioni e di numerose sentenze; per questo alcune categorie professionali (es. Avvocati) ravvisano la necessità di avere coperture in claims made definibili come “PURE” (cioè con retroattività illimitata) e che, contestualmente, garantiscano la possibilità di attivare una copertura postuma in caso di cessazione dell’attività. 

Subito due consigli utili per liberi professionisti

Se la tua copertura di RC Professionale è in regime di claims made (e quasi sicuramente è così):

• controlla sempre che la retroattività della copertura si estenda almeno fino all’inizio della tua attività professionale.  
• fai in modo di attivare una copertura postuma qualora dovessi cessare la tua attività per qualsiasi motivo.